CAPITOLO 45

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Juliet

E' lunedì mattina e come al solito mi sto preparando per andare a scuola.

"Buongiorno sorellina!" mi saluta raggiante mio fratello non appena entro in cucina.

"Buongiorno fratellone, come mai così di buon umore stamattina?" alza le spalle e mi posa un pancake sul piatto, poi ci mette sopra le fragole ed infine la nutella.

Okay, mio fratello che mi serve la colazione è davvero strano.

"Ben, cosa devi dirmi?" gli domando senza tante cerimonie.

"Mangia, oggi ti porto io a scuola" mi ordina, poi si riaccomoda al suo posto finendo quel che resta della sua colazione. Inizio a preoccuparmi ma faccio come mi dice... cosa avrà combinato adesso?

Mando un messaggio a Jason informandolo di non passarmi a prendere ed infine divoro il mio pancake.

"Allora" inizia mio fratello non appena saliamo in macchina. "Mi sono arrivate voci su te e Jones" oh no.

"Ben.." cerco di fermarlo subito io.

"Niente Ben, Juliet! Ti avevo chiesto di stare lontana da lui! Sai com'è fatto, perché vuoi farti del male?" infatti... perché?

"Non mi piace J., non mi piace per niente e come fratello ho il dovere di essere sincero" ha ragione, io probabilmente avrei fatto lo stesso se si fosse trovato lui al mio posto. E se avesse ragione?

Poi però ripenso ai momenti che abbiamo passato insieme, al modo in cui mi guardava, a come mi stringeva a sè e a quanto è stato dolce sabato pomeriggio. Forse sarò una stupida a difenderlo ma non riesco a farne a meno, ormai sono troppo coinvolta ed anche volendo non riuscirei a stargli lontano.

"Ben, lui mi piace sul serio" gli confido, un po' spaventata dalla sua reazione.

Si volta verso di me e nel suo sguardo vedo solo preoccupazione.

"Quanto sul serio?" mi domanda con un tono di voce più basso.

"Quanto basta" mi sento dire.

Sospira.

"Non credo che sia una buona idea J., ma se hai già preso una decisione so che non potrò dire niente per convincerti del contrario." gli stringo una mano guardandolo con affetto, ha ragione: non cambierò idea, voglio dare fiducia a Grayson, lo voglio fare per me stessa.

"Stai tranquillo okay?" cerco di rassicurarlo e lui annuisce poco convinto.

"Ti voglio bene fratellone" gli dico infine.

"Anch'io" borbotta tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Arriviamo a scuola e non appena alzo lo sguardo, vedo Grayson che mi sta aspettando davanti alla porta e, senza volerlo, sorrido come una stupida. Mio fratello se ne accorge e non sembra esserne felice, però non dice niente ed avviandosi verso l'entrata, rivolge a Grayson uno sguardo che non capisco: credo che sia una specie di linguaggio tra uomini di cui non voglio fare parte.

Quando lo raggiungo, Grayson mi abbraccia e posa subito le labbra sulle mie.

"Ciao" mi dice sorridendo.

"Ciao" gli rispondo io con lo stesso sguardo.

"A tuo fratello non piaccio" afferma.

"Puoi biasimarlo?" osservo io dandogli una leggera gomitata.

"Vuoi dire che il tuo ragazzo è uno di quei tipi poco raccomandabili che nessun padre vorrebbe vedere accanto a sua figlia?" mi chiede scherzando.

Aspetta... il mio ragazzo?

"Sei il mio ragazzo?" gli chiedo incredula evitando la sua domanda.

"Direi proprio di si bambolina" esordisce lui.

Rimango qualche istante senza parole, imbambolata a fissarlo, e lui ricambia. Il mio cuore accelera: sono la ragazza di Grayson Jones! Se è un sogno, lasciatemi dormire.

"Comunque credo che con il tempo piacerai anche a mio padre" gli dico io un po' in imbarazzo, cercando di cambiare discorso.

"Anche?" mi domanda lui aggrottando le sopracciglia.

"A me piaci già" osservo sorridendo.

Ci incamminiamo verso gli armadietti fermandoci davanti al mio, tiro fuori i libri della prima ora e poi mi volto di nuovo verso di lui. Grayson mi posa dapprima un bacio veloce sulle labbra, poi, non contento, si avvicina di nuovo per darmene un altro, questa volta più passionale. Sospiro, staccandomi controvoglia: dobbiamo andare a lezione o faremo tardi.

"A dopo" mi dice prima di andarsene.

Ricambio il saluto seguendolo con lo sguardo mentre si allontana e sobbalzo sul posto quando Penny mi si para davanti. Quando è arrivata?

"Cosa ti avevo detto stronza? Non ci senti per caso?" squittisce.

"Cosa vuoi ancora?" sbuffo.

"Grayson è mio, trovatene un altro su cui sbavare" continua velenosa.

"È qui che ti sbagli, e te lo dirò una volta sola quindi vedi di aprire bene le orecchie: lui è mio" chiarisco, "stai lontana dal mio ragazzo."

Penny spalanca la bocca, non aspettandosi forse questa mia presa di posizione improvvisa, poi, senza darle nemmeno il tempo di rispondere, la sorpasso e mi avvio verso l'aula.

GET MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora