CAPITOLO 3

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Grayson

Avanzo verso i miei amici salutandoli con un cenno generale, stamattina sono di cattivo umore e non so nemmeno perché, quindi assisto ai loro discorsi in silenzio senza proferire alcuna parola.

"Questo fine settimana ho sentito che ci sarà una festa..." annuncia Cole guardando tutti e nessuno.

"Quando si parla di feste sai che puoi sempre contare su di me!" risponde Jace, uno dei gemelli, spostando l'attenzione dal suo telefono al mio amico.

"E se viene mio fratello sono costretto a farlo anche io, quel buffone non regge l'alcol, sono sicuro che mi toccherà portarlo in spalla fino a casa prima ancora che la festa cominci" continua Cameron sbuffando e fingendosi infastidito... come se davvero lo facesse per il fratello e non perché vuole partecipare alla festa.

Alzo gli occhi al cielo trattenendo un'espressione divertita: siamo amici da sempre e mi fido di loro come se fossero miei fratelli di sangue. Ne abbiamo combinate tante insieme e ci siamo sempre coperti le spalle l'un l'altro. Sono fortunato ad averli al mio fianco.

Cole si volta verso di me: "Tu Gray? Ti unisci?" faccio spallucce, comunque non ho niente di meglio da fare. "Certo".

Veniamo interrotti da delle urla divertite, ci giriamo e il mio cuore si ferma, per un attimo solo, quando la vedo. È dallo scorso anno che quella ragazzina mi incuriosisce e innervosisce allo stesso tempo. È bella da far male e so che uno come me se la può sognare: non mi degna di uno sguardo e se lo fa, mi guarda con disprezzo. Sembra quasi che ce l'abbia con me per qualche motivo ma mi piace pensare che sia perché in fondo è attratta da me, lo vedo come mi guarda quando pensa che non me ne accorgo, e mi piace.

Ha proprio l'aria di una santarellina e quelli come me non le interessano, glielo leggo in faccia e va bene così. Io non cerco storie serie, non sono fatto per quelle stronzate. Tutto prima o poi finisce, anche l'amore tra due persone. Basta guardare mia madre e mio padre: mamma mi ha detto che si amavano da ragazzi e poi? Forse lei lo amava perché lui invece l'ha abbandonata, è sparito nel nulla senza dire una parola lasciando solo un fottuto biglietto: scusa.

Scusa un cazzo.

Ci ha lasciati ed io non glielo perdonerò mai. Fanculo lui, fanculo tutti. Non abbiamo bisogno di nessuno.

Quando distoglie gli occhi dai miei quasi tiro un sospiro di sollievo: non le piaccio e la cosa mi eccita e mi fa incazzare allo stesso tempo. Ma chi si crede di essere? La seguo con lo sguardo fissando in particolare il punto in cui i jeans le fasciano il fondoschiena che, devo ammetterlo, non è davvero niente male.

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