CAPITOLO 8

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Juliet

Oggi la giornata è iniziata abbastanza bene, le lezioni sono state interessanti e ho preso un sacco di appunti: non sono una secchiona, anche se i miei amici dicono di sì.
Mi piace studiare e conoscere cose nuove, sono curiosa, in tutto.

La mia passione però sono i romanzi rosa, prendo in giro Maddie dicendole sempre che crede troppo nelle favole, che le principesse non esistono e nemmeno i principi azzurri.

Infondo però sono una sognatrice anche io, fantastico spesso sul vero amore e tutte quelle cose che un maschio probabilmente rabbrividirebbe solo a sentire.
So che la vita reale non è come quella dei personaggi che leggo nei miei libri: ma almeno lasciatemi sognare.

Entro in mensa e prendo posto vicino Jason e Maddie. Oggi il nostro amico non ha una bella cera, quindi cercando di restare più vaga possibile chiedo:

"Come va?"

"Odio Cole Evans." mi risponde per prima Maddie.

"Niente di nuovo quindi" mi lascio sfuggire sorridendole, poi mi giro verso Jason.

"Bene, niente di nuovo nemmeno io" dice lui vago.

Veniamo interrotti da tre giganti che si siedono  al nostro tavolo: Cole e i gemelli, Cameron e Jace.

"Chi vi ha dato il permesso di sedervi qui?" protesta Maddie sulla difensiva puntando lo sguardo solo su Cole.

"Volevamo cambiare aria polpettina, ti dispiace?" ribatte quest'ultimo.

"Si, mi dispiace" continua lei.

"Cole non faceva altro che parlarci del tuo culo Maddie, siamo dovuti intervenire" dice Jace rivolto alla mia amica.

"E l'intervento consiste nel farlo sedere proprio al mio tavolo? Non avevate nient'altro di meglio a cui pensare per distrarlo dal mio culo?" osserva lei un po' rossa in viso.

"Niente potrebbe distrarmi dal tuo culo, polpettina."  interviene Cole divertito.

Mad adesso è viola, ma non saprei dire se per l'imbarazzo o per la rabbia.

"Vedi, polpettina" continua Cameron prendendosi gioco del soprannome che usa il suo amico per chiamare Maddie, "il fatto è che poi ha iniziato a parlarci dei tuoi occhi, del tuo sorriso... il culmine lo abbiamo raggiunto quando ha nominato la tua risata."

"Cosí abbiamo capito che era più grave di quanto pensassimo, stava diventando imbarazzante capisci?" lo sostiene Jace.

Scoppiamo tutti a ridere a parte i diretti interessati: Maddie è sempre più rossa anche se cerca di nasconderlo e Cole li sta uccidendo con lo sguardo.

"State farneticando, non ascoltarli polpettina. Peró questa sera non ho impegni, quindi se vuoi possiamo..."

Non finisco di sentire il resto della frase perché una persona prende improvvisamente posto al mio fianco, ho già capito chi è prima ancora di girarmi nella sua direzione.

Il suo profumo mi investe, mi si ferma il respiro per un attimo e il mio cuore inizia a battere più veloce.
Stupido cuore.

Mi volto e i nostri occhi si scontrano, ma solo per una frazione brevissima di secondo perché poi distoglie lo sguardo rivolgendolo ai suoi amici.

"Mi sono perso qualcosa?" domanda annoiato.

"Cole e Maddie, solito" risponde Cameron sorridendo.

Lui guarda prima uno poi l'altro e, con lo sguardo puntato sulla mia amica, aggiunge:

"È inutile che ti opponi, sappiamo tutti che sei cotta di lui. Abbassa quel muro Maddie, tanto se non lo fai tu alla fine lo sfonderà da solo in un modo o nell'altro, conosci il mio amico" si sistema con i gomiti sul tavolo appoggiando il mento su una mano, poi continua...
"Tu mi piaci Maddie, il problema sono i tuoi gusti in fatto di amicizie." conclude guardandomi con la coda dell'occhio.

E questo cosa c'entrava adesso?

Chiaramente la sua frecciatina è rivolta a me, quindi non me la lascio sfuggire: so che avevo deciso di ignorarlo fino alla fine dei tempi ma in questo momento non è proprio possibile.

"Che strano, pensavo la stessa cosa del tuo amico!" dico fulminandolo con lo sguardo.

"Beh almeno su una cosa siamo d'accordo" mi risponde lui con aria di sfida.

Segue un attimo di silenzio generale in cui gli altri ci fissano, incerti su cosa dire.

"Comunque nessuno ti costringe a rimanere, se vuoi puoi andartene" gli suggerisco, sperando che accetti la mia proposta di levarsi dai piedi.

"I miei amici sono qui" continua a dire il coglione.

"Anche i miei" rispondo io assottigliando lo sguardo.

"Allora abbiamo un problema" annuncia.

"Sei tu il problema! Perché non vai a cercare Penny e andate a scambiarvi i connotati da qualche altra parte?"

Aspetta cosa ho appena detto?

Lui mi rivolge un ghigno divertito e si avvicina: adesso i nostri nasi si toccano.

"Sei gelosa Juliet?"

Sento il suo profumo fin dentro le viscere e il mio cuore va, se possibile, ancora più veloce.
Cerco di darmi un contegno e di non fargli vedere l'effetto che ha su di me.

"Nei tuoi sogni forse!" Mi allontano subito dandogli una spinta e a poco a poco ricomincio a respirare, il mio cuore però non ne vuole sapere di fermarsi.

Lui sfodera un sorriso soddisfatto facendomi l'occhiolino. Distolgo lo sguardo riportandolo sui nostri amici e mi accorgo che ci stanno osservando divertiti.

Li odio, tutti.

Jason cambia discorso e per fortuna i ragazzi iniziano a parlare di altro, mentre io e Maddie ci scambiamo uno sguardo complice: cosa ci sta succedendo?

Lo stronzo si mette più comodo allungando le gambe, facendo scontrare il suo ginocchio con il mio: mi irrigidisco e cerco di ignorare i brividi da cui vengo attraversata a causa di quel contatto. Grayson mi guarda con la coda dell'occhio e fingendo di partecipare alla conversazione con gli altri, alza gli angoli della bocca in un lieve sorriso.

Se n'è accorto, merda.

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