Cap 34

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Il grande giorno era arrivato, io non avevo la febbre e ero pronta per andare a casa.
Dopo il giro dei medici mi avrebbero dato il foglio d' uscita e tutto il resto.
Mi svegliai prestissimo e il tempo oggi non passava mai.
Alle 11 finalmente il dott. Ruggeri , il suo aiuto e Ingrid passarono da me , mi informarono dell' appuntamento successivo e mi diedero una serie di indicazioni comportamentali da seguire.
Ingrid era venuta per farmi mantenere la promessa a lei fatta .
Oggi sarei scesa in ascensore.
Il giocare con gli scarafaggi era una cosa che per il momento non mi era permesso fare ma a quando pare un giro in ascensore non me lo sarei potuto evitare.
<< Ok ! Mi arrendo Ingrid ,ha vinto la tua perseveranza>> le dissi sorridendo.
Dopo innumerevoli prove nell' entrare e uscire dall' ascensore fermo ora ,era il momento di farlo in movimento.
Raccolsi le mie cose in una valigia e dopo aver salutato tutto il personale che era riunito in corridoio fuori dalla mia stanza , commossa dall' affetto che dimostravano ,io e Ingrid ci dirigemmo verso l' ascensore.
Indossai un jeans e una maglietta che mia madre mi aveva portano qualche giorno prima che mi stavano proprio bene.
E a dire il vero mi sembrò strano che i miei mi aspettassero giù in strada ma dall' angoscia per l' ascensore non mi soffermai troppo sul fatto.
Ingrid chiamò al piano l' ascensore e dopo un po' le porte si aprirono e ....
<< Matt?>>
Era da solo in ascensore e mi sorrideva.
<< scendi con me?>>
Guardai Ingrid.
<< tu non vieni?>>le chiesi
<< non ti fidi di me?>> disse Matt.
<< si maaa....e se dovessi star...>>
<< non succederà >> rispose Ingrid.
Mi fidavo di Matt ed ero felice di vederlo, avrei voluto buttarmi fra le sue braccia ed era così attraente oggi.
Entrai e mi tese una mano , mi portai al suo fianco stringendogli forte la mano mentre le porte si chiudevano davanti a noi , in un attimo si girò e mi stampò un bacio sul collo sorprendendomi e attirando la mia attenzione su di lui.
Il tutto durò un attimo e subito dopo si aprirono le porte dell' ascensore ,solo che i miei piedi sembravano incollati sul pavimento.
Matt mi teneva ancora la mano stretta .
<< ho l' impressione che l' ascensore ti è piaciuto>>
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurro << se non usciamo te ne dò ancora uno>>
Troppe emozioni contemporaneamente mi avevano lasciato senza parola e con lo sguardo da ebete presa da un forte imbarazzo visto che una decina di persone aspettavano davanti a noi per entrare in ascensore.
Mi tirò leggermente e uscimmo , fuori sfilai la mia mano dalla sua e lui mi tolse la valigia di mano.
Dei miei genitori neanche l' ombra.
Mi diressi verso l' uscita e ... o mio Dio ... Portai le mani alla bocca su cui indossavo la mascherina protettiva e scoppiai in lacrime nel vedere mia madre , mia sorella , mio padre e Cristina completamente rasati a zero.
<< noooo! Nadia i tuoi capelli lunghi amore>>
<< cresceranno sorellina>>
Non potevo fermare le lacrime e non potetti evitare di abbracciarli forte uno ad uno per , un attimo .
<< questo è il taglio dell' anno ed io come parrucchiera dovevo pure fare pratica>> disse Cristina
Ridevo e piangevo contemporaneamente e Matt volle immortalare l' evento con una foto di gruppo.
Era la prima volta che mi facevo fotografare senza foulard sul capo e non mi imbarazzava affatto il mio capo pelato.
<< cresceranno>> ripetemmo in coro.
Mi sentivo amata , quel gesto era una dimostrazione d' amore e rispetto non solo per me ma per tutti quelli come me ed ero orgogliosa della mia famiglia.
Matt si avvicinò a me e mi disse piano vicino all' orecchio
<< noi ci vediamo , ti lascio alla tua famigli, chiamami se hai bisogno di me
Sentivo il calore del suo respiro ed il profumo inebriante del suo dopobarba .
Chiusi per un attimo gli occhi tirando con il naso quel odore e poi fui capace di dire solo un meschino , misero << grazie>> da ebete ,direte.
Sfido chiunque nella mia situazione ...era impossibile far funzionare il cervello.
Il tutto non durò più di 10 minuti ma credetti fossimo rimasti davanti l' ospedale per ore.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora