«Ho scoperto una cosa importante. E' sul paziente ...»
«No, aspetta: fammi indovinare ... ehm ... 5302C? No sai, perché per te questa clinica ha solo un paziente da tenere in considerazione, e non è difficile indovinare quale ormai.. » Ines eluse l'osservazione:
«Disegna da quando lo osservo, e probabilmente da quando è qui, quindi da prima che arrivassimo noi, convulsamente la faccia di un uomo. Sulla trentina o quarantina, forse, con gli occhi incavati ... mette i brividi dice che tornerà qui per prenderlo o non so cosa. E' come se avessero un conto in sospeso» rimuginò
«Wow! Interessante» Margot si sfilò i pantaloni rigidi che aveva portato tutto il giorno, fece scivolare via le gambe marmoree dai jeans stretti per confortare il suo corpo con la morbidezza di un pigiama da notte.
«Stai facendo del sarcasmo?» se la prese l'altra cercando di richiamare l'attenzione della compagna francese che seguitava ad essere più concentrata sul suo rito pre-notte che su di lei. Margot allora estrasse la mano impiastricciata dal barattolo di crema antirughe e smise di fissare il proprio riflesso nello specchio:
«No, dico davvero. Difficile che un paziente si apra a raccontare una cosa così. Non credo sia consentito. Ines, dovresti...» chiuse gli occhi, come per convincersi a contare almeno fino a dieci prima di dare un suggerimento che Ines non avrebbe accettato volentieri «Stargli lontana».
«Dice che è passato molto tempo. Un trauma infantile forse ...» l'altra andò dritta per la sua strada. Margot scosse la testa:
«Non chiedermi di ottemperare a questa tua ostinazione, Ines»
«Caso di abuso su minore?» la ragazza mora si sedette sul letto, lasciò che i suoi capelli scivolassero sulle dita affusolate «E' una delle ipotesi più plausibili» sospirò. Si rese conto di star parlando da sola. Alzò il capo:
«E comunque è il protetto di Ashton, forse hai ragione tu, non so... non so perché mi preoccupi»
Margot sorrise maliziosamente, poi si ricompose:
«Forse perché senti che quel giovane non è in buone mani? Ashton non sa farlo il suo lavoro». Evitò di rispolverare l'evento di qualche giorno prima alla messa.
«Margot, non essere severa! Ashton cerca di fare il possibile. D'altronde quel paziente non dev'essere facile da gestire » difese il fidanzato sapendo di aver appena mentito sull'opinione che aveva di Ian.
«Oh certo, darei ad Ashton la mia di paziente!» borbottò Margot.
Ines sdrammatizzò:
«Non si può!» rise «Ma secondo me farebbe volentieri un change! E' bella?»
«Potrebbe esserlo. No, dico davvero! Cioè, è alta, magra, capelli chiari... Ho provato a farle fare una doccia anche oggi, ma senza risultato» confessò il suo fallimento della giornata, come se ormai si trattasse dell'ennesimo da quando le avevano affidato la paziente della stanza 93, e come se, stranamente, per quella sera avesse deciso di non farne un dramma. Saltò sul letto:
«Aspetta! Aspetta! Se Ashton facesse un change con me, a me toccherebbe occuparmi di quel grande gnoccone di Ian Phoenix!» strabuzzò gli occhi come se avesse avuto una rivelazione «Allora dovresti farti più in là, cara signorina dagli occhi a cerbiatta! Ci penserei io a scoprire di chi è il volto che disegna ininterrottamente!» rise e agguantò un cuscino per tirarlo in faccia a Ines.
«Ma dove hai nascosto le bottiglie?!» Ines si alzò dal letto e scrutò ogni angolo della loro camera «Perché è chiaro che devono essere qui da qualche parte!» rise insinuando che l'amica avesse rubato dalla dispensa qualche bottiglia di vino e se la fosse scolata. Si avvicinò per solleticarle un fianco. Le due ragazze risero come se si fossero improvvisamente scordate di essere in un manicomio e del ruolo che avrebbero dovuto ricoprire lì almeno per i due anni successivi. Si costrinsero a soffocare il riso e tesero l'orecchio solo quando udirono i passi concitati di Ersilia Brown lungo gli anditi dell'ala Est per il controllo serale.

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Disturbia
Misteri / ThrillerVenticinque studenti specializzandi dell'università di Harvard vengono selezionati per svolgere un tirocinio presso il "Nun Ester Institute", un centro di accoglienza per ragazzi problematici. Dal loro trasferimento lì verrà fuori la convivenza for...