Cap 15

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Il fine settimana era stato noioso e maledettamente breve.

Mi hanno pesata ,86 kg.

Direi che io adesso mi sento anche bene con il mio peso.

Grazie al mio seno prosperoso e alla mia altezza , direi che sembro più magra del mio reale peso.

Dovrei perdere altri chili e sicuramente succederà visto che non tocco un dolce ,di quelli veri supercalorici ,da mesi.

Sono proprio curiosa di entrare in uno di quei negozi dove avevano al massimo la 48 e non dovermi vergognare .

Come mi piacerebbe poter provare una maglietta che non sia nera e poterla indossare senza farmi schivo davanti allo specchio.

Anche senza capelli mi piacevo.

Volevo vivere e avrei potuto.

<< ok, basta pensare >> dissi davanti allo specchio in bagno .

Mi truccai , indossai un foulard in testa e uscii dal bagno.

<< AAAAA>> gridai spaventata.

Marco era proprio davanti a me ,che tra l' altro non indossavo la maschera , con un libro in una mano e la cartella clinica nell' altra.

Rimasi paralizzata e percepii un certo imbarazzo da parte sua.

<< scusa non volevo spaventarti, questo è per te>>

Mi porse il libro "L' amore sei tu...>> lessi il titolo.

<< È una bellissima storia che credo ti piacerà sai dicono che ne vogliono fare un film>>

Era evidentemente imbarazzato e parlava cercando di non incrociare il mio sguardo.

<< grazie non dovevi>>

<< In realtà sto cercando di non farmi cacciare a calci da te>>

<< ah ah ,spiritoso>>

Avevo completamente dimenticato di essere a viso scoperto nonostante ciò non mi riconobbe.

Segno che non mi aveva mai guardata con attenzione prima.

Ovviamente ricordavo che tutto il suo interesse era rivolto a mia cugina Cristina e non a me.

<< ti va di rispondere alle mie domande?>>

<< direi di no, ma a quanto pare non ho altra scelta>>

<< mi rendi la vita difficile perché dovrò anche visitarti>>

<<cosa?>>

<< ma non sei il mio medico!>>

<<a qualche domanda risponderò ma di visitarmi non se ne parla>>

Avevo ancora dei complessi sul mio corpo e non volevo sicuramente farmi vedere nuda da lui.

<< alzò lo sguardo in alto e si morse il labbro inferiore>>

<< se non supero l' esame a causa tua ti uccido!>>

<< anche tu ?>>

<<scusa, scusa non... che stronzo che sono...non volevo>>

Scoppiai a ridere, il suo imbarazzo era troppo divertente.

Anche lui rise forse più coinvolto dalla mia risata che dal volerlo.

<< Dunque il tuo nome è Sara Ro....>>

Lesse la cartella ai piedi del letto.

Poi mi guardò come imbambolato.

<< oh oh !>> pensai

Prima o poi lo avrebbe scoperto.

Abbassai lo sguardo.

<< Sei proprio tu , la Sara di fronte casa?>>

<< Non saresti dovuto tornare fra 6 mesi?>>

<< Non sviare il discorso>>

<< Perché non mi hai detto che eri tu ? Eppure i tuoi occhi ... ti ho detto che mi ricordavi una ragazza e non hai parlato .. Perché>>

<< cosa sarebbe cambiato?>>

<< intanto mi hai messo un' ansia per oggi che erano anni che non provavo>>

<< esagerato!>>

<< E poi scusa ma non è colpa mia se non mi hai riconosciuto?>>

Marco scoppiò a ridere.

<< come avrei potuto?>>

<< ... Scusa ,oggi non è giornata salto da una gaffe all' altra e la mia cartella clinica mi sa che rimarrà vuota>>

<< tutto quello che ti interessa è una stupida cartella clinica, non mi hai chiesto come sto , cosa provo o il perché ho fatto finta di non vederti. Che razza di medico diventerai se non pensi alla persona che sta dietro alla paziente>> dissi il tutto in tono sostenuto.

Gli tremavano le mani , buttò per terra con forza la cartella facendomi sobbalzare e andò via senza salutarmi.

Forse avevo esagerato e ultimamente non facevo altro che far male alle persone che amavo.

<< Sara? Che succede?>> disse un' infermiera.

<<nulla , nulla>>

<< ti aspetta il primario nel suo ufficio>>

Avevo il cuore a mille, sbuffai cercando di calmarmi.

<< vado subito>>risposi

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