4-I promise you

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"Perché la vita mia non è cambiata,
È sempre questa
I tramonti dalla finestra,
Chi se ne va e chi resta
Chi mi ama e chi mi detesta
Chi mi alza e chi mi calpesta
E quanto altro resta"
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Luna era diversa.
Almeno lei si sentiva così.
Sembra una frase così costruita che a volte perde il suo vero significato.
Lei era proprio il contrario di ciò che avrebbe voluto essere, eppure era stata forte.
Aveva avuto il coraggio di dire basta, cambiare casa, città e di andare a vivere da sola.
Aveva avuto la forza di ricominciare.

Quella notte, dopo qualche giorno dall'incontro con Vincenzo, aveva sognato il suo incubo peggiore, ma poi, appena sveglia, aveva pensato a Vincenzo e tutto era tornato calmo e sereno.
Il ricordo che doveva sopportare, le cicatrici rimaste erano i segni di una parte della sua adolescenza, la più brutta. Era per via del suo patrigno che la picchiava, che non si curava di lei, che la trattava come se fosse nulla. Se adesso lei si svegliava la notte
con l'ansia di essere trovata era colpa sua. Se adesso lei beveva e fumava era colpa sua. Se adesso lei non riusciva più ad essere tranquilla senza pensare alle mani di quel lurido era colpa sua.
Iniziò a piangere singhiozzando, era da tanto che non succedeva, di solito cercava di pensare a qualcos'altro. Non riusciva a smettere, non riusciva a tranquillizzarsi, non c'era niente che la calmava. Ad un tratto sentì il telefono squillare.
<<No, non adesso>> pensò Luna prima di rispondere. Aveva le lacrime agli occhi quindi non riusciva a leggere il nome di chi l'aveva chiamata.
"Ei, come va?"
Dall'altro lato sentì la sua voce. Era Vincenzo.
Luna cercò di sforzarsi nel fare una voce più tranquilla possibile.
"Bene tu?"
Le era venuta malissimo. Si sentiva lontano un chilometro che stava fingendo.
"Amore sei sicura che va tutto bene?"
Amore. Luna pensò di essersi sciolta in quell'istante . Doveva vederlo, voleva conoscerlo meglio e aveva bisogno di stare con lui.
"Si si tranquillo... stasera sei libero? Sai, se vuoi puoi venire a casa mia, sempre se ti va"
Vincenzo non era molto convinto della risposta però voleva vederla.
"Si certo, allora a dopo"
"A dopo"
Rispose Luna prima di riattaccare. Aveva bisogno di rilassarsi così subito dopo andò a farsi una doccia calda.

Luna cercò di mettere in ordine la casa e ad un tratto sentì Vincenzo suonare.
:"È aperto"
Disse Luna e Vincenzo entrò
:"Scusa per il ritardo, ho avuto un po' da fare oggi all'accademia"
Disse lui per poi andare verso Luna e baciarla.
:"Dai almeno tu ti porti avanti, io devo ancora studiare per la maturità e sono in ansia"
Rispose Luna ridendo, poi si sedette sul divano e disse
:"Bhe.. cosa ti va di fare?"
Vincenzo si guardò intorno e il suo sguardo cadde sulla console sotto la tv
:"Ti va di giocare alla Wii?"
Lei annuì e andò a prendere un gioco messo sopra una mensola
:"Wii party?"
:"Ok"
Luna con aria di sfida, mentre accendeva la Wii disse
:"Sono molto forte in questo gioco, non sarà facile per te vincere"
:"Ah si? Vedremo"
Rispose ridendo lui ed entrambi si sedettero e iniziarono a giocare.
Entrambe le partite erano state vinte da Vincenzo e Luna con una faccina tenera aveva chiesto la rivincita.
Giocarono a Wii party per un'ora, poi ordinarono le pizze e tornarono sul divano a vedere un film romantico che avevano trovato in tv.
Vincenzo circondò con il braccio le spalle di Luna e lei si accoccolò su di lui. Luna stava per addormentarsi quando sentì Vincenzo prenderle la mano e, sussurrando, dirle
:"Amore, so che stamattina non stavi bene, ma voglio dirti che io ci sono per te, chiamami se hai bisogno"
Luna lo strinse forte a sé sorridendo e lui continuò
:"Me lo prometti?"
:"Te lo prometto"
Rispose Luna. Poi gli diede un lungo bacio, mise la testa sul suo petto ed entrambi si addormentarono mano nella mano.

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