Capitolo 17

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<<Svegliati Harry, buon compleanno>> urlò Ron la mattina del 31 luglio, lanciando un regalo a Harry. Il ragazzo ancora non aveva capito cosa stava succedendo. Prese gli occhiali dal comodino e li infilò.
<<Ron... ma cos...>> disse Harry sbadigliando << Un momento... è il mio compleanno... sono maggiorenne... posso usare la magia>> e così dicendo iniziò a scagliare incantesimi per tutta la stanza. Dopo essersi vestiti si diressero in cucina. Tutti fecero gli auguri a Harry e gli porsero il proprio regalo. Il ragazzo era molto felice, tutti lo abbracciavano e gli sorridevano. Mancava solo una cosa: Ginny. Dov'era finita? Perchè non veniva a fargli gli auguri? Forse era arrabbiata con lui,dopotutto era per colpa sua che George era stato aggredito e Malocchio ucciso. Sapeva che la ragazza non voleva rivolgergli la parola, dato che nei giorni trascorsi alla Tana non si erano nemmeno guardati. Sperava però che almeno il giorno del sui compleanno, Ginny venisse a fargli gli auguri.Non vedendola, capì che la ragazza non gli avrebbe parlato nemmeno in quel giorno così speciale.
Harry non sapeva però di essersi fatto un'idea completamente sbagliata di ciò che pensava Ginny. In quel momento la ragazza era nella sua stanza e camminava avanti e indietro. Era nervosa, ma anche contenta. In quei giorni aveva riflettuto molto sul regalo per il compleanno di Harry, ma alla fine le era venuta un'idea. Non era sicura che il ragazzo fosse del tutto d'accordo, ma cos'aveva Ginny da perdere? Nulla, si era risposta. Dopo qualche minuto, sentì Harry salire le scale, così aprì la porta della sua cameretta.
<<Harry, puoi venire un momento per favore ?>> disse al ragazzo. Harry annuì e si diresse verso di lei, ignorando lo sguardo assassino di Ron che veniva trascinato via da Hermione. Il ragazzo entrò nella camera della rossa e lei gli voltò le spalle. Doveva farsi coraggio e agire. Si voltò verso di lui, ma Harry evitava il suo sguardo. Ginny l'aveva previsto, perciò non si scoraggiò.
<<Bella vista>> disse lui, cercando di temporeggiare, guardando verso la finestra della camera. Ginny lo ignorò.
<<Non sapevo cosa regalarti>> disse la ragazza
<<Non dovevi regalarmi niente>> rispose Harry. Ginny continuó ad ignorarlo.
<<Niente di troppo, grande perché non puoi portarlo con te, ovunque tu abbia deciso di andare>> proseguì lei.Il ragazzo si fissava le scarpe, visibilmente nervoso.
<<Così ho deciso di regalarti qualcosa che ti sarà utile nel caso dovessi incontrare qualche Veela durante il tuo viaggio>> Ginny si avvicinava sempre di più a Harry, che finalmente la guardava negli occhi
<<Le possibilità di uscire con le ragazze saranno molto scarse te lo assicuro>>
<<È quello che speravo>> disse Ginny quasi in un sussurro. Eliminò definitivamente le distanze fra loro e lo baciò come non aveva mai fatto prima. Era un bacio appassionato, pieno di cose non dette, pieno id amore. Harry rispose al bacio, con una mano cinse la schiena della ragazza e con l'altra le accarezzò i capelli. Quanto la amava. Era tutto così facile, così perfetto insieme a lei. Voleva restare lì per sempre, non staccarsi mai. Ma ad un certo punto qualcuno entrò
<<Oh...scusate>> disse Ron, fingendosi dispiaciuto. Dopo poco arrivò Hermione,ansante e visibilmente preoccupata. Ginny guardava il fratello come se le avesse appena dato uno schiaffo. Harry era paralizzato, avrebbe voluto sbattergli la porta in faccia. All'improvviso la rossa si voltò verso la finestra, cercando di nascondere le lacrime che le rigavano il volto. Era tutto finito, quel momento era svanito proprio come era iniziato. Harry avrebbe voluto consolarla, ma non poteva fare niente in presenza di Ron e Hermione. Così i tre se ne andarono, lasciando Ginny sola. La ragazza cadde sul letto, scossa dai singhiozzi. Dopo poco però si avvicinò alla finestra e vide tre figure uscire dalla porta della Tana.
<<Tu l'hai lasciata e poi cosa fai... la baci. La stai prendendo in giro Harry! Era a pezzi quando l'hai lasciata, te ne rendi conto?>> urlò Ron
<<Ron io non ho mai voluto lasciarla! Ginny mi aveva reso felice come nessuno prima d'ora! Tu non hai pensato che magari anche io sto soffrendo? Io l'ho lasciata per proteggerla, perché se io e lei stiamo insieme Voldemort la userà per attirarmi. E se lui la tocca io potrei davvero perdere la testa! Manderei a monte tutto quello che ha progettato Silente e il mondo magico sarebbe perso.>> Harry era distrutto. Ginny non l'aveva mai visto così. Non piangeva certo, Harry non piangeva mai; ma stava soffrendo immensamente. Ron per un momento provò pena per l'amico, ma si riprese subito.
<<Si ma lei spera ancora che non so...>> disse
<<Non è stupida, non si immagina di certo che un giorno io e lei finiremo per sposarci o...>> Harry si bloccò, probabilmente immaginava Ginny, davanti a lui con un vestito bianco. Ma si riprese subito << Senti Ron... io non so se vivrò abbastanza a lungo per pensare a questo... lei lo sa. Non succederà più quello che è successo oggi, te lo assicurò.>>. Hermione non aveva ancora detto una parola, guardava Ron e Harry preoccupata.
<<In questo caso...va bene>> disse Ron, andandosene seguito dalla ragazza. Harry rimase solo davanti alla porta della Tana, così decise di dirigersi verso un alberò poco distante. Ginny voleva scusarsi con lui,dopotutto era stata lei a prendere l'iniziativa. Si asciugò le lacrime e uscì dalla sua camera. Quando si avvicinò all'albero sotto il quale era seduto Harry, sentì dei singhiozzi. Si nascose e cercò di ascoltare. Il ragazzo stava piangendo, non l'aveva mai visto piangere in quel modo. Ogni tanto tentava di asciugare le lacrime ma invano.
<<Oh Ginny...>> diceva Harry tra le lacrime. Non aggiungeva altro, ripeteva solo quel nome. La ragazza si sentì mancare, vedere Harry così la feriva davvero tanto. Decise di andarsene e lasciare Harry solo.

Il giorno dopo si tenne il matrimonio di Bill e Fleur. Ginny cercava di mostrare il suo sorriso migliore, in modo da non rovinare quella giornata stupenda. In quel momento si trovava con Gabrielle, la sorellina di Fleur, per provare l'abito da damigella. Il vestito le stava di incanto e non vedeva l'ora di sfoggiarlo al matrimonio.
Poche ore più tardi, Ginny e Gabrielle, entrarono nella gazebo costruito per il matrimonio. Giunsero fino all'altare e si separarono. La rossa guardò tra i presenti, alla ricerca di Harry. Sapeva che il ragazzo aveva preso la pozione Polisucco ed ora si trovava sotto le sembianze di un cugino Weasley. Ma dopo poco lo trovò. Un ragazzo dai capelli rossi la fissava intensamente, così Ginny gli fece l'occhiolino. Riusciva a riconoscerlo anche sotto le sembianze di un altro, era incredibile quanto lo conoscesse bene. Dopo poco iniziarono le danze e Ginny ballò con molte persone. Decise di non andare da Harry in modo da non provocare l'ira di Ron, tuttavia si sedette ad un tavolo poco distante da quello del ragazzo e lo sentì parlare con Victor Krum. Harry stava dicendo al bulgaro che non poteva chiedere a Ginny Wesley di ballare perchè era fidanzata con un tipo grosso e geloso.La ragazza non potè fare a meno di ridere.

Mezz'ora più tardi si scatenò il putiferio. Mangiamorte che arrivavano, invitati che se me andavano. Il Ministero era caduto, il Ministro era morto. Era tutto un gran caos, ma Ginny riuscì a scorgere Harry, Ron ed Hermione prendersi per mano e scomparire.
"Addio Harry... stai attento" pensò mentre un lacrima le rigava il volto.

ANGOLO AUTRICE
come ho già detto non descriverò la ricerca degli Horcrux ma forse racconterò alcune parti dell'anno scolastico dal pinto di vista di Ginny

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