24- Are you ok?

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" Non dirmi che vieni
se poi qua non ci sei
Si forse sto male
però è tutto ok"
———————————————-

Certe volte le cose non vanno come ti aspetti.
Anzi non vanno mai come ti aspetteresti.
Le azioni e le parole possono cambiare tutto ciò che avevi pianificato in pochissimo tempo.

E questo Luna lo aveva provato sulla sua pelle.
Pensava che, una volta che Vincenzo si fosse deciso di tornare, lei lo avrebbe accolto a braccia aperte.
Pensava che tutto sarebbe tornato come prima.

Ma si sbagliava.
Appena Vincenzo si era scusato, lei l'aveva cacciato.
Se c'era una cosa che Luna non aveva mai tollerato era farsi mettere i piedi in testa, anche per questo motivo era scappata dalla sua vecchia vita.
Forse, un giorno, lo avrebbe perdonato, ma ora no.
Ora si sarebbe limitata a soffrire in silenzio, a reprimere i pianti e cercare di smettere di associare qualsiasi cosa a lui.
Stava male, però almeno era orgogliosa di sé stessa.

——

Quel pomeriggio Luna fece un incubo.
C'erano lei e Vincenzo ed era come se fossero bloccati dentro un sentiero di specchi. Avevano corso chiamandosi per nome e appena si erano trovati uno di fronte all'altro, si erano accorti che c'era un vetro a dividerli.

Appena Luna si svegliò, si trovò tutta sudata e con un mal di testa allucinante, infatti ci mise un po' a riprendersi: dovette fumare una sigaretta, farsi una tisana e ascoltare un po' di musica.

Poi guardò l'ora ed entrò in panico.
Quel sabato aveva deciso finalmente di uscire di sera a bere qualcosa. Sarebbe stata con Matilde, una sua compagna di università, e Alice, che aveva deciso di uscire una sera con la comitiva e una sera con Luna perché non voleva abbandonare nessuna delle due.

Erano le 8, loro sarebbero dovuto uscire alle 9 e mezza e lei aveva soltanto un'ora e mezza per prepararsi e mangiare, e per lei, che era di una lentezza unica, quel tempo non le sarebbe mai bastato.
Così ordinò una pizza per fare più in fretta e andò sotto la doccia. Appena la pizza arrivò lei aveva già finito di lavarsi e asciugarsi i capelli, doveva solo mangiare, truccarsi e vestirsi bene.
Dopo che ebbe finito, guardò che miracolosamente non era in ritardo, prese il cappotto e uscì di casa.

Appena Luna arrivò alla piazza dove avevano deciso di incontrarsi, vide che Alice e Matilde erano già lì a parlare.

:"È arrivata finalmente!"
Scherzò Alice vedendo Luna arrivare.

:"Ma siete voi in anticipo, io sono stata puntuale"
Rispose Luna mettendo il broncio.

:"Dieci minuti di ritardo per lei è come essere in perfetto orario"
Disse Matilde che andò dall'amica e le circondò la spalla con un braccio.

:"Almeno io non salto tutte le prime ora all'università con la scusa del pullman"
Rispose Luna sarcastica alla provocazione.

Alice rise e poi disse, più seria.
:"Allora, andiamo al Black?"
Il Black era un pub, non molto distante da dove erano ora, e serviva soprattutto alcolici.

:"Andata"
Risposero le altre due prima di incamminarsi.

:"A noi!"
Disse Luna alzando il drink che teneva in mano.

:"A noi e soprattutto a Luna che da oggi non è più sottona!"
Rispose Alice che era già brilla dopo un bicchiere.
Tutte e tre risero e poi bevvero.
I bicchieri diventarono 3, 4, 5.
E quando uscirono dal bar erano irriconoscibili.
Alice era ubriaca marcia, Matilde un po' meno.
Quella che reggeva meglio l'alcol era Luna, che si sentiva semplicemente un po' su di giri.
Camminarono per quasi tutto il centro, tutte e tre a braccetto e ridevano, cantavano e a volte dovevano stare attente a non cadere perché Alice le trascinava giù.

:"Ragazze ma secondo voi il Carmeni mi ama?"
Biascicò Matilde tra le risate.
:"È spociato?"
Rispose Alice che ormai storpiava anche le parole.
:"No, no è single ed è un bonazzo della madonna..."
:"No, è fuori discussione, è un prof!"
Scherzò Luna cercando di imitare la voce di un'altra loro prof, la più severa che avevano.

Camminarono un altro pò tra scherzi e risate fino a quando entrarono in un vicolo e incontrarono parte della vecchia comitiva di Luna. Ginevra, Beatrice e Daniele stavano seduti su dei gradini e lei sentì subito un'atmosfera tesa fra i tre.
Appena le videro arrivare si alzarono e, dopo aver salutato, si avvicinarono a Luna, preoccupati.

:"Luna lo devi aiutare"
Disse Daniele stanco.

Lei si guardò intorno e capì.
:"Dov'è Vincenzo?"
:"È nascosto là dietro, fuma e beve più di quanto non lo abbia fatto oggi pomeriggio a nostra insaputa. Piange, si dispera, chiama il tuo nome, dice di fare schifo. Quando abbiamo provato a consolarlo ci ha urlato contro e ci ha mandato via, vuole te. Solo tu puoi salvarlo"

Qualcosa le aveva appena tolto gli effetti dell'alcol e adesso si sentiva sveglia e preoccupata.
Daniele tratteneva a stento le lacrime, doveva essere davvero grave. Luna deglutì e poi sussurrò.
:"Ci-ci vado io"
Iniziò a sentirsi male, pensava che se adesso lui stava così fosse colpa sua, anche se il subconscio le suggeriva che forse lei aveva passato cose peggiori.
Con passo pesante andò verso Vincenzo.

Appena svoltò l'angolo, si mise una mano davanti alla bocca per lo stupore: c'era lui, accasciato a terra, con gli occhi rossi che guardavano il basso e il viso rigato di lacrime, con una bottiglia di vodka in una mano e una sigaretta nell'altra. Era a pezzi e Luna sentì rompersi qualcosa anche dentro di lei.
:"Vincenzo"
Sussurrò spaventata.
Appena la sentì, alzò piano la testa facendo incastrare i propri occhi marroni ai suoi verdi. Nel suo sguardo c'era tanto dolore e delusione, Luna non lo aveva mai visto così.
:"S-stai bene?"
A queste parole cadde un'altra lacrima sul viso di Vincenzo e Luna capì già la risposta.

Spazio autrice
Ei, capitolo con molta suspence ahahah.
Comunque vi sta piacendo la storia?
Secondo voi cosa succederà ora?
Scrivetelo nei commenti se volete❤️

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