Sono quattro giorni che non esco da casa, Matt non mi ha neanche telefonato ,non che non me lo aspettassi ma questa volta non sarò sicuramente io a farlo per prima.
Evito di incontrare Marco non uscendo ,anche se spesso sta alla finestra della sua stanza con lo sguardo verso casa mia , non mi va di rispondere alle sue domande e lo stargli vicino mi mette in difficoltà.
Credo che Marco avesse capito il mio imbarazzo e giocava molto su questo.
Ho ricevuto diversi messaggi da lui e inviti ad andare a fare una delle nostre passeggiate fra i boschi e avevo risposto, una volta che avevo mal di testa e l' altra mal di pancia ottenendo come risultato un invito a giocare al dottore con la paziente ,che devo dire mi fece ridere.
" Ci vediamo la notte di capodanno e ti spiego tutto" risposi.
" prenditi tutto il tempo che ti serve"
Dalla risposta era ovvio che aveva capito che era successo qualcosa fra me e Matt da quella sera sotto la pioggia quando mi vide correre in lacrime verso casa mia.
Matt era già in America ma non avevo nessuna notizia di lui e forse era meglio per me pensare un po' a me stessa e al fatto che ogni giorno della mia vita che perdevo chiudendomi a casa era un non apprezzare il regalo che Dio mi aveva fatto.
Decisi di andare a cambiare l' orologio che avevo preso per Matt con uno per me ,poi vidi una sveglia da tavolo dove pensate ,potevo registrare un messaggio vocale che mi avrebbe svegliata al mattino
,del tipo " sveglia dormigliona! Oppure " Sara è ora di alzarti, è ora di alzarti... Insistentemente" era originale ed era ....si era il regalo perfetto per Marco , avrei registrato qualcosa di carino e buffo che avrebbe sentito al risveglio ogni mattina.
Magari un messaggio che l' avrebbe fatto incazzare ,del tipo " alzati! è tardi dottore dei miei stivali" oppure uno sexy e provocatorio
" smettila di toccarti! Alzati e vai a pisciare" risi solo all' idea di vedere la sua faccia.
<< lo compro!>> dissi alla commessa
L' acquistare un regalo stupido e demenziale era riuscito a mettermi di buon umore ed un sorriso da scema era stampato sul mio viso durante tutto il tragitto a piedi verso casa.
Un clacson mi fece sobbalzare, mi girai di scatto con l' intenzione di mandare a fare in culo ...
<< Marco ....che ci suoni!>>
<< scusa ! forse era meglio che ti mettevo sotto con la macchina. Non ti sei neanche accorta che attraversavi senza guardare, per fortuna che ho ancora i riflessi pronti e poi ringrazia che ci tengo a te. Sali ti porto a casa>>
<< ma sono arrivata >>
<< sali lo stesso ,facciamo un giro non mi va di andare a casa e mi secca girare per Roma da solo>>
<<E visto che non vuoi girare da solo mi chiedi di farti compagnia, gentile! E ringrazio Dio che ci tieni a me>>
<< oooh Sara non tirarla per le lunghe abbiamo fatto una fila di macchine dietro non vedi, dai sali ti prego>>
Effettivamente.... Aveva ragione e così entrai in macchina.
Girammo a zonzo a lungo poi .. <<ti va di pattinare?>>
<< hai detto pattinare?>>
<< si sul ghiaccio>>
Erano anni che non andavo a causa del mio peso ,avevo una paura matta di cadere e farmi male seriamente ma ora era tutto diverso.
<< andiamo ,anche se non pattino da molti anni >>dissi
<< non preoccuparti io pattino benissimo e poi è come andare in bicicletta , non si dimentica>>
Poco dopo eravamo sulla pista , era ora di pranzo ed era quasi vuota.
Marco mi teneva per mano all' inizio , poi vedendomi barcollare si posizionò dietro di me tenendomi dalla vita .
Immediatamente presi il suo ritmo ed era così piacevole scivolare sul ghiaccio mentre sentivo il suo respiro caldo sul mio collo.
<< sei brava!>>
<<forse è meglio che mi lasci pattinare un po' da sola non credi?>>
<< a me piace molto così>>
<< credo tu corra troppo >>
<< ma se andiamo come le tartarughe>>
<< sai che non intendo questo>>
<< ti fai troppi problemi e perdi tempo >>
Feci per staccarmi da lui e caddi trascinandolo per terra e su di me .
Eravamo al centro della pista lui su di me a due centimetri dal mio volto
<< ti avevo detto di stare attenta >> senza togliersi da sopra
<<è tutta colpa tua...se mi avessi lasciata...>>
<< allora mi sarei perso tutto questo >>
Mi rubò un bacio a stampo e si alzò porgendomi la mano.
Gli feci gesto di togliersi davanti e cercai di alzarmi ma ricaddi con il sedere sul ghiaccio.
Lui rideva a braccia conserte davanti a me in attesa che fossi io a porgergli la mano.
Cominciavo a sentirmi ridicola e decisi di farmi aiutare porgendogli la mano
<< dai scemo aiutami>>
Mi sollevai barcollando e mi strinse a se dalla vita , il tempo di mettermi in equilibrio e
<< adesso lasciami lentamente e non provare a rubarmi altri baci, ma come ti viene in mente! Qui davanti a tutti>>
Trattenne una risata stringendo le labbra
<< ci riproverò quando saremo da soli ,chi sa che non sarò più fortunato. Ovviamente lo dico solo per non farti lamentare sui miei baci rubati e magari prima ti chiederò il permesso di farlo>>
Cambiai 50 sfumature di rosso sulle mie guance.
Sembravo trovarmi in una di quelle esterne di uomini e donne dove io la tronista si sbaciucchiava a turno gli uomini con cui usciva.
Almeno in quel programma c' e Maria che spiega le situazioni e gli atteggiamenti dei corteggiatori facendo vedere anche i retroscena invece nella realtà le cose sono ben diverse.
Sicuramente l' anno scorso non avrei mai pensato di potermi trovare in una situazione sentimentale simile.
Si è vero Matt è andato via ,ma non potevo cancellare tutto da un giorno all' altro e Marco.... Oooh ! Lui era pericolosamente attraente e mi faceva una corte spietata.
Non mi era facile tenere a bada gli ormoni e il mio cuore vicino a lui impazziva letteralmente ,annullando completamente la logica della mia mente.Erano trascorsi solo quattro giorni da quando mi ero allontanata da Matt ed era materialmente impossibile cancellarlo dalla mia mente senza pero negare che da sempre ero attratta da Marco .
Lui mi accompagnò a casa e durante il tragitto entrambi non accennammo a quel bacio, come se non fosse accaduto.
Mi raccontò del suo tirocinio in ospedale e dei vari casi clinici che gli erano capitati durante la settimana .
<< domani devo andare a controllo in ospedale>> dissi
<< se ti va ti accompagno >>
<< no ti ringrazio ma andrò con mia madre>>
<< ok, ti telefono nel pomeriggio magari andiamo a cena fuori>>
<< vedremo>> dissi mentre mi allontanavo diretta verso casa .
Era un invito a cena ufficiale , il primo io e lui , subito dopo il controllo che devo dire ogni qual volta mi provocava una certa ansia.
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Da lunedì a dieta
UmorismoQuesta è la storia di una ragazza con qualche chilo di troppo. Lei cercherà di condividere con voi le sue difficoltà e i suoi desideri e magari piacersi e piacere a lui, Marco. Riuscirà ad avverare i suoi sogni? Ps: consiglio di non leggere questo...