46-In the hotel

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"I want you by my side
So i can never feel alone again"
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:"Ragazzi guardate"
Disse Jace e tutti si avvicinarono a lui per guardare lo schermo.
:"Sono riuscito a creare un collegamento tra il computer e il telefono che ha mandato il messaggio!"
Annunciò soddisfatto, continuando a digitare tasti sul portatile.
:"In teoria, se tutto va bene, potremo riuscire ad individuare la sua posizione in tempo reale... oh, ecco"
Adesso sullo schermo era proiettata una mappa e sopra vi era un punto rosso, che indicava la posizione di David.
:"Quindi anche lui è in Spagna? Seriamente?"
Chiese Alice incredula.
:"Non lo facevo così stupido"
:"Infatti non lo è"
Ribatté Jace.  
:"Se è davvero lì, avrà molte guardie a perlustrare la zona, anche persone che possono sembrare della gente comune. Dobbiamo stare molto attenti"
:"Ma noi non abbiamo la certezza, giusto? E se ci stessimo sbagliando?"
Chiese Vincenzo, scettico. Voleva salvare Luna a tutti i costi, ma non voleva sprecare questo tempo prezioso in dei 'forse'.
:"Sono un investigatore privato e ho molte amicizie. Io e i miei uomini indagheremo e scopriremo se è davvero lì o meno. Ho bisogno di 24 ore, spero che per voi non sia un problema."
:"No, nient'affatto. Può prendere tutto il tempo che vuole."
Rispose Leonardo, con un sorrise rassicurante.
:"Perfetto, allora io vado"
Disse infine, spegnendo il computer e mettendolo in una valigetta. Poi prese il cappotto, due raccoglitori e aprì la porta, invitando i ragazzi ad uscire prima di lui.
Appena furono di nuovo all'entrata dell'officina, Jace si avvicinò al ragazzo che avevano incontrato prima, parlandogli talmente piano da non poter essere sentito. Poi si rivolse a loro.
:"Immagino siate stanchi, stanotte non avete dormito. Ho già parlato con Pablo, lui prenoterà delle camere in un'hotel di fiducia, vi accompagnerà lì e terrà tutto sotto controllo mentre non ci sono. Appena tornerò, vi aggiornerò di tutto. Se avete bisogno di qualcosa, chiedete a Pablo"
:"Grazie mille Signor Morrison"
Lo ringraziò Vincenzo e Jace sorrise, prima di voltarsi e incamminarsi verso la porta.
:"Pablo, ti meriti un aumento!"
Urlò ironico Jace sotto i sorrisi di tutti, prima di uscire definitivamente dall'officina.

Quando arrivarono alla hall dell'hotel, Vincenzo si guardò intorno: era abbastanza pulito e carino, Jace aveva scelto proprio un bel posto.
Stavano aspettando Pablo, che stava pagando per loro, come gli aveva detto Jace. Inutile dire che Vincenzo aveva provato in tutti i modi a convincerlo a non pagare per loro, ma non c'era stato verso.
In effetti, Pablo era stato molto gentile con loro. Quel ragazzo si meritava davvero un aumento, pensò fra sé e sé Vincenzo.
:"Allora sono in tutto 2 camere, in ognuna dormirete in tre. Se avete bisogno di qualcosa, chiamatemi o venite all'officina"
Disse Pablo con l'aiuto di google traduttore. Diede loro le chiavi delle due camere e dopo aver salutato tutti, uscì dall'hotel.

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Vincenzo posò la sua valigiai vicino a uno dei tre letti e osservò la camera d'hotel con un certo distacco.
Era in ansia per Jace, non sapeva cosa gli sarebbe successo in quelle ore, non sapeva se avrebbe trovato  informazioni o se alla fine sarebbe stato tutto tempo perso. Aveva un forte dolore al petto e un mal di testa terribile, ma cercò in tutti i modi di nasconderlo. Per questo non era andato nella stanza delle ragazze con gli altri, per nascondere come si sentiva veramente e per stare solo. Al momento la solitudine era l'unica cosa che lo faceva sentire ancora vivo.
:"Ei, Vinci"
Alice era appena entrata nella stanza e si stava avvicinando a Vincenzo.
:"Perché non vieni nella stanza insieme agli altri? Volevamo ragionare sul piano a mente fredda"
:"Non c'è nulla da ragionare, Jace è andato via e fino a quando non torna, non possiamo fare granché "
Rispose freddo lui prima di girarsi di spalle e guardare fuori al balcone.
Alice fece una smorfia sconfitta e riprovò.
:"Non isolarti, così starai peggio. È quasi ora di pranzo, vieni dagli altri, così ordiniamo il pranzo in camera e stiamo insieme"
Vincenzo arreso annuì e acconsentì ad andare con lei nella camera delle ragazze.

:"Allora cos'avete ordinato per pranzo?"
Esclamò Alice entrando nella stanza. Erano tutti seduti fra i tre letti e Daniele stava esaminando la mappa.
:"Pizza. Per voi va bene?"
Chiese Ginevra, posando il telefono nella borsa.
:"Si certo, va bene"
Rispose Vincenzo a bassa voce, concentrandosi su quello che stava facendo Daniele. Aveva preso un pennarello rosso e uno blu e stava tracciando dei segni sulla mappa.
:"Ragazzi forse ho capito una cosa"
Esclamò infine e tutti si avvicinarono a lui.
:"Allora noi siamo qui, a Blanes giusto? E dobbiamo arrivare a Ribadesella, a otto ore esatte da qui"
Disse indicando i punti sulla cartina.
:"Il mio dubbio è, e se David avesse già previsto che noi saremmo andati da Jace? E se stessimo cadendo nella sua trappola?"
:"Può essere, ma Jace sta indagando su questa storia no? Perché non aspettiamo e basta?"
Rispose Melissa seccata.
:"E se andando a controllare Jace stesse sbagliando?"
Continuò Daniele imperterrito.
:"Non ho intenzione di sprecare tempo prezioso che ci avvicina a Luna in questi dubbi inutili"
Esclamò Vincenzo freddo. In realtà, anche lui in fondo concordava com Daniele, ma si fidava ciecamente di Jace e voleva cercare di pensare al peggio il meno possibile.
Daniele a testa bassa posò la mappa.
Dopo un po' arrivarono le pizze, mangiarono e passarono uno dei pomeriggi più normali da quando erano partiti.

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:"Ragazzi, ho investigato per bene e ho capito tutto"
Annunciò Jace il giorno dopo. Erano di nuovo tutti nel suo studio, pronti ad ascoltarlo.
:"David e Luna sono più o meno lì, a Ribadesella, in una stradina di campagna. C'è una capanna abbandonata dove penso tengano Luna, ma ci sono anche degli uomini che si fingono gente semplice, dovete stare molto attenti"
Vincenzo poteva sentire il suo cuore battere più velocemente: finalmente la verità, finalmente salveranno Luna.
:"Per comunicare fra noi useremo dei walkie talkie non satellitari, così da non essere rintracciati. Mi raccomando NON usate i telefoni. Per qualsiasi cosa contattatemi, io ci sono"
Spiegò infine, sotto lo sguardo attento di tutti. Poi aprì la porta dell'ufficio e li salutò uno ad uno, augurandogli buon viaggio.

Quando però Jace salutò Vincenzo, fece una richiesta.
:"Non voglio obbligarti, però volevo chiederti un favore, dato che anche io l'ho fatto a voi.
In un paesino a metà strada per Ribadesella, c'è uno stabile dove organizzo corse illegali. Se riusciresti a partecipare prima di andare da Luna mi faresti un grande favore, adesso ti do la posizione"
Vincenzo era rimasto un po' scioccato dalla richiesta, ma magari una piccola corsa l'avrebbe aiutato a scaricare la tensione accumulata negli ultimi giorni.
:"Ecco qua"
Disse Jace, uscendo dalla tasca un post-it con su l'indirizzo.
:"Buon viaggio, caro ragazzo"
Lo salutò porgendogli la mano, che Vincenzo strinse.
:"Grazie Signor Morrison, arrivederci"
Si congedò infine, dirigendosi alla macchina.

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Spazio autrice
Ciao a tutti, come state? Spero non vi siate dimenticati di questa storia, ho intenzione di continuarla e niente, spero vi piaccia <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2021 ⏰

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