Cap 48

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<< Devo vederti>> era un messaggio di Marco
<< adesso? Sono le 11 e sono già a letto>>
<< allora vestiti e andiamo a fare un giro>>
<< e che dico ai miei?>>
<< che esci a fare un giro con me>>
Non ci volle molto per convincermi.
Infilai le prime cose che mi si presentarono aprendo l' armadio e mi catapultai giù
<< ma non eri a letto?>>
<< si ...ma... vado a fare un giro>>
La guardai in attesa della prossima domanda
<< ok>> rispose mia madre
Ok! Ho sentito bene? Pensai
e prima di permetterle di ripensarci aprii la porta
<< esci con le pantofole?>> replicò.
<< con che?>>
O mio Dio avevo dimenticato di mettere le scarpe dalla fretta, ne
Infilai un paio da ginnastica che trovai in sgabuzzino e uscii.
Marco era proprio davanti a me e nel vedermi sorrise
<< non avevi voglia di vedermi?>>
<< ho sempre voglia di vederti >>
<< non si direbbe>>
Lo spinsi scherzosamente .
Andammo verso l' auto e dopo poco ci fermammo in un posto tranquillo da cui si vedeva un panorama di case e luci intermittenti degli addobbi natalizi.
Si girò verso di me per baciarmi e i nostri respiri appannavano i vetri dell' auto. Poco dopo si avvicinò a noi un' altra macchina con un tizio dentro e immediatamente capimmo che non era il caso di rimanere lì.
<< tesoro così non è proprio possibile incontrarci sembriamo una coppia di amanti clandestini .Ho un' idea !
I miei hanno una casa ad Ostia se potessi dire ai tuoi che starai fuori sabato sera potremmo andarci e domenica pomeriggio saremmmo di ritorno.... ti va?>>
<< a me andrà pure bene , ma che dico ai miei genitori ? >>
<< per esempio che vai fuori città un fine settimana con Cristina, avranno pure dove andare quei due per un fine settimana>>
<< ne parlo domani mattina con Cristina e ti faccio sapere>>
Girammo a zonzo per un po' fermandoci per qualche bacio, ridemmo da pazzi e fra di noi c' era una complicità incredibile.
Tornammo a casa scambiandoci gli ultimi baci dietro l' uscio di casa cercando di non far rumore , ma quando non vuoi farti sentire di solito combini guai ed io avevo pestato e calciato tutti i giocattoli rumorosi di Rex che lasciava a destra e a manca.
Questo ovviamente aveva provocato risate irrefrenabili da entrambi e quasi me la facevo addosso dal troppo ridere e dal freddo tagliente.
Ero felice , dopo tanto tempo mi sentivo completa , protetta , importante , mi sentivo amata e provavo un' immensa voglia di dare amore, un amore incondizionato anima e corpo.
<<Dovevo assolutamente mettermi d' accordo con Christina >> fu l' ultimo pensiero prima di addormentarmi e il primo non appena aprii gli occhi al mattino.
Erano ancora le 8 , sapevo che l' avrei svegliata ed era possibile che mi mandasse a quel paese ma ne valeva la pena.
<< mi hai vista in sogni ? Che ti prende!>>
<< oh Cristi salvami!>>
<< che é successo?>> rispose allarmata
<< tu ed io stasera rimarremo fuori a dormire da amici e torneremo domenica pomeriggio>>
<< cosa? >>
<< ti prego ti prego ,voglio passare un fine settimana con Marco>>
<< ed io dove vado? Devo bere prima un caffè , mettere in moto il cervello , sentirmi con Luigi per organizzarmi e ti faccio sapere. Luigi credo farà salti di gioia alla notizia, non sai da quanto me lo chiede. Ma voi dove andrete? >>
<< Ostia, a casa di Marco>>
<< comunque , credo si possa fare anche Luigi mi ha parlato di una casa non so dove lasciatagli dalla nonna>>
<< ti amo ti adoro sei la mia ancora di salvezza, aspetto una tua chiamata e vado ad informare mia madre>>
<< non avere fretta e aspetta la mia chiamata in modo tale che informiamo contemporaneamente le nostre madri , sai come sono fatte ,di sicuro una delle due chiamerà l' altra , mamme di altri tempi e povere noi figlie di mamme con i paraocchi>>
<< non importa ,forse un giorno quando anche noi saremo mamme ci comporteremo come loro con i nostri figli>>
<< Forse! Ora devo lasciarti ho bisogno di prendere un caffè>>
Ero al settimo cielo avrei trascorso la notte con Marco , la mia prima notte con un uomo che desideravo e a cui mi sentivo pronta di dare tutta me stessa.
Cristina mi telefonò un ora dopo per comunicarmi la bella notizia e a pranzo decidemmo di informare i nostri genitori.
Chiamai Marco e ci accordammo per un film al cinema con Cristina e Luigi nel pomeriggio e poi le coppie uscendo dal cinema si sarebbero divise per re incontrarsi domenica pomeriggio per un panino al centro.
Il piano era perfetto e l' adrenalina al massimo.
Devo dire che i miei alla notizia che sarei stata con Cristina come previsto non ebbero nessuna reazione negativa.
Dissero solo un " state attente ,circolano tanti pazzi fuori" e risposi " sappiamo badare a noi".
Era fatta .
Uno zaino con un pigiama , biancheria intima e lo spazzolino e via.
Andò tutto come previsto e a mezzanotte circa ci ritrovammo ad Ostia cercando di aprire la porta di casa che essendo di legno con l' umidità si era un po' gonfiata e non ne voleva di aprirsi.
All' inizio Marco ci provò con molta pazienza , poi però cominciò a bestemmiare e a infierire con colpi di spalla fino ad aprirla con un colpo così forte che lo fece scaraventare in casa
<< a volte le cose si ottengono con le maniere forti>> disse
<< e magari con una spalla rotta, per fortuna che nessuna pattuglia è in zona c' e il rischio che ci prendano per scassinatori>>
Ridemmo entrambi a lungo per finire abbracciati sul divano con ancora i giubbotti addosso, dopo un fugace bacio pieno di promesse Marco accese il camino.
La casa era piccola ma accogliente e il camino in pietra stile rustico dava una nota molto romantica.
Marco portò un piumone e con un gesto tirò un finto cassetto ai piedi del divano trasformandolo in un letto matrimoniale.
<< meglio dormire qui davanti al camino , la camera da letto di là è un frigorifero e anche se accendessi la pompa di calore ci vorrebbero ore per riscaldarla>>
<< si e meglio qui >>
Dopo poco riuscii anche a togliere il giubbotto e Marco mi si avvicinò riscaldandomi con i suoi abbracci e soprattutto con i suoi baci sotto al piumone.
Le sue mani scrutavano ogni centimetro del mio corpo e gli indumenti che indossavamo pian piano si ritrovarono sul pavimento.
Eravamo in biancheria intima e potevo percepire tutto il suo eccitamento.
Era il momento di fargli una confessione.
Mentre le sue mani si intrufolavano sotto la mia biancheria intima ed io ero in preda ad desiderio che esternavo con mugoli e ansimi
<< per me è la prima volta>> sussurrai
Dopo una breve pausa ed uno sguardo che era un misto di soddisfazione , desiderio ma anche meraviglia, continuò con molta più dolcezza.
I suoi atteggiamenti erano attenti a non provocarmi disagio o dolore in ogni suo gesto e la mia eccitazione ne facilitò il tutto.
La sensazione di essere complementari , l' uno nell' altro era fantastica e il dolore veniva superato dal senso di piacere che mi provocava.
Ci addormentammo uno nelle braccia dell' altro guardando la danza del fuoco , soddisfatti e appagati .
Ero felice fra le sue braccia e mi sentivo protetta.
Lo amavo, adesso più che mai ed era un sentimento corrisposto.
Solo ora mi rendevo conto che Matt sarebbe stato uno sbaglio nella mia vita ma sicuramente una tappa necessaria per poterlo capire.

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