"Vorrei rubare i desideri a Fontana di Trevi
Abbiamo stesso sangue, no, non serve che mi spieghi
Te dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi
Il tuo ricordo sfuma, una notte senza luna"
———————————————————Era passata una settimana da quella festa. Luna non aveva visto Vincenzo durante la settimana, ma continuava a pensarlo e non vedeva l'ora di rivederlo. In realtà lei pensava fosse colpa di Vincenzo se loro si erano visti poco, perché non le scriveva molto e ogni volta che lei provava a chiedergli di uscire insieme, lui trovava sempre una scusa.
Aveva passato un po' di tempo a pensarci appena sveglia e aveva paura: paura di non essere abbastanza, paura di perderlo.
Cercò di scacciare questi brutti pensieri ascoltando un po' di musica, poi si alzò dal letto, andò in bagno e poi si diresse in cucina dove fece colazione. Controllò il telefono e vide un messaggio da parte di Vincenzo.
-Giorno amore, oggi Ginevra ha organizzato un'uscita in centro a Roma con tutti gli altri che c'erano alla festa, tu vieni?
Lei ci pensò un attimo e poi inviò.
-Per me va bene, ci vediamo oggi.
Pensò che forse si era sbagliata, ma avrebbe voluto chiarire con lui, giusto per non avere segreti.Luna dopo mangiato si era messa a guardare un po' Netflix ma si era appisolata subito dopo l'inizio del film. Appena si svegliò guardò l'ora e appena la vide spalancò gli occhi: era in ritardo di circa mezz'ora e doveva ancora prepararsi! Nella schermata home del telefono vide alcune chiamate perse da parte di Vincenzo e altre da Alice.
Si passò una mano tra i capelli confusa per poi sbadigliare e inviare un messaggio ad Alice dove le diceva che avrebbe ritardato, dopodiché si alzò, andò in bagno a prepararsi e uscì di casa.:"Oddio pensavo fossi morta o qualcosa del genere"
Disse Alice ironica appena Luna si presentò al bar dove c'erano tutti gli altri, con un'ora di ritardo.
Vincenzo invece aveva avuto una reazione diversa da quella di Alice: stava lì, la scrutava con attenzione e non l'aveva neanche salutata. Luna dopo aver detto un ciao generale si era seduta al tavolo e teneva lo sguardo basso, come se avesse paura di incontrare quello sguardo. Lei amava specchiarsi negli occhi di Vincenzo ma stavolta era diverso: il suo sguardo era arrabbiato non era il solito sguardo dolce.
Passarono un altro po' di tempo al bar e la cameriera passò per le ordinazioni. Mentre gli altri scherzavano e mangiavano tranquilli, Luna e Vincenzo di tanto in tanto si guardavano seri oppure annuivano alle battute dei loro amici per non sembrare scortesi.
Ad un tratto Daniele disse.
:"Che ne dite se andiamo alla Fontana di Trevi? Tanto non è molto lontana da qua"
Tutti acconsentirono quindi si alzarono, andarono a pagare e si incamminarono.Non le piaceva. Non le piaceva per niente l'atmosfera che si era creata, voleva tornare a casa, anche se sarebbe stata sola. Si sentiva triste per Vincenzo, non riusciva a capire perché si stava comportando così.
Camminava da sola, a braccia consente, mentre lui era più avanti insieme a Daniele e Leonardo.
Melissa, che al bar non aveva parlato molto, si avvicinò a Vincenzo, gli disse qualcosa all'orecchio e lui annuì. Luna sgranò gli occhi e li osservò attentamente: adesso stavano ridendo e lui le aveva circondato con un braccio le spalle.
<<Basta questo è troppo>> pensò e disse.
:"Raga io non mi sento bene, sto andando a casa"
Tutti tranne Melissa annuirono tristi che lei stava andando via,invece Vincenzo si avvicinò a lei.
:"Aspetta un attimo devo parlarti"Fece cenno agli altri di allontanarsi e rimasero soli.
Luna tratteneva a stento le lacrime, non sapeva neanche lei come si sentiva. In quel momento il suo sguardo si caricò d'odio.
:"Perché?"
:"Perché cosa?"
Rispose Vincenzo infastidito.
:"Perché non hai voluto vedermi questa settimana? Perché stai facendo così adesso? E perché dai corda a Melissa, quando sai, o almeno, immagini che mi da fastidio?"
Disse lei quasi urlando. Era arrabbiata e triste allo stesso tempo.
:"Senti Luna smettila"
Rispose lui schivo, con lo sguardo rivolto verso il basso. Poi fece un sospiro, alzò di poco lo sguardo e sussurrò.
:"Ho paura"
:"C-cosa?"
:"Ho paura che con me non sarai felice, ho paura che ti stancherai di me. Sono paranoico lo so, però sé questa settimana ho preso le distanze da te era per questo."
Tutta la rabbia che Luna provava era sparita e il suo posto adesso l'aveva preso lo stupore.
:"Non devi mai dubitare di questo, sai che non mi stancherei mai di te. Se qualcosa non va te lo dico"
Vincenzo le sorrise veramente per la prima volta in tutta la giornata, poi prese Luna e la avvicinò a sé. Stava per baciarla quando lei lo fermò.
:"Aspetta, aspetta non così in fretta"
:"Uffa, che c'è?"
Rispose lui mettendo il broncio.
:"Facciamo pace solo se mi prometti che starai lontana da quella"
Disse riferendosi a Melissa.
:"Andata"
Detto questo Vincenzo azzerò le distanze e finalmente le loro labbra si incontrarono per la prima volta dopo una settimana, tutto era tornato normale.
Dopo un po' Vincenzo si staccò ed esclamò.
:"Allora adesso vogliamo andare alla Fontana di Trevi ad esprimere il nostro desiderio o no?"Spazio autrice
Ei, scusate il ritardo e se il capitolo non è proprio il massimo ma sono stata impegnata e sto sistemando le idee per la storia. Comunque spero vi piaccia💕
STAI LEGGENDO
•Anima fragile•
Storie d'amoreUn incontro. Due vite che si incrociano. Luna, una ragazza che ha vissuto fin troppe cose, che è uscita a testa alta dagli abusi psicologici del patrigno e che ora vuole solo ricominciare alla grande. Vincenzo, un ragazzo che lotta ogni giorno con...