CAPITOLO 55

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Juliet

"Buongiorno principessa!" mi saluta Jason di buon umore quando salgo in macchina.

"Buongiorno a te!" gli rispondo altrettanto euforica.

"Pronta per stasera?" mi chiede.

Muovo la testa in un cenno affermativo.

"E tu?"

"Io sono nato pronto!" mi risponde lui, per niente originale.

Una volta arrivati a scuola, avvisto Grayson all'entrata, è concentrato a scrivere qualcosa sul suo telefono e sentendo il mio vibrare, lo tiro fuori dalla tasca.

- Dove sei?

Sorrido e faccio per andargli incontro quando Penny gli si avvicina da dietro e gli sfiora la spalla con una mano. Mi immobilizzo sul posto ed osservo la scena: non è mancanza di fiducia, sono soltanto curiosa di vedere come lui si comporta. Mentre la guardo cinguettare qualcosa, noto con grande piacere che quando Grayson si rende conto che non sono io, le prende la mano scansandogliela bruscamente, poi si volta dalla sua parte e la guarda in un modo che mi fa sorridere, anche se forse a Penny un po' meno.

Avanzo orgogliosa verso di loro salendo gli scalini a passo svelto e quando li raggiungo, mi piazzo davanti al mio ragazzo senza degnare la vipera di uno sguardo: mi ha detto che sono invisibile, adesso gli dimostro quanto lo è lei per me. Forse sono infantile, ma del resto nessuno è perfetto.

Grayson mi guarda divertito, come se stesse pensando qualcosa, ma glielo chiederò dopo: prima devo fare una cosa. Lo afferro per la maglia e lo attiro a me.

"Ciao" gli dico ad un soffio dalle sue labbra.

"Ciao" mi risponde lui avvicinandosi ancora di più. Poi lo bacio.

Non so per quanto tempo rimaniamo appiccicati, so solo che, quando ci stacchiamo, la regina delle stronze è sparita.
Entriamo accompagnati dai nostri amici e ci fermiamo tutti insieme davanti all'armadietto di Maddie che è poco più indietro del mio, quindi mi dirigo velocemente verso quest'ultimo per recuperare il libro di letteratura, richiudo l'armadietto ed infine mi avvio per tornare da loro.

"Juliet!" mi chiama una voce dietro di me.

Quando mi volto, scopro che si tratta di Justin.

"Ciao!" lo saluto.

"Come stai?"

"Bene grazie, tu?"

"Alla grande! Vorrei chiederti una cosa, posso accompagnarti a lezione?" mi domanda tutto sorridente.

"Scordatelo" tuona una voce alle mie spalle.

"Stavo parlando con lei, non con te" precisa Justin incenerendo Grayson con lo sguardo.

"Qualsiasi cosa tu voglia dire alla mia ragazza la puoi dire anche a me" esagerato... cosa siamo, sposati?

Alzo gli occhi al cielo e rivolgo di nuovo la mia attenzione a Justin.

"Dimmi pure" gli dico in tono gentile.

"Voi due state insieme?" ribatte lui ignorando quello che ho appena detto.

"Non è chiaro?" continua Grayson alle mie spalle.

Gli rifilo una gomitata sul fianco ma sembra che lui non abbia ancora finito, infatti mi attira a sé con fare possessivo e guardandolo negli occhi gli dice:

"Se abbiamo finito puoi anche andare" sgrano gli occhi ed osservo Justin che, parecchio arrabbiato, ci da le spalle e se ne va. Fortuna che ero io quella infantile.

"Sei stato maleducato" lo rimprovero girandomi verso di lui.

"Quel tipo non mi piace"

"Solo perché mi rivolge la parola?"

"Quello è uno dei motivi" sghignazza.

"Quindi hai deciso di intervenire e marcare il territorio" commento.

"Esattamente come hai fatto tu con Penny poco fa" osserva lui alzando un sopracciglio.

Okay, forse ha ragione.

Torniamo dagli altri che, a quanto pare, non hanno seguito il nostro battibecco.

"Questo weekend sarò via con Maddie e Jason" lo informo un attimo prima di raggiungere i nostri amici.

"Cosa? Dove?" mi chiede con un'espressione interrogativa.

"Accompagniamo Maddie a trovare i suoi nonni" gli spiego. Non c'è bisogno che sappia di sua madre: sono cose personali che riguardano la mia amica e per il momento non me la sento di raccontargliele.

Annuisce e dopo esserci scambiati qualche altra battuta, ci salutiamo per andare a lezione.

GET MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora