Cap 45

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Buon giorno diario , oggi 31/12/.....mi sono svegliata con una sensazione di sazietà incredibile.
Non ho voglia di fare colazione , voglio solo sentire la sua voce, come in crisi d' astinenza.
Ho solo bisogno di un caffè vado a prepararlo e torno.

Alzando gli occhi intenta a bere un sorso di cappuccino lo vidi gesticolare dalla finestra della sua stanza.
Mi faceva cenno di uscire in giardino o forse andare a casa sua , non capivo e poi squillò il cellulare
<< buon giorno, ti va di fare colazione insieme da me?>>
<< no non è il caso e poi che penserà tua madre>>
<< mia madre non è in casa e poi non credi che prima o poi lo scopriranno?>>
<< dai muoviti faccio due toast>>
Non aspettò neanche una mia risposta e chiuse.
Mi coprii con una mantella di lana e tagliando dal giardino andai verso la porta sul retro, Marco mi tirò dentro baciandomi e spingendosi in carezze più intime , percepivo tutto il suo desiderio e fermarci cominciava a diventare complicato, indossava una canottiera bianca attillata che lasciava scoperte le braccia muscolose e definiva il suo corpo atletico.
Ero sempre io quella che metteva freno all' ormone impazzito ,aiutata dalla puzza di pane bruciato che proveniva dalla cucina e ci fece correre ai rimedi.
Per poco non prendeva fuoco il tostapane.
Il primo tentativo di colazione andò nel secchio dell' immondizia e da brava donna di casa preparai altri due toast.
Marco si divertiva abbracciandomi da dietro a solleticarmi e baciarmi ,rendendo difficile anche il mettere una fetta di formaggio fra due fette di pane .
Feci una spremuta d' arancia e consumammo insieme la colazione fra risate e battute sceme .
<< E meglio che vada Marco ,prima che mia madre comincia a cercarmi. Ah! Ti prego stasera comportati bene>>
<< che vuoi dire?>>
<<non voglio che sappiano di noi>>
<< perché? Io non ho problemi>>
<<non voglio! È presto e nella mia testa.....>>
Si allontanò da me guardandomi serio.
<< non dirmi che nella tua mente c' è ancora Matt!>>
<< no no non fraintendermi e solo che sta succedendo tutto così in fretta che ho bisogno di metabolizzare e vorrei evitare commenti e domande dei miei>>
Mi avvicinai a lui che aveva assunto uno sguardo serio e inquisitorio e lo baciai
<< non mi dire che sei geloso!>>gli sussurrai baciandolo
<< ora più che mai>>
Prese il sopravvento il trasporto fisico e dovetti scappare per fermarlo.
<<guarda che non riuscirai a scapparmi per sempre>> mi gridò mentre uscivo diretta verso casa mia.
Credo di non aver mai smesso di amare Marco e sentivo di essere felice , completa , viva.
Feci una doccia e decisi di fare un giro di telefonate Cristina , con cui chiacchierai a lungo poi Melissa che non sentivo da tanto.
Lei stava bene e mi informò che anche la piccola Matilde c' e l' aveva fatta.
Sapeva di me e Matt, loro continuavano a sentirsi ed evitai di parlarle di Marco.
Non le chiesi notizie di lui anche se avrei voluto sapere come stava, poi Melissa aggiunse << Matt sta male ... molto male ... ma i medici fanno di tutto per salvarlo , mi ha detto di voi>>
<< ti ha detto tutto?>>
<< credo ,visto che mi ha confidato di essere stato uno stronzo con te e che ti meriti di meglio>>
<< ok Melissa sai tutto e preferisco non parlarne >>
<< capito>>
<< tu che fai di bello?>>
<< ho conosciuto un ragazzo , ho trovato un lavoro e adesso vivo da sola>>
<< ammazza! Veloce la ragazza>>
<<dobbiamo assolutamente vederci , magari a casa mia una di queste sere ti presento Riccardo ,se ti va puoi portare un amico o amica fa lo stesso>>
<< ok Melissa ti auguro un buon anno>>
<<anche a te, ci vediamo>>
<< contaci>>
Marco mi mandava in continuazione faccine sorridenti con Viber e messaggi cretini e sdolcinati tipo ,per capirci << hai lasciato un pezzetto di toast nel piatto e ho deciso di mangiarlo per sentirne il sapore delle tue labbra >>
La cosa mi faceva molto sorridere anche perché di solito Marco era serio e composto nei suoi atteggiamenti.
Eravamo cresciuti insieme io e Marco giocando nel giardino sul retro di casa mentre le nostre mamme sorseggiavano un tè
insieme.
Lui voleva giocare a calcio io a nascondino ma alla fine dopo una litigata la palla a volo ci vedeva in accordo.
All' età dei miei 11 -12 anni cambiarono i nostri interessi e Marco più grande di me giocava a calcio con gli amici e guardava le ragazze con altri occhi, solo che io ero solo la sua piccola amica mentre lui per me cominciava a diventare il ragazzo dei miei sogni.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora