CAPITOLO 62

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Juliet

Lunedì.

Sono a pezzi, non sono riuscita ad addormentarmi nemmeno la scorsa notte e fisicamente mi sento sfinita. Ho bisogno di dormire, ma non appena provo a chiudere gli occhi, quei mostri dei miei pensieri mi assalgono di nuovo facendomi perdere il sonno. Avere risentito la sua voce ieri mi ha dato il colpo di grazia e non sono nemmeno riuscita a scambiarci più di qualche parola che sono scoppiata a piangere come una fontana, quindi ho dovuto riattaccare.

Mi sento più arrabbiata che mai soprattutto perché, nonostante tutto, non riesco a non pensare a lui: Grayson mi manca come l'aria. Quel che è certo però è che non gli permetterò più di farmi del male, devo dimenticarlo ed anche in fretta.

Oggi i miei amici hanno organizzato tutta la giornata: in mattinata andremo alla Spa in un centro benessere qui vicino, poi io e Mad ci faremo fare manicure e pedicure nello stesso posto ed infine mi porteranno dal parrucchiere: dicono che ho bisogno di un cambiamento ed io non ho le forze per contraddirli. Scendo le scale ed entrando in cucina noto che i miei amici mi stanno già aspettando.

"Non vedo l'ora di iniziare questa giornata!" inizia Maddie euforica battendo le mani.

Jason non parla, si limita a guardarmi e so che, conoscendomi, in questo momento sa esattamente qual è il mio stato d'animo: io e lui siamo così, ci basta un'occhiata. Mi incammino nella sua direzione e vado a sedermi sulle sue gambe, solo lui può darmi il tipo di conforto di cui ho bisogno e lo sappiamo entrambi. Lo stringo forte e lui fa lo stesso, poi abbandono la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi mentre mi lascia un bacio sopra i capelli. Dopo qualche secondo sento Maddie avvolgermi da dietro con le sue esili braccia e, cercando la sua mano, la stringo. Sono questi i momenti che mi danno la forza di continuare a sorridere e non riesco a fare a meno di pensare a quanto siano speciali i miei amici e soprattutto a quanto sono fortunata ad averli al mio fianco.

Non appena entriamo nella stanza con le tre piscine spalanco gli occhi: questo posto è favoloso. Ci accomodiamo nei lettini a destra della sala mentre un ragazzo più o meno della nostra età si avvicina, chiedendoci cosa desideriamo da bere. Ordiniamo e prima di andarsene, noto che mi lancia uno strano sguardo. Anche Jason se ne accorge e sghignazzando dice:

"Hai fatto colpo principessa!" alzo gli occhi al cielo.

Mentre aspettiamo, decidiamo di entrare in una delle piscine e nel farlo, scopriamo con piacere che l'acqua è calda.

"Oddio che bello ragazzi!" esclamo iniziando a muovere la braccia.

"E' caldissima!" commenta Maddie rilassandosi.

Devo ammettere che più sono qui con i miei amici, più mi sento meglio e quel dolore fisso al centro del petto inizia ad alleviarsi leggermente. Quando vediamo arrivare i nostri drink, usciamo dall'acqua avviandoci verso i lettini. Prima di andarsene, lo stesso ragazzo di prima ci lascia uno scontrino e poi, girandosi dalla mia parte, mi osserva in un modo che mi mette a disagio: sono in costume davanti a lui, cosa che a quanto pare non gli sfugge perché in un attimo percorre con gli occhi ogni centimetro del mio corpo.

Raccolgo velocemente l'asciugamano avvolgendomelo attorno e non appena alzo lo sguardo, se n'è andato. Sorseggiamo i nostri drink parlottando tra noi: ho notato che anche Maddie è un po' giù di morale e mi dispiace che abbia litigato con Cole per colpa mia. Infondo lui non c'entra ed è normale che non le abbia raccontato di Grayson e Penny: sono migliori amici, non lo tradirebbe mai, come io non lo avrei fatto con lei. Più tardi proverò a parlarle e cercherò di risolvere questa assurda situazione.

Il ragazzo si avvicina di nuovo a prendere i nostri bicchieri vuoti e ci domanda se vogliamo ordinare qualcos'altro poi, di nuovo, mi rivolge quella strana occhiata.

"Io sono Jason, piacere!" sentenzia all'improvviso rivolto a lui.

"Io sono Maddie!" continua la mia amica.

"Alexander!" commenta il ragazzo al quale adesso posso dare un nome.

Si girano verso di me facendomi notare che sono l'unica a non avere ancora parlato. "Juliet, piacere" dico quindi.

Dopo averci chiacchierato, scopriamo che Alexander abita in un quartiere poco lontano da qui, nel quale frequenta anche il college. Nel weekend viene a dare una mano in questo centro che, come ci ha appena spiegato, appartiene a sua zia. E' un tipo simpatico e alla fine della giornata lui e Jason si scambiano gli smartphones, scrivendosi a vicenda il proprio numero di cellulare. E' arrivato il momento per me è Maddie di coccolarci con manicure e pedicure mentre Jason decide di restare nella Spa ancora per un po'.

Quando entriamo nel grande salone, veniamo accolte da una signora di bell'aspetto che ci fa subito accomodare su due poltrone di colore nero, mentre altre ragazze prendono posto al nostro fianco iniziando a prendersi cura di noi: ci voleva proprio. Optiamo entrambe per il colore rosso ed improvvisamente sentiamo la poltrona vibrare dietro la schiena. Io e Maddie ci scambiamo uno sguardo d'intesa, sorridendo rilassate.

Lasciateci qui.

GET MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora