Cap 25

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PUNTO DI VISTA DI MATT
Non avevo tanto da fare in questa gabbia e ispirato da Sara cominciai a scrivere una specie di diario o per meglio dire delle lettere che avrei riletto dopo qualche giorno come uno scemo e magari ridere per quello che avevo scritto.
<<Ultimamente mi preoccupo troppo di Sara, al solo pensiero di perderla sento un bruciore al petto mai provato prima per nessuna.
E pensare che non conosco neanche che profumo ha la sua pelle o il calore delle sue mani.
Ricordo ancora quel giorno che era davanti a me tanto da poter specchiarmi nei suoi occhi verdi , come avrei voluto incontrarla fuori di qui per assaporare le sue labbra carnose.
Dopo la morte di Marina e la scoperta della mia malattia spesso ho desiderato la morte come una liberazione , ma oggi Sara è il motivo per cui lotterò per rimanere in vita. E se non fossi il suo tipo? E se lei fosse innamorata di Marco? Un amore malato , inguaribile anche dopo aver scoperto chi veramente era?
Presto sarò costretto a lasciare questo posto , già cominciano a spuntare i primi capelli sotto il cappello e rimarrò a lungo a casa lontano da lei e la cosa mi crea molta ansia.
Lei si dimenticherà di me e Marco ,libero di andare a trovarla avrà campo libero.
Era insopportabile l' idea.
Come posso farle capire che mi piace? Come posso percepire la reazione dei suoi occhi ?
Cosa posso prometterle un domani quando non so se mai avrò il tempo di un domani? >>
Una lacrima macchiò il foglio sbavando le ultime frasi e sigillando la fine della mia lettera ed era dal funerale di Marina che i miei occhi si erano svuotati di ogni lacrima.
Era la prima lettera che scrivevo diretta a me stesso e guardai a lungo il foglio bianco prima di scriverla.
La chiusi e decisi di leggerla dopo qualche giorno come a voler rispondere a quelle domande più tardi.
Poi squillò il telefono ed era lei , sentii i battiti accelerare ed ebbi il coraggio di rendere la discussione allusiva ad un ipotetico appuntamento fuori.
Percepii il suo imbarazzo e mi divertì.
Nonostante fossi per la prima volta in difficoltà con una donna non avevo perso la mia sensualità mascolina che in passato aveva inginocchiato molte donne ai miei piedi.
Lei era diversa e devo dire che leggendo la storia che parlava di lei su wattpad scoprii anche il suo lato ironico e giocherellone.
Mi resi conto che forse se l' avessi conosciuta qualche mese fa forse non mi sarei neanche girato a guardarla.
Mi resi conto che a volte ci si sofferma troppo sull' aspetto fisico.
Mi resi conto che se non mi fossi ammalato forse non sarei riuscito a conoscerla.
Poi cominciò a parlarmi di Marco e lo difendeva pure quello stronzo.
Mi fece proprio incavolare con il suo atteggiamento tanto da farmi venir voglia di andare da lei e scuoterla per farle capire di svegliarsi dal mondo delle favole e di non fare la bella addormentata per Marco.
Mi aveva svuotato la sua reazione ma pensandoci bene avevano senso le sue parole anche se mi facevano male.
Lei doveva conoscere chi era Marco fino a farle schifo.
Dovevo essere il suo migliore amico per poter diventate il suo uomo forse un giorno.
A volte credo mi stuzzicasse con dei messaggi illusori sul mio stato sentimentale , come se volesse sapere se il mio cuore fosse libero.
Non riuscivo a capire se si trattava di interesse per me o pura curiosità.
Che situazione stana si era creata fra di noi! Non mi era mai capitato di corteggiare una donna nella mia situazione , era complicato.
Di solito si esce insieme per un caffè e poi ci si rivede tenendosi per mano, si fanno progetti per il futuro.
Io mi sentivo per lei solo un amico d' obbligo.
L' obbligo che dà lo stare nella stessa stanza per mesi.
Mi sentivo il terzo incomodo quando Marco veniva a trovarla e lei pendeva dalle sue labbra mentre avrei voluto buttarlo fuori a calci per quello che aveva fatto a mia sorella .

Da lunedì a dietaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora