Cap 32

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Non potevo credere che ero quasi guarita da quel male che alcuni non osano neanche nominare.
Ovviamente il dottor Ruggeri mi faceva sempre mille raccomandazioni e da una parte mi diceva che avevamo vinto la battaglia e dall' altra a volte se ne usciva con delle sparate del tipo " abbiamo addormentato il mostro", ma che cavolo mi veniva a dire .
Non ti viene automatico pensare <<e se sto cazzo di mostro decide di svegliarsi?>>
La cosa non mi piaceva affatto e non era giusto buttare una bomba e nascondere la mano.
<< che vuol dire che il mostro dorme , quando si vince la guerra non ci si sveglia il giorno dopo e ciuf ! tutti i soldati morti si risvegliano e ti dicono "scherzetto! La guerra non è finita e noi non eravamo morti>> dissi al dottore dopo quella infelice frase del mostro.
Lui diventò subito serio mentre il resto del personale in visita rise.
<< ti spiegherò più tardi nel mio studio Sara>> rispose.
Mi lasciò nel mio dubbio ed andò a fare il giro nel resto del reparto.
Poco dopo l' infermiera mi invitò ad andare nel suo studio notai una foto dove c' era Matt che abbracciava da dietro una ragazza , credo sua sorella e dall' altra sua madre , visto la differenza di età e la somiglianza. Credo che le volte precedenti non c' era quella foto sul tavolo era impossibile non notarla , erano così felici.
<<prego Sara siediti e ascoltami attentamente , la tua malattia nei bambini raggiunge la guarigione nell 80% dei casi mentre alla tua età 30-40% , la malattia potrebbe riacutizzarsi e dovrai assumere la chemio profilassi per almeno 2 anni >>
<< 2 anni?>>
<< dovrai venire in ospedale a visite programmate e stare molto attenta alle infezioni , ti darò tutto il tuo programma scritto>>
<< 2 anni .... quando potrò uscire? Andare a scuola o magari uscire per un appuntamento galante. Potrò abbracciare mia madre senza aver paura di essere infettata da non so che? Potrò mai ... baciare un ragazzo? O dovrò aspettare due anni>> dissi tutto a raffica non sapendo se piangere o urlare dalla rabbia.
Lui abbassò il capo
<< Matt dopo un anno in remissione si era invaghito di una ragazza e preso dai sentimenti per lei abbassò la guardia e contrasse un infezione banale per chiunque altro ma seria per lui , gli costò mesi di chemio e antibiotici e per poco la sua stessa vita>>
<< e poi con lei fini?>>
<< di tutto quello che cerco di farti capire il tuo interesse è sapere se con lei è finita? Bene>> esclamò sorridendo.
<< mi sta dicendo che non posso baciare Matt?>>
Rise più di prima .
<< ti piace Matt ? Ora capisco tutto il suo interesse per andare a casa tua e dare consigli a tua madre, credo che anche tu gli sei simpatica>>
<< non gli aveva ordinato lei di andare a casa mia ? >>
<< no di certo! Ordinare a Matt? Ah ah ah .Sarei venuto io di persona visto che non abitiamo poi neanche troppo lontano . A Matt non è permesso ordinare in generale , farebbe l' esatto contrario.>>
Questo ragazzo non mi stupiva mai abbastanza .
<< Sara hai capito? >>
<< certo, certo tutto chiaro , lontano dalle persone raffreddate , dai posti affollati e dagli uomini .... un po' come diventare una suora di clausura insomma>>
<< il tuo humor è quello che mi piace più di te, riesci sempre a farmi ridere >>
<< invece lei riesce sempre a mettermi in ansia per poi mandarmi in cura da Ingrid, forse anche lei avrebbe bisogno di parlare con Ingrid>> dissi sorridendo.
<< puoi andare Sara ... Ah , lunedì vai a casa>>
<< buon fine settimana dottor Ruggeri e mi saluti Matt>>
Sorrise e annui con il capo.
Andai verso la camera pensando a lui e al fatto che si era innamorato di recente.
Mi venne spontaneo pensare se lo fosse ancora o se si vedessero anche adesso.
Cavolo ero gelosa.
Scrollai il capo per togliermi quei pensieri che insidiavano la mia mente.
Lunedì sarei uscita , passai davanti l' ascensore e mi sedetti sulla panchina di acciaio con i buchi proprio davanti l' ascensore , credo che rimasi imbambolata a guardarlo più del dovuto aprirsi e chiudersi di continuo.
Ero imbambolata e un' infermiera mi scosse chiedendomi se stavo bene.
<< si si sto bene >>
<< mi hai fatto prendere un colpo, torna in reparto non è prudente rimanere in giro per i corridoi>>
Mi incamminai seguendola verso la mia stanza , inghiottii il mio mucchietto di pillole dai diversi colori e mi misurò la temperatura " 37 " disse <<riposati Sara e indispensabile per te , lunedì esci e con la febbre non se ne parla di uscire>>
Seguii i suoi consigli alla lettera e dormii per ore come in coma.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora