Il solito gruppo di medici entrò in camera per la visita , c' erano dei nuovi tirocinanti .
" carne fresca " li chiamava Melissa , lei stava ogni giorno meglio ,specie adesso che le avevano comunicato che c' era un donatore compatibile per il trapianto di midollo.
<< cazzo!>> esclamai sotto lo sguardo contrariato di un un' infermiera che mi fece cenno di non parlare.
<< fra i tirocinanti credo di aver vist........Noooo ... Marco. Non è possibile che stia succedendo a me. Indossai subito la mascherina .
Credetti di morire e il gruppo si dirigeva proprio verso di me.
<< buongiorno Sara>>
<< bu..on gio..rno>> balbettai imbarazzata sentendo il cuore battere all' impazzata e le guance riscaldarsi.
Tutti gli sguardi erano su di me ed anche il suo.
Non era stupito di vedermi e subito capii che non lo era visto che non mi aveva riconosciuta.
Sospirai, da una parte felice che non mi aveva riconosciuta , dall' altra triste visto che mi resi conto di essere cambiata veramente tanto fisicamente.
Mamma mia quanto era bello! Ancora più di prima e poi il camice gli donava.
Cercavo di non incrociare il suo sguardo per paura che i miei occhi mi tradissero.
<< Sara va tutto bene?>>
<< si .. si dottore, aspetto che me lo dica lei che va tutto vene>>
<< hai ragione ,dopo vieni nel mio studio devo informarti di una cosa in privato>>
Che sarà mai ,pensai.
La cosa mi creò un po' d' ansia e non vedevo l' ora di sapere.
Il mio medico spiegava ai colleghi il piano terapeutico scelto per me e spesso parlavano come in un codice tutto loro.
La mia malattia ad esempio " LLA" era una delle poche cose che capivo.
Per fortuna che andarono via in fretta e con loro anche Marco.
Come avrei voluto abbracciarlo o anche solo parlargli, ma non ne avevo il coraggio adesso ,tirai un sospiro quando uscirono.
Mi tremavano le mani e sudavo freddo << bella scarica di adrenalina oggi!>> dissi a bassa voce.
Andai in bagno a rinfrescarmi e osservai il mio viso pallido allo specchio , il foulard colorato sulla testa e le mie guance evidentemente afflosciate.
Dovevo assolutamente ricorrere al trucco per non rischiare di spaventarmi alla vista del mio volto allo specchio.
Melissa e il personale mi trovavano bellissima ma io non ero riuscita ad abituarmi ai veloci cambiamenti del mio corpo e del mio volto.
In me riconoscevo solo i miei occhioni verdi.
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Da lunedì a dieta
HumorQuesta è la storia di una ragazza con qualche chilo di troppo. Lei cercherà di condividere con voi le sue difficoltà e i suoi desideri e magari piacersi e piacere a lui, Marco. Riuscirà ad avverare i suoi sogni? Ps: consiglio di non leggere questo...