"Perché quello che provo,
chi mi sta intorno non lo sente
stare da solo è l'anestetico più potente"
———————————————————-:"Vincenzo"
:"Mhhh"
:"Vincenzo svegliati"
:"Mh mh"
:"Svegliati cazzo"
Vincenzo sentì che qualcuno lo stavo scuotendo e d'istinto aprì gli occhi. Davanti a lui vide Daniele, pallido come un cadavere e molto preoccupato. Non capì cos'era a preoccuparlo tanto fino a quando lui non gli mise il telefono davanti alla faccia. Vincenzo allora si mise a sedere per vedere meglio e notò che era un messaggio, da parte di David.
Lo lesse fino alla fine, più e più volte, e alla fine si strizzò gli occhi, sperando di essere in un sogno.
Quando alla fine realizzò che tutto ciò che stava accadendo fosse reale, il panico lo assalì.
:"E adesso?"
Chiese con la voce ancora impastata dal sonno.
:"Questo devi dirlo tu"
Rispose con semplicità Daniele, scrollando le spalle, poi aggiunse.
:"Voi non avete paura, vero?"
Chiese ancora Vincenzo, sperando in una buona risposta. Daniele fece un piccolo ghigno.
:"No, nessuno ne ha. Ma sei tu il capo di questo viaggio e sei tu a decidere"
:"Allora continueremo"
Rispose lui, deciso.
:"Perfetto, fai colazione e cambiati. Ti aspettiamo fuori"
Disse infine Daniele, posando un sacchetto accanto a lui e uscendo dalla tenda. Aveva qualcosa nel tono di voce che a Vincenzo non era piaciuto, era come se fosse scocciato.
Senza aspettare un momento in più, prese il sacchetto e scoprì che al suo interno vi era un cornetto alla nutella. Sorridendo, iniziò a mangiare e appena ebbe finito, si cambiò. Infine, uscì dalla tenda.
Con imbarazzo, notò che tutti erano fuori ad aspettarlo da chissà quanto tempo. Rimase immobile per un po' a guardarli, notando che avevano tutti la stessa espressione di Daniele. Poi prese coraggio, smontò la tenda in cui avevano dormito i ragazzi, prese gli zaini con le loro cose e si diresse al pick-up per primo. Dopo qualche secondo, anche tutti gli altri lo seguirono e partirono.Stavano viaggiando da quattro ore e per tutto quel tempo nessuno aveva parlato. Erano tutti molto nervosi e spaventati. Per mantenere la mente lucida, Vincenzo si ripeteva qual era lo scopo del viaggio, ovvero salvare Luna. Continuava a ripetersi che se si facessero spaventare da quel messaggio, non riuscirebbero mai a rivederla sana e salva. In fondo, lui avrebbe dato la vita per Luna.
Ad un certo punto, scorse in lontananza un'autogrill e trasse un respiro di sollievo. Erano a Nizza, metà del loro percorso.
Quando arrivarono, Daniele accostò e scese dal pick-up per fare rifornimento. Anche gli altri scesero e si sparpagliarono in giro. L'ultimo a scendere fu Vincenzo, talmente attonito dalla situazione da essere poco attivo. Anche il fatto di non aver dormito molto era un aggravante.
:"Strano che oggi non hai molto di cui parlare con Alice"
Esclamò Daniele sprezzante, mentre faceva benzina.
:"Cioè?"
Domandò Vincenzo stranito appena scese, avvicinandosi a Daniele.
:"Non fare finta di non aver capito"
Continuò lui, avendo un tono sempre più minaccioso. Gli altri, sentendo ciò che stavano dicendo, si avvicinarono.
:"Che cosa vuoi dire con questo?"
Chiese ancora Vincenzo, incrociando le braccia.
Daniele fece un sorrisetto, poi quando finì di fare benzina, lo guardò per la prima volta negli occhi da quando avevano iniziato a parlare.
:"Stai passando molto tempo con lei. Vi allontanate da soli, parlate piano fra di voi. Sinceramente non mi stupirei se qualcuno di noi dovesse beccarvi mentre vi baciate."
:"Ma che cazzo di problemi hai?"
Esclamò Vincenzo, alzando notevolmente la voce.
:"Che problemi ho? Sono spaventato, come tutti gli altri, ecco cos'ho. E mentre stiamo rischiando la nostra vita per salvare Luna, tu ti consoli con Alice come un bambino indifeso."
Disse Daniele iniziando ad urlare. Questo litigio sarebbe finito male, lo si poteva respirare nell'aria.
:"Mi consolo con Alice? Hai idea delle cazzate che stai dicendo? Alice è solo un'amica e lo sai anche tu"
Urlò Vincenzo, puntandogli il dito. Si sentiva tradito, non si sarebbe mai aspettato questo da lui.
:"Amica? Ma per favore. Sai qual è la cosa più triste? Che mentre tu stai qui a fare finta che fra te e Alice non ci sia niente, la tua ragazza sta soffrendo e spera solo che tutto questo finisca presto. E quando la troverai, come gli spiegherai che adesso ti piace Alice?"
Urlò di rimando Daniele, con gli occhi iniettati di sangue. Vincenzo aveva le lacrime agli occhi, ma le ricacciò subito dentro. L'unico sentimento che in questo momento provava era una profonda e fredda delusione.
:"ALICE È SOLTANTO UN'AMICA! Ti sei fatto un'idea totalmente sbagliata della nostra amicizia. Come puoi pensare che tradisca Luna con la mia e la sua migliore amica, come puoi pensare che io sia così meschino!"
Daniele scoppiò a ridere e la strana reazione stupì tutti.
:"Alice è la tua migliore amica? Sono io il tuo migliore amico. Io, che ti sono stato accanto in ogni momento, anche in quelli più difficili. Ti conosco meglio di quanto tu conosca te stesso"
Vincenzo scosse la testa lentamente e fece un sorriso amaro.
:"Siete entrambi i miei migliori amici, e poi, devo ricordarti cos'è successo quando c'è stato il casino della droga? Mi hai voltato le spalle e mi hai lasciato da solo. Lei c'era e tu no. Il tuo unico interesse era salvarti il culo perché sei solo un codardo"
Quello che successe dopo fu il panico. Daniele tutto rosso in volto, si scagliò contro di lui, buttandolo a terra e iniziando a prenderlo a pugni. Leonardo si gettò verso Daniele, prendendolo dalle braccia e allontanandolo da Vincenzo con la forza, mentre si divincolava furiosamente. Nel frattempo, le ragazze cercavano di trattenere Vincenzo, che avrebbe voluto alzarsi da terra per restituirgli il favore. Sentiva la testa scoppiare, in fondo era questo che David voleva, che litigassero fra loro.
:"BASTA"
Urlò così forte da fermare tutti, come se avesse appena fatto un incantesimo. Scagliò via le ragazze da sé e si alzò, passandosi una mano in corrispondenza di una ferita sotto l'occhio. Si leccò il labbro spaccato, tastando il sapore metallico del suo sangue e sputò a terra.
:"Se dopo questa scenata volete tornare a casa, non vi biasimo, tornate pure. Ma io continuerò fino alla fine, costi quel che costi"
Così si incamminò a cercare un angolo tranquillo per pensare e si allontanò da tutti, lasciando il silenzio assoluto dietro di sé.
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•Anima fragile•
RomanceUn incontro. Due vite che si incrociano. Luna, una ragazza che ha vissuto fin troppe cose, che è uscita a testa alta dagli abusi psicologici del patrigno e che ora vuole solo ricominciare alla grande. Vincenzo, un ragazzo che lotta ogni giorno con...