CAPITOLO 41

28.7K 748 75
                                    

Juliet

"Juliet, svegliati!" sento gridare mia madre dal piano di sotto.

Brontolo qualcosa che non capisco nemmeno io portandomi il cuscino sul viso.

"Juliet! Il pranzo è pronto!" insiste di nuovo lei.

Il pranzo? Ma quanto ho dormito?

Cerco il telefono sul comodino e non appena lo trovo, apro un occhio per vedere che ore sono: è l'una di pomeriggio, dovevo essere proprio stanca... mi stiracchio, vado in bagno a lavarmi il viso e scendo in cucina, dove trovo i miei genitori seduti a tavola ad aspettarmi.

"Ben?" domando con voce assonnata.

"E' uscito, tornerà stasera" mi informa mia madre.

Prendo posto davanti a loro ed inizio a mangiare in silenzio.

"Com'è andata la festa di ieri sera tesoro?" mi domanda papà curioso.

"Bene, ci siamo divertiti" rispondo io non sapendo cos'altro dire.

"Chi c'era?" ecco la solita domanda che ha sempre una sola ed unica risposta:

"Maddie, Jason, Ryan e altre persone che non conoscete".

"C'era anche quel Grayson che non mi piace?" mi chiede ancora.

"Ehm... Sss..si?" mi esce più come una domanda.

"E gli sei stata lontana come ti ha consigliato tuo fratello?"continua lui.

Non direi.

"Papà.."

"Jake lasciala stare, è abbastanza grande da poter prendere questo tipo di decisioni da sola" mi appoggia la mamma rimproverandolo.

"Ad ogni modo" continua lei cambiando discorso, "Oggi andremo a trovare la nonna, partiremo subito dopo pranzo considerando che avremo più di un'ora di strada da fare, quindi rientreremo in serata."

Le rispondo con un cenno affermativo chiedendo loro di salutarmela dandole un abbraccio da parte mia e dopo averli aiutati a riordinare la cucina, li saluto e vado in bagno a farmi una doccia: ne ho proprio bisogno. Un'ora dopo sento il telefono vibrare, così lo prendo e vedo che un numero sconosciuto mi ha appena inviato un messaggio. Lo leggo.

- Mi apri bambolina?

Il mio cuore, che come abbiamo già appurato è dotato di vita propria, inizia ad accelerare spaventosamente e mi precipito giù per le scale praticamente correndo.

"Posso entrare?" mi chiede con un sorriso impertinente quando apro la porta.

...Può?

Cosa ci fa qui? Potevano esserci i miei genitori in casa, anche se a quanto pare la cosa non sembra preoccuparlo così tanto. Mi faccio da parte lasciandogli abbastanza spazio per entrare, lui viene avanti di qualche passo, chiude la porta con una mano e poi si avvicina sovrastandomi con la sua altezza.

"Mi sei mancata" mormora un attimo prima di incollare le sue labbra sulle mie.

Vengo attraversata da una miriade di emozioni: il cuore mi batte rapido, le mani iniziano a sudare e mi sento felice come non lo sono mai stata. Ci spostiamo sul divano sedendoci l'uno di fronte all'altro.

"Quindi sei venuto qui perchè ti mancavo?" gli domando sorridendo e forse prendendolo anche un pochino in giro: non è proprio da lui. Infatti alza gli occhi al cielo, capendo dove voglio arrivare, poi scuote le spalle con fare indifferente.

"Non avevo niente di meglio da fare" mi risponde vago. Non lo ammetterebbe mai nemmeno a se stesso, figuriamoci se lo farebbe con me, quindi lascio perdere.

"Guardiamo un film?" mi chiede spezzando il silenzio. Annuisco ed accendo Netflix.

"Per favore non quelle cose smielate da donne" mi prega lui ed io scoppio a ridere.

"Quelle cose smielate da donne?" ripeto imitando la sua voce.

"Si... hai capito cosa intendo" minimizza lui trattenendo un sorriso.

"Va bene, va bene. Cosa ne dici di Southpaw?" propongo e lui annuisce entusiasta.

"Popcorn?" gli chiedo prima che inizi.

"Certo!" accetta lui.

Vado in cucina a prepararli e, mentre lo faccio, do un'occhiata al mio abbiagliamento: pantaloni grigi della tuta e maglietta bianca senza reggiseno sotto.
Merda.
Grayson entra nella stanza e si avvicina velocemente, poi sento le sue braccia avvolgermi da dietro e le sue labbra lasciarmi un leggero bacio sul collo. Sospiro. Mi giro con la testa verso di lui ed alzando lo sguardo, noto che i suoi occhi sono sulla mia maglietta.

"Vado a mettermi qualcosa" dico piantandolo in asso e correndo verso la mia stanza. Lo sento ridere e chiamarmi per nome ma non me ne curo, piuttosto continuo a salire e d'un tratto sento dei passi proprio dietro di me. Urlo per lo spavento e corro più veloce mentre lui mi insegue. Riesco per un soffio ad entrare in camera e chiudere la porta a chiave e con una velocità incredibile indosso un reggiseno ed una felpa nera.

"Apri Juliet!" mi urla Grayson bussando alla porta, lo faccio e non appena mi vede, rivolge l'attenzione sulla felpa.

"Fine dello spettacolo" afferma entrando.

Si guarda intorno curioso avvicinandosi allo specchio dove ci sono attaccate almeno una ventina di foto, poi si ferma davanti alla scrivania e noto che ha trovato qualcosa di suo interesse: è il libro di Romeo e Giulietta.

"Non ti sei ancora stancata di leggerlo?" mi domanda prendendolo in mano ed iniziando a sfogliarlo.

Scuoto la testa: "Non mi stancherò mai".

Appoggia il libro dove lo aveva trovato e viene verso di me.

"Vuoi sapere di cosa non mi stancherò mai io invece?" mi domanda serio.

Scuoto di nuovo la testa, ipnotizzata dai suoi occhi neri.

"Di te Juliet." e poi mi bacia.

Il mio cuore come suo solito prende un ritmo che non è affatto regolare e dopo qualche minuto lo sento sospirare. Mi spinge all'indietro facendomi ricadere sul letto ed infine si stende sopra di me.

"Ti voglio Juliet, come non ho mai desiderato nessun'altra" alle sue parole mi sciolgo venendo invasa da una serie di brividi in tutto il corpo. Lo attiro a me continuando a baciarlo con passione, lui si toglie la felpa ed io rimango immobile a guardare i suoi addominali scolpiti e quei muscoli più del dovuto. E' stupendo.

"Ti piace quello che vedi?" mi chiede, usando le stesse parole che avevo usato io alla festa.

"Ho visto di meglio" gli dico ripetendo a mia volta la sua risposta. Scoppiamo a ridere entrambi e lui si avvicina di nuovo. Gli accarezzo la schiena nuda e lo sento irrigidirsi al passaggio del mio tocco, poi mi accorgo con sorpresa che ha la pelle d'oca e sorrido, felice di sapere che ho su di lui lo stesso effetto che ha lui su di me.

GET MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora