Cap 35

656 33 0
                                    

Entrammo in auto diretti verso casa e guardando mia sorella
<< amore non dovevi tagliarli ,ci avevi messo tanti anni per farli allungare>>
<< non importa , voglio somigliarti in tutto e per tutto >>
<< e a scuola che dirai ?>>
<< che è il taglio di moda per quest'anno>>
Mi fece ridere.
Era cresciuta la mia sorellina e aveva un carattere forte e sicura di se.
Ero orgogliosa di lei e indubbiamente più dispiaciuta io per la sua chioma.
Entrai nel cortile di casa e fui raggiunta dal mio Rex , avevo indossato dei guanti visto che non avrei potuto evitare le sue feste e i mugolii di felicita che cercai di calmare con le carezze, era impazzito dalla gioia.
<< casa dolce casa>> esclamai , osservandone ogni angolo che era come lo avevo lasciato.
I profumi di casa quando manchi a lungo sono come uno schiaffo di sensazioni che stimolano ricordi.
Dentro casa ero come un cane da tartufo alla ricerca .
Andavo da una stanza all'altra toccando ogni cosa per poi finire nella mia stanza.
I miei mi seguivano ad ogni mio passo , poi chiesi di rimanere un attimo da sola nella mia stanza che apparentemente non sembrava avesse subito grandi cambiamenti , ma mancavano tante delle mie cose tra cui i miei peluche che avevo da anni.
Mi chiusi dentro e mi sdraiai sul letto. Ero completamente rilassata intenta a guardare il soffitto ricoperto di stelle fosforescenti che la sera non vedevo l' ora di vedere illuminarsi.
Tutto era pulito ed erano spariti anche i miei adorati libri.
Ero stanca ma felice.
Il mio pensiero andò a Matt e a quel bacio rubato in ascensore che mi fece completamente dimenticare della mia fobia e poi noi mano nella mano ,era stato emozionante.
Avevo una voglia matta di fare un bagno caldo con il mio bagnoschiuma al cocco e starmene in acqua per un po' senza aver fretta di liberare il bagno ,per mesi ero riuscita solo a fare una doccia in fretta con il liquido che mi dava l' infermiera al profumo di medicina.
Mi sarei potuta anche addormentare oggi in vasca.
Era pronta la cena e il profumino era arrivato fino a me dal piano di sotto.
Sembrava arrosto a forno con patate.
Mi infilai una vecchia tuta enorme e risi davanti allo specchio ,non potevo presentarmi così, riuscii a trovare un pantalone e una felpa decenti una di quegli abiti che si comprano senza provarli convinti di poterci entrare e che poi si rivelano troppo stretti ,ma si tengono comunque, rimanendo in armadio per anni con il desiderio un giorno di poterli indossare.
Scesi in cucina ed era tutto pronto sulla tavola imbandita a festa si respirava felicità e mia sorella era una donnina di casa ed aiutava mia madre in tutto.
Mio padre era silenzioso e sorridente e seduto a capotavola ci osservava soddisfatto di avere una famiglia così unita, ricordo ancora le sue parole quando nacque Nadia << lei è nata per te>> disse , se solo avesse immaginato allora ,che la nascita di Nadia sarebbe stata anche il motivo per cui oggi io sono ancora in vita .
Oggi le coppie si fermano spesso ad un solo figlio a volte per problemi economici e a volte per dare spazio più alla carriera che alla famiglia ebbene dalla mia esperienza di sorella posso dire che non c' è più grande regalo si possa fare a tuo figlio che un fratello.
Ogni cosa facessi mi veniva da pensare a Matt ed ora mi venne in mente la perdita di sua sorella , doveva aver provato un dolore atroce.
L' idea proiettata sulla mia vita alla sola idea di perdere Nadia mi fece rabbrividire.
<<Insopportabile >> dissi
<<cosa ?>> rispose mia madre
<< nulla , nulla >> pensavo ad alta voce.
Ci sedemmo e per me era già Natale e loro erano il mio regalo.
Avrei voluto mangiare di tutto ma il mio stomaco non avrebbe retto se l'avessi appesantito, così mi limitai ad assaggiare e presto fui sazia.
Il telefono di casa non smetteva di squillare ad ogni ora oggi , nonni zii cugini amici , tutti felici del mio ritorno a casa visto che non gli era stato permesso di venire a farmi visita , chiamavano .Per oggi avevo delegato mia madre nel rispondere vista la stanchezza e il cumulo di emozioni provate, certo che prima o poi avrei dovuto rispondere.
<< è per te Sara>>
<< no, no ti prego>>
<< è Marco>>
Rimasi un attimo a riflettere tentata dal rispondere, ma non se lo meritava.
<< digli che sono stanca e che non ho voglia di parlare>>
Mia madre riferì alla lettera le mie parole, poi disse
<< si si sta bene, tu quando torni?>>
<< a bene ,magari quando torni ....certo che le farà piacere>> chiuse il telefono
<< cosa mi farà piacere mamma>>dissi irritata
<< mi ha detto che fra 10 giorni torna >>
<< e mi farà piacere? Come fai a saperlo? >> dissi infuriata
<< mi ha solo detto che ti verrà a trovare e ho risposto che ti farà piacere ... che ti prende Sara , come altro avrei dovuto rispondere?>>
Mi alzai dal tavolo e andai in stanza
<< che le prende!>> bisbigliò a mio padre che alzò le spalle non capendo.
Nella mia camera ingoiai il mio mucchietto di pillole giornaliere e mi sdraiai.
Controllai il cellulare dimenticato sulla scrivania e mi accorsi di due chiamate di Marco e una di Matt che mi aveva lasciato anche un messaggio.
<<buona notte ci sentiamo domani , le mie blatte hanno voglia di vederti>>
Mi fece ridere e come sempre riusciva a farmi venire il buon umore.
Risposi << buona notte scemo, ci sentiamo domani>>
Non ci posso credere!
Mi mandò subito dopo una foto delle sue blatte mentre le teneva sulla mano.
Certo che tanto normale non doveva essere sto ragazzo, pensai.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora