9-Free

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"È quasi sempre bello se dal buio arriva il giorno
È bello se le nuvole sono solo un contorno
A volte è bello avere diciott'anni
È bello se mi chiami, è bello se rimani"
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Era ormai sera ed entrambi sulla moto stavano andando senza una meta. Avevano passato la loro città, Roma, e stavano andando verso le campagne.
Il vento che gli scompigliava i capelli e il cielo stellato accompagnava la loro corsa contro tutto e tutti. Lei si sentiva libera, come se stesse scappando da ciò che le facesse paura.
La luna li seguiva e tutto intorno era silenzio, si sentiva solo il rumore della loro moto. Luna strinse ancora più forte Vincenzo e lui sorrise.

Dopo un pò Vincenzo sterzò, salirono sopra una collinetta e fermò la moto. Scesero e lui disse
:"Fermiamoci qui, c'è una bella vista da quassù"
E non si sbagliava: riuscivano a vedere le luci della città e vedevano anche il cielo stellato che da lassù sembrava ancora più bello e suggestivo.
:"Wow Vinci, è davvero tutto bellissimo"
Rispose Luna incredula e felice della sorpresa che le aveva fatto. Poi Vincenzo prese un telo che aveva sul cofano, lo stese a terra e si sedettero. Prese anche due birre, anche esse lì, e ne diede una a Luna.
:"Ti va di fare un gioco?"
Chiese lui che si era rialzato e stava cercando il cavatappi da qualche parte nel cofano.
:"Cioè?"
Rispose Luna curiosa.
:"Inizi tu dicendo una cosa che non hai fatto, se io l'ho fatta devo bere un sorso e viceversa"
Spiegò Vincenzo che nel frattempo si era seduto davanti a lei. Luna, che aveva accettato di giocare, iniziò, fece un respiro profondo e disse pensante.
:"Non ho mai... fatto il bagno nuda"
Vincenzo fece una faccia colpevole e bevve un sorso dalla sua birra.
:"Oddio serio?"
Rispose Luna sorpresa ma divertita.
:"Si beh ecco, io e i miei amici eravamo al mare, ci siamo ubriacati e poi... diciamo che hanno dovuto dirmi tutto loro altrimenti non avrei ricordato nulla"
Disse lui leggermente imbarazzato. Luna gli diede un pizzicotto e rispose ironica.
:"Oh oh, abbiamo un Vincenzo bad boy qui"
Lui rise e pensò a cosa dire per il prossimo turno.
:"Ora tocca a me, allora... non ho mai fumato una canna"
Luna bevve un sorso e colpevole esclamò, prima che Vincenzo potesse replicare qualcosa.
:"Ho smesso giuro"
Lui si portò una mano sulla fronte e scoppiò in una fragorosa risata accompagnato da Luna che disse.
:"Posso dire una cosa?"
:"Si"
Rispose Vincenzo e Luna continuò.
:"Questo è davvero un gioco di merda"
:"Confermo"
Dopo aver detto questo, iniziarono a parlare d'altro per circa mezz'ora. Ad un certo punto alzarono gli occhi al cielo e si zittirono: era spettacolare, le stelle sopra la loro testa erano ancora più visibili senza i lampioni ad offuscare il panorama e, in quel momento, era come se tutto si fosse fermato.

Ci furono degli attimi di silenzio che sembrarono durare un'eternità. A Luna le piaceva quell'atmosfera, le piaceva stare con lui, amava tutto di quel momento.
Principalmente odiava la notte perché doveva combattere contro i brutti ricordi che prendevano il sopravvento ma con Vincenzo riusciva ad apprezzarla in tutta la sua bellezza.
Bevvero un altro po' dalle birre e infine Luna sussurrò seria, quasi come se non volesse rovinare l'atmosfera.
:"Sai cos'è bello qui?"
Vincenzo esitò un'attimo e disse
:"Dimmelo tu"
:"È bello poter stare qui con te in luogo dove si possono stizzire i pensieri. Hai presente quel desiderio di voler continuamente evadere? Hai presente quella voglia matta di non riuscire a capire il tuo scopo nel mondo? Beh qui dimentichi tutto questo, qui è tutta un'altra cosa."
Vincenzo la guardò in modo dolce, le sorrise e si avvicinò sempre di più a lei. Poi disse a voce talmente bassa, anche più bassa di quella di Luna, sembrava volesse tenere il pensiero solo fra sé e sé.
:"Non sai la voglia che ho di baciarti in questo momento"

Lei allora si avvicinò di più a lui e Vincenzo premette le sue labbra a quelle di Luna. In un attimo lui si mise sopra di lei e il bacio divenne sempre più intenso, stavolta Luna non lo sentì come un bacio dolce, ma molto appassionato e desideroso. In quel momento Luna si sentiva vogliosa, voleva di più. Lui le mise le mani sui fianchi scendendo anche un po' più in basso e lei in risposta morse leggermente il labbro inferiore di Vincenzo. Dopo un po' lui iniziò a baciare il collo di Luna e lei in risposta gemette. Le lasciò un succhiotto e poi ritornarono a baciarsi.
Lei pensò di essere alle stelle, si sentiva così bene.
Il resto della serata proseguì in gemiti e baci e infine,
dopo un bel paio di ore, si trovò addormentata con lui accanto.

Spazio autrice
Ei❤️ Oggi capitolo un po' baddy ahah.
Se volete, fatemi sapere se vi piace la storia fino ad adesso.

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