Cap 49

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La luce abbagliante che filtrava dalle tapparelle semi chiuse mi svegliò ,cercai Marco con la mano ma non era al mio fianco.
Mi guardai intorno ed era in cucina che cercava invano di non farsi sentire mentre preparava la colazione ,il fuoco nel camino era rimasto acceso ed era merito di Marco che sicuramente durante la notte si era alzato per ravvivare la fiamma.
L' ambiente era molto caldo tanto da poter circolare in maniche corte.
Mi girai verso di lui e rimasi a letto ad ammirarlo indaffarato com' era in canottiera ,in tutto il suo splendore mascolino.
I nostri sguardi si incrociarono
<< ti sei svegliata piccola mia? Dai vieni ti ho preparato un succo d' arancia e del pane tostato o bruciacchiato ,dipende dai punti di vista.
<< certo che con la cucina proprio non vai d' accordo>>
<< so cucinare tante cose sai>>
<< tipo?>>
<< uova bollite ma anche fritte >>
<< uuuuh>>
<< e pasta al burro o pollo a forno con patate>>
<< non mi dire! Un cuoco provetto direi>>
<< sai non è mica facile bollire le uova e far si che l' albume si cuocia ed il tuorlo rimanga morbido>>
Non dissi nulla visto che io le uova le facevo sempre sode e il risultato che mi descriveva era stato sempre un problema per me.
<< bene allora da ora in poi sarai tu il responsabile delle uova bollite.
<< mi prendi in giro e ...ti faccio vedere io...>>
A lui sembrò una presa in giro ma io parlavo sul serio.
Non importa meglio così pensai cercando di cambiare argomento.
Marco continuava ad abbracciarmi e baciarmi sul collo trasmettendomi tutto il suo desiderio.
Ci sdraiammo davanti al camino con due tazze rosse di caldo caffè francese e chiacchierammo rilassati.
Alla luce del giorno i suoi occhi erano brillanti e i suo capelli sembravano luccicare ma forse era l' amore che mi faceva vedere tutto più brillante.
<< ti amo Marco>>dissi con lo sguardo verso il fuoco.
Lui mi girò il viso prendendomi il mento
<< dimmelo ancora>>
<< ti amo e ho una paura terribile di soffrire>>
<< ti amo anch' io e ho sofferto abbastanza lontano da te che non posso permettermi di perderti>>
<<Lo pensi veramente>>
<< Che scemetta che sei vieni qui voglio dimostrarti tutto il mio amore>>
Mi tirò a se per poi adagiarsi su di me allontanando dalla mia mano la tazza rossa.
Ci facemmo prendere dalla passione e questa volta i preliminari furono lunghi e ricercati .
<<Certo che quando l' uomo ha esperienza....>>pensai .Marco dimostrò di averne tanta e di conoscere alla perfezione ciò che piaceva ad una donna.
A pranzo saremmo andati in una trattoria vicino al mare famosa per il pesce fresco che serviva .
Marco c' era andato tante volte con i suoi genitori e ci teneva a portarci anche me.
<< l' idea del fine settimana insieme come ti e sembrata?>>
Credo che si trattava di un modo fine per chiedermi se mi era piaciuto.
<< idea favolosa direi ,da ripetere spesso>>
A dire dal suo sorriso in risposta avevo appagato la sua curiosità e lo avevo istigato al contrattacco.
<< ei ei ho detto spesso e non adesso, fammi prendere un respiro amore , così mi uccidi>>
<< nessuno è mai morto d' amore>> e continuava a baciarmi.
<<non credo.... ricordi il signor G.. che dopo la morte di sua moglie stava con una giovane rumena e lo trovarono a letto dopo aver....morto d' amore>>
<< E va bene ho capito.. ho capito>>
<< e poi l' altro che voleva farlo...>>
<< Sara ti ho detto che ho capito >>
E contemporaneamente faceva le corna e si toccava lì per scaramanzia.
Ridemmo da matti.
<< dai andiamo mi é venuta fame Sara>>
<< vado in bagno un attimo e sono pronta>>
Il ristorante non era lontano da casa e la vista sul mare favolosa , gustammo un buon vino bianco e del pesce cucinato da Dio.
Nel pomeriggio saremmo stati di ritorno , telefonai a Cristina ci saremmo viste alle 6 al centro di Roma per una passeggiata e poi di ritorno a casa insieme.
Tutto era andato esattamente come stabilito, c' era solo un problema Cristina non rispondeva al telefono.
Dopo diversi tentativi cominciai a preoccuparmi e telefonai a Luigi ma neanche lui rispondeva.
Non sapevo che altro fare.
Feci un ultimi tentativo e rispose una voce maschile a me sconosciuta.
<<scusi forse ho sbagliato numero.... cerco Cristina>>
<< no no non ha sbagliato numero sono il medico dell' autoambulanza che ha soccorso i ragazzi.Lei chi è? >>
<< sono la cugina , che è successo? Stanno bene?>> <<Sono stati coinvolti in un tamponamento sull' autostrada e li stiamo portando in ospedale informate i genitori per favore>>
<< ma stanno bene? >>
<< non posso rispondere in questo momento , vi informeranno i medici del pronto soccorso, sono vivi>>
Marco mi guardava con gli occhi sgranati e impauriti ed io ero nel panico.
<< li portano al pronto soccorso del nostro ospedale>>
<< ma chè è successo?>>
<< devo telefonare a mia madre >>
Telefonai immediatamente e dopo il primo shock riuscii a spiegarle che era successo e che ci stavamo dirigendo verso l' ospedale dove avrebbero dovuto raggiungerci.
Sembrava tutto così perfetto cazzo ed ero così felice che mi sembrava di vivere un incubo.
L' attesa, il non sapere dietro una porta mi faceva rivivere situazioni dolorose già vissute e non avrei sopportato di perdere Cristina.
Marco riuscì ad intrufolarsi indossando il camice nel pronto soccorso , ma diamine .... neanche lui era tornato da noi per informarci.
Dopo circa un ora uscì Marco e un altro medico dal capo brizzolato evidentemente stanco e provato.
Si avvicinò a noi
<< i ragazzi sono fuori pericolo>>
Tirammo tutti un sospiro di sollievo
<< le prime 24 ore sono critiche sono entrambi in coma farmacologico>>
<< coma?>>
<< scusate ... Il coma è una situazione provocata dai farmaci che serve per mettere a riposo il cervello dopo traumi cranici >>
<< vuol dire che hanno entrambi un trauma cranico>>
<< si è così ,ma siamo speranzosi che tutto andrà per io meglio , vi informeremo per ogni cambiamento>>
Ringraziammo quasi in coro ed era il momento di dare spiegazioni a quanto capii dallo sguardo inquisitore di mia madre
<<Sara c' è qualcosa che devo sapere>>
<<Non credi che il fatto che stia bene possa per il momento bastare? Se fossi stata con Cristina ?>>
Abbassò lo sguardo e inghiottì
<< colpito ed affondato>> pensai , per il momento avrei evitato altre domande.
Marco mi stava sempre accanto e inevitabilmente i suoi atteggiamenti premurosi non passarono inosservati, ma ora non mi importava di non far vedere ciò che provavo.
Era solo che avevo detto una bugia ai miei ed ero così incazzata .... Quando si dice che le bugie hanno le gambe corte ! Era tutto troppo bello per essere vero ed era soli questione di tempo , prima o poi avrei dovuto spiegare dove avevo passato la notte .
Marco capii la mia difficoltà e i problemi che mi creavo
<< io non ho problemi sappi...puoi tranquillamente dire che eravamo insieme, così semplicemente >>
Anche questo era uno scenario che avrei tenuto presente.
<< Sara forse è meglio che torni a casa con Marco , noi rimaniamo a fare compagnia agli zii , ci vediamo dopo>>
Guardai Marco
<< ha ragione ti porto a casa , se rimani non cambia nulla e poi se fosse necessario ti accompagno io in ospedale>>
Mi lasciai convincere e tornammo a casa.
Perché oggi , perché quando la mia felicità era al culmine succedeva qualcosa che distruggeva il tutto.
Mi addormentai con le lacrime agli occhi e alle 5 del mattino ero già sveglia, fuori era ancora buio e la stanza di Marco era illuminata, lo chiamai al telefono
<<ti sei svegliata anche tu presto vedo>>
<< che fai ?>>
<< cerco di studiare, tu>>
<< ti va di fare colazione con me? Mio padre e mia madre sono rimasti in ospedale e ho un mal di testa incredibile>>
<< scendo subito>>
Bevemmo un caffè insieme e mi spiegò diversi scenari possibili per Cristina e Luigi tra l' altro aveva subito anche un trauma toracico con diverse fratture costali.
Sicuramente il trauma cranico di Cristina preoccupava maggiormente i medici.
Marco non di trattenne a lungo , aveva un esame importante da sostenere e pochissimo tempo.
Mi baciò ed andò via , saremmo andati in ospedale insieme verso le 10.
Telefonai a mia madre che mi rassicurò che tutto era rimasto stabile e la informai che sarei andata da lei più tardi a darle il cambio visto che mia zia non aveva intenzione per il momento di spostarsi da lì.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora