Ritorno a Clover

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1978

Ero lì, in piedi. Il vento di metà ottobre aleggiava, le foglie danzavano, adagiandosi a terra, adagiandosi sulle lapidi. Era particolarmente freddo quell'anno, ma a Clover lo era più che in ogni altro luogo. Il bosco fitto nascondeva ancora il rudere e la piscina coperta. Era il primo anno che tornavo là, senza aspettarmi da quell'isola un flebile alito di vita, senza poter sentire le voci e le urla sprigionarsi dalle mura del castello ed espandersi fino al bosco. Era il primo anno che giù alla spiaggia, neanche un falò volteggiava mosso dalla brezza. Era il primo anno dopo quei fatti. Era deserto. Era la pace. Era strano. Eravamo stati tutti liberati, in un modo o nell'altro.

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