Cap 33

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Matt non si era fatto sentire e visto che la scorsa volta lo avevo chiamato io lasciando da parte il mio orgoglio, nonostante mi prudessero le mani dalla voglia di digitare il suo numero mi trattenni .
Sistemai le mie cose in valigia e rimasi a lungo a parlare con Lucia , le sue cure infermieristiche ma non solo mi sarebbero mancate e devo dire che un po' con tutto il reparto si era creato un bel rapporto , era come una grande famiglia con un papà ,il mio amato dottore Ruggeri e tante mamme , le infermiere del reparto.
A volte dimentico che con il mio dottore lavora un gruppo di medici che nella mia storia non ho nominato ,sempre presente 24 ore su 24 che svolgeva il lavoro dietro le quinte sempre al nostro fianco al momento del bisogno.
Mi mancheranno tutti.
È come quando vedevo uscire un concorrente dalla casa del grande fratello e ridevo davanti la tv perché non capivo i suoi pianti , il dispiacere e gli abbracci strazianti di quelli che rimanevano dentro.
Commentavo sempre quella situazione come ridicola.
Eppure io sarei uscita lunedì e nel vedere Lucia entrare in stanza con in mano dei biscotti e un caffè fumante mi commossi e risi con lei mentre le nostre guance si bagnarono di qualche lacrimuccia . A volte è così facile criticare....dovremmo imparare più a notare la nostra di gobba ,prima di ridere della gobba degli altri.
Entrambe sapevamo che nulla sarebbe stato come prima .Lei era impegnata con i turni , la famiglia e sicuramente non sarebbe potuta venire a trovarmi a casa così spesso come faceva in ospedale.
Come si suol dire conciliava il dovere con il piacere di una chiacchierata con me nei suoi innumerevoli turni in reparto.
Bevemmo il caffè chiacchierammo come due vecchie amiche ,confessando l' una all' altra di problemi di quotidianità, i suoi figli in adolescenza , le mie paure e un accenno ai miei dubbi sentimentali, mi raccontò di come conobbe suo marito dopo un tamponamento ed una litigata per strada con insulti e scambio di numero per far fronte ai danni causati per colpa sua.
Da 15 anni erano felicemente sposati , a volte il destino fa strani scherzi.
Lucia dopo le confessioni reciproche si avviò per la terapia in reparto "la distribuzione dei confetti" , come dicevo io.
Inevitabilmente la solitudine nella mia stanza ,per fortuna vuota ,mi portava a pensare tanto e purtroppo devo ammettere che non ho cancellato dalla mia mente Marco ,nonostante quello che ho scoperto e fuori credo che sarà tutto diverso.
Ma dall'altra mi sentivo fortemente attratta da Matt .
Quanto mi odiavo ,tanto quanto odiavo quelle che volevano stare con un piede in due scarpe.
Mai giudicare gli altri, spesso si rischia di fare le stesse cose che tanto critichiamo.
Cavolo ! devi vivere il problema prima di aprire la bocca e sparare sentenze, pensai.
Controllai facebook alla ricerca di qualche messaggio prima di dormire.
Oh! Una foto di Marco in Spagna . Saltai come una molla e mi sedetti sul letto. La ingrandii per vedere meglio , tre ragazzi e tre ragazze sorridenti e stretti in un abbraccio sullo sfondo di bar e ristoranti con scritte in spagnolo.
Mi fece male .... molto male avrebbe dovuto evitare di postare foto se fosse stato interessato a me come diceva. Sicuramente di cattivo gusto.
<<E che cavolo Sara! Fai funzionare la testa ogni tanto>> dissi a me stessa e diedi due colpi sulla mia testa calva come a voler bussare su una porta chiusa.
Per un attimo mi sentii una cretina sprovveduta e non capivo perché mai ,uno come Marco si fosse anche solo per un attimo interessato a me.
Se Matt fosse stato in grado di leggere la mia mentre sicuramente mi avrebbe mandato a fare in culo e come dargli torto è da stupidi imbecilli correre dietro a uno come Marco.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora