Juliet
Stamattina mi sono svegliata di buon umore ed ora sono in camera mia davanti all'armadio, indecisa su cosa indossare: è la storia che si ripete, penso sorridendo tra me. Alla fine opto per dei jeans neri leggermente strappati al ginocchio, una felpa rossa e le Converse bianche ai piedi. Sono in anticipo, quindi scendo le scale e decido di fare colazione prendendomela comoda.
Mamma è uscita prima stamattina e anche papà: lui è sempre il primo ad andarsene, si alza talmente presto che spesso noi non lo vediamo nemmeno. Ben credo sia ancora in camera sua: stamattina non l'ho ancora incontrato. D'improvviso sento un clacson suonare e capisco che Jason è arrivato, quindi prendo lo zaino e raggiungo il mio amico che mi aspetta tutto sorridente nella sua auto: oggi è di buon umore.
"Buongiorno!" mi saluta mettendo in moto.
Lo guardo per qualche istante, era da un po' che non lo vedevo così felice.
"Come mai questa faccia?" gli chiedo con la cautela di un elefante.
"Mi hanno dato solo questa, dovrai fartela andare bene" wow, adesso facciamo anche dell'umorismo!
"Dov'è il mio amico e che cosa ne hai fatto di lui?" gli brillano gli occhi e mi sembra davvero felice stamattina.
"Okay adesso basta J., sono solo di buon umore okay?" sarà, ma per me c'è qualcos'altro sotto.
Decido di accantonare il discorso e scendiamo dall'auto, raggiungiamo Maddie che ci aspetta all'entrata e ci avviamo verso la porta. Cerco Grayson con lo sguardo, attenta a non farmi notare, e non so nemmeno perché lo faccio.
Osservo le persone intorno a me ma non lo vedo, i suoi amici sono in un angolo, concentrati a parlare di qualcosa... ma lui non c'è. Dico a me stessa che non importa, non inizio di certo a farmi domande su dove potrebbe essere o a chiedermi perché ancora non è arrivato a scuola. Torno con lo sguardo verso Maddie e Jason che stanno parlando di qualcosa che non sono riuscita a seguire ed insieme varchiamo l'entrata.Siamo nell'aula di matematica e il professore ci sta per restituire i risultati dei due test che abbiamo fatto la scorsa settimana. Non sono un genio in materia, ammetto di avere qualche difficoltà ma è più forte di me. Io amo la letteratura, tutto ciò che riguarda i numeri e le equazioni è un mondo che proprio non riesco a comprendere e sono quasi certa che non lo capirò mai. Quindi, mentre aspetto di vedere i risultati, incrocio le dita tentando di recitare qualche preghiera nella speranza che qualcuno mi ascolti.
Purtroppo la fortuna non è dalla mia parte perché mi ritrovo a fissare due insufficienze che mi demoralizzano, ricado sulla sedia e i miei amici capiscono subito dalla mia espressione che non è andata bene. Neanche loro sono ferratissimi in materia, ma almeno arrivano alla sufficienza.
Mi passano per la testa mille pensieri, cosa posso fare? Alla fine dell'ora il professore mi chiama e, mentre tutti gli altri escono dall'aula, io mi avvicino.
"Signorina Collins, come avrà notato i suoi voti non sono dei migliori. L'anno scolastico è appena iniziato e gli argomenti che tratteremo adesso sono molto importanti perché sono le basi per comprendere anche quelli futuri" mi spiega lui: il suo discorso non fa una piega.
"Ho uno studente che potrebbe aiutarla a mettersi in pari, posso chiedergli di assisterla in cambio di crediti extra, se lei è d'accordo. Dovrà fermarsi dopo la scuola due volte a settimana e potrete studiare in biblioteca. Cosa ne pensa?"
Cosa ne penso? Non ho voglia di fermarmi ulteriormente dopo la scuola, ma so che se non mi faccio aiutare da qualcuno non vedrò mai dei miglioramenti e non posso permettermelo: mi rovinerebbe la media.
"Accetto, quando possiamo iniziare?" ormai è fatta.
"Mi lasci parlare con il diretto interessato, gli spiegherò la situazione, sono sicuro che capirà e che sarà disposto ad aiutarla più che volentieri. Inizierete lunedì, alle quindici e trenta in biblioteca" conclude.
Non posso fare altro che acconsentire e una volta uscita dall'aula raggiungo i miei amici in quella di letteratura: almeno lì otterrò delle soddisfazioni.
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GET ME
ChickLitCOMPLETO Grayson ha 22 anni, non gli interessa di nessuno se non dei suoi amici e di sua madre. È bello, ma il suo carattere scontroso, quell'aria da duro e tutti quei tatuaggi non permettono agli altri di vedere chi è veramente.. e a lui sta bene c...