Cap 41

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A volte ci si lascia trasportare dal cuore e altre il cervello ha la meglio ,la cosa complicata è cercare di bilanciare le due cose.
<<Sara? Stai bene ? Rispondi!>>
Nadia mi scuoteva con forza fino a svegliarmi proprio quando credevo di essere in bilico su un filo e sotto il vuoto.
<< oooh la finisci mi fai venire la nausea , non si può neanche dormire in questa casa?>> dissi infastidita
<< scusa ma ...è Natale e non hai neanche aperto il mio regalo>>disse con un filo di voce.
Aveva ragione mi ero completamente dimenticata dei regali e Nadia era davanti a me con un pacchettino che mi porgeva con entrambe le mani tese.
Lo aprii e dentro trovai un cuore d' argento
<< spezzalo>>
<< cosa?>>
<< dividilo dai>>
Era un ciondolo a forma di cuore apparentemente intero che si divideva in due metà uguali .
<< una è per me e l'altra per te>>
<<è bellissimo Nadia grazie>>
Io le avevo comprato un mp4 e sapevo che l' avrei resa felice, come d' altronde appurai osservando il suo entusiasmo nell' aprire il pacchetto.
I miei genitori mi regalarono un giubbotto che già sapevano avrei cambiato con qualcosa di più moderno e io regalai a mio padre un marsupio in pelle e a mia madre una borsa che lei adorava.
Classici regali natalizi senza troppa fantasia da parte mia devo dire , ma fatti con il cuore.
Avevo dimenticato anche di dare il regalo a Matt, un' orologio che la commessa mi aveva proposto perché resistente anche al passaggio delle ruote di un camion sopra.
La cosa mi fece ridere e fu più che altro per questo che lo acquistai "la resistenza", mi piaceva lanciare un messaggio positivo in ogni cosa facessi per Matt.
Il regalo era rimasto nella mia borsa e a dire il vero neanche lui mi aveva dato il suo ,se mai avesse pensato di darmene uno dopo la poca considerazione che aveva dimostrato nei miei confronti.

PENSIERO DI MATT

Non potevo illuderla.
Non potevo fare quel viaggio da cui non so se ne sarei tornato vivo sapendo che lei era li ad aspettarmi.
Guardavo il braccialetto con i ciondoli che le avevo comprato per Natale ,un cuore, un ancora, una casetta e un ciuccio e mi resi conto che il non essere riuscito a darglielo era la cosa più giusta fatta oggi.
Le probabilità di non tornare in Italia erano sicuramente maggiori che quelle di poter nuovamente abbracciare Sara e la promessa che simboleggiava quel braccialetto era surreale e improponibile oggi.
In fondo avevo attenuto ciò che volevo con Sara e il mio diario con i miei pensieri ed il motivo delle decisioni da me prese ,le sarebbe stato consegnato da mia madre sotto mio ordine se mai non fossi stato io il vincitore in questa battaglia.
<<Addio Sara oggi le nostre strade si dividono qui >>
Chiusi in un cassetto il regalo e scrissi due righe nel mio diario rivolte a lei ed una lettera che forse le avrei spedito
<<scusa.....

PARLA SARA

Erano andati via tutti i miei parenti e scesi in salone sedendomi davanti al camino acceso.
Mia madre era ancora intenta nel rassettare e mio padre si era addormentato sul divano e russava.
Nadia si era accovacciata al mio fianco cercando di sistemare la testa sotto al mio braccio in cerca di coccole un po' come fanno i cuccioli quando vogliono le carezze e guardavamo immerse nei nostri pensieri il gioco delle fiamme che sembravano danzassero.
Le baciai il capo e mi piaceva da morire accarezzarle i capelli che erano cresciuti in fretta e che lei acconciava in modo ribelle e scompigliato.
Inevitabilmente il mio pensiero andava a Matt e a quanto mi aveva ferita il suo modo di fare.
Pensai che per una volta Cristina aveva ragione nel consigliarmi di non prendere decisioni affrettate su Matt e Marco e che le persone bisogna viverle per conoscerle veramente.
Qualsiasi cosa avesse portato Matt a comportarsi in quel modo non era giustificabile , avrei preferito che mi lasciasse con un " va fa n' culo" , invece di umiliarmi in quel modo facendomi sentire meno del nulla.
Scuotevo la testa e nonostante il dolore che provavo in petto decisi che non dovevo e non potevo lasciarmi far male.
Strinsi forte Nadia e la baciai sulla fronte.
<< va tutto bene Sara ?>>
<< tutto bene e solo che ...ti voglio un mondo di bene Nadia>>
Sorrise e ricambiò il mio abbraccio.
<< ah Sara! Guarda che la notte di capodanno ci saranno con noi Giovanna il marito ,Marco , Cristina , Luigi....>> e continuava a nominare persone mia madre mentre rassettava la cucina.
<< mamma !>>
<< cerca di non sparire come hai fatto oggi >>
<< ma è proprio necessario?>>
<< obbligatorio>>
Non ero proprio dell' umore giusto per vedere gente e fare baldoria nei prossimi giorni ma non volevo che l' anno nuovo si aprisse con pensieri negativi.
Marco mi avrebbe fatto tante domande e non ero in vena di spiegazioni , giudizi o peggio un "te lo avevo detto", giuro che gli avrei tirato una sberla cominciando l' anno nuovo con un atto violento.
Erano quasi le 2 di notte e Nadia si era addormentata fra le mie braccia.
La svegliai dolcemente e in dormiveglia la accompagnai a letto reggendola per paura che cadesse dalle scale.

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora