CAPITOLO 15

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Juliet

Entro in camera mia sbattendo la porta: sono di umore nero e non ho voglia di parlare con nessuno, qualcuno però sembra non essere della mia stessa idea perché dopo aver dato due colpetti alla porta, mia madre fa il suo ingresso nella stanza rivolgendomi un'espressione interrogativa.

"Tutto bene tesoro?" chiede gentilmente.

"Si. No. Non lo so!" mi butto sul letto imbronciata, incrociando le braccia al petto.

"Ne vuoi parlare?"

"Non è niente di importante mamma, solo una brutta giornata" taglio corto.

"Stavo pensando di fare una torta per tuo padre, sai, ultimamente dice che lavoro troppo e gli do poche attenzioni. Delle volte mi sembra di avere a che fare con un bambino" mi racconta con una finta aria scocciata ed un sorriso spontaneo sulle labbra, "cosa ne dici di aiutarmi? Potremmo preparare il suo dolce preferito!"

Ci penso per un attimo ed infine decido di accettare: non ho voglia di rimanere sola con i miei pensieri... rischierei di impazzire.

"Torta di mele?" le chiedo sapendo già la risposta.

Annuisce e con un cenno del capo mi invita a raggiungerla in cucina, quindi la seguo e ci mettiamo subito al lavoro. Mentre lei prepara l'impasto io taglio le mele: ne faccio alcune a cubetti, che poi andranno a finire nella torta, ed altre a spicchi, che metteremo nella parte superiore. Sentiamo la porta di casa aprire e richiudersi e dopo qualche secondo, mio fratello entra in cucina osservandoci divertito.

"Cosa state combinando voi due?" domanda.

Si avvicina alla mamma dandole un bacio sulla guancia, poi viene da me ed abbracciandomi da dietro mi ruba un pezzo di mela, portandosela alla bocca.

"Quelle sono per la torta!" lo rimprovero schiaffeggiandolo sulla mano.

Lui sorride e in risposta ne prende un altro spicchio. Alzo gli occhi al cielo continuando a tagliare l'ultima mela: fa sempre così, ormai ci ho rinunciato.

"Dove sei stato tesoro?" si informa mia madre interessata.

"In giro" risponde vago lui.

"In giro con chi?" mi impiccio io alzando lo sguardo su Ben.

"Ricordi Samantha?" lo sento rispondere con uno strano luccichio negli occhi e capisco subito quello che sta per dire.
"Sai... aveva casa libera e mi ha invitato, non me la sono proprio sentita di rifiutare la sua offerta d.."

Non gli lasciamo nemmeno il tempo di finire la frase: mia madre gli lancia il mestolo che stava usando per preparare l'impasto ed io un cubetto di mela che avevo appena tagliato.
Riesce a schivare prontamente entrambi e,
con una risata, corre per le scale chiudendosi in camera sua.

Io mia madre ci guardiamo divertite.

"Più cresce più diventa cretino!" afferma lei alzando il tono di voce per farsi sentire anche da Ben.

Dopo un'ora la torta è pronta e a giudicare dall'aspetto, direi che abbiamo fatto proprio un ottimo lavoro, quindi la lasciamo sul piano della cucina a raffreddare dedicandoci al resto della cena: pesce al forno e verdure. Dopo mezz'ora, papà fa la sua entrata in cucina e appena ci vede i suoi occhi si illuminano.

"Eccole le uniche donne della mia vita" mi posa un bacio sulla testa avvicinandosi poco dopo a mia madre che, con finta aria offesa, si allontana di un passo dicendogli:

"Perché usi il plurale? Pensavo di essere io l'unica donna per te."

"Non da quando mi hai regalato una figlia meravigliosa amore, mi dispiace, ma devi rassegnarti all'idea" gli risponde lui divertito.

Lei lo abbraccia e poi si baciano... un bacio che dura un po' troppo per i miei gusti, sono pur sempre i miei genitori!

"Ben!! E pronta la cena!" urlo io uscendo dalla cucina.

GET MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora