Capitolo 37

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Harry rimase al San Mungo per una settimana e Ginny non lo lasciò mai. Hermione e Ron le portarono alcuni vestiti, in modo che potesse restare lì con Harry. Quando il ragazzo fu dimesso dall'ospedale, insieme a Ginny, riportò la roba della ragazza a Grimmauld Place. In poco tempo tornarono alla normalità. Teddy passava sempre più tempo con loro, ormai erano come una famiglia. Una domenica mattina di fine Aprile, Harry si alzò e baciò Ginny sulla fronte. Si diresse in salotto, dove Kreacher gli portò la posta e la colazione. Tra le lettere ne trovò una molto strana, che non si sarebbe mai aspettato.

Caro Harry,
Spero che tu stia bene. Io tutto abbastanza bene. Ho notato che non ci vediamo da anni e ho pensato che magari potremmo vederci, oggi pomeriggio. Se non accetterai, ti capirò, tranquillo. So di essere stato ingiusto e cattivo in questi anni. So che la guerra tra i maghi è finita da tempo e vorrei sapere come procede la tua vita. Quindi fammi sapere se ti va.
Tanti saluti,
Dudley

Harry era impressionato da quella lettera. La fissò per svariati minuti, fino a quando Ginny si sedette accanto a lui.
<<Tutto bene Harry?>> chiese la ragazza, guardando la lettere. Harry gliela porse e lei lesse attentamente.
<<E adesso non sai se andare o no, giusto?>> chiese. Lui annuì.
<<Io credo che dovresti andare, so che in questi anni ti ha trattato molto male, ma sono sicura che se non andassi, in futuro porteresti avanti il rimpianto di non averlo incontrato.>> Era così bello il modo in cui Ginny riuscisse a leggergli dentro. Harry accettò. Così rispose alla lettera e, dopo aver pranzato con Ginny e Teddy, si avviò verso il pub in cui lui e Dudley si sarebbero dovuti incontrare. Quando arrivò lo trovò già seduto ad un tavolo. Era molto cambiato. Era dimagrito e sembrava molto più felice. Fece un cenno a Harry che si sedette di fronte a lui.
<<Ciao Harry. Intanto ci tenevo a farti le mie scuse dal vivo, sono stato un idiota in questi anni, mi dispiace tanto per come ti ho trattato. So che non riuscirai a perdonarmi subito, ma spero che con il tempo riusciremo a stabilire un rapporto... normale... insomma da cugini>> Il moro rimase molto sorpreso, Dudley sembrava davvero cambiato. Voleva provare a fidarsi.
<<Tranquillo è acqua passata>> rispose sorridendo
<<Quindi... alla fine l'hai sconfitto eh? Non ricordo il nome...>>domandò il cugino
<<Sì, alla fine ho sconfitto Voldemort. Non è stato facile ma ce l'ho fatta>>
<<Sapevo che ci saresti riuscito... ora come va?>>
<<Tutti bene, grazie. Vivo con la mia ragazza, Ginny nella vecchia casa del mio padrino. Ogni tanto sta con noi anche il mio figlioccio , sai i suoi genitori...>>
<<Capisco, mi dispiace. Però sono contento per te, insomma sembra che la tua vita stia andando per il meglio. Io... ho litigato con mamma e papà>> Harry rimase quasi paralizzato. Dudley che litigava con Zia Petunia e Zio Vernon era un avvenimento senza precedenti.
<<Oh...io ehm... mi dispiace...>> non sapeva cosa dire.Non gli dispiaceva che avesse litigato con loro, dato che erano due persone orribili.
<<Non preoccuparti, è stato meglio così. Ora vivo con la mia ragazza, sono molto felice con lei.>>
<<Sono contento per te, davvero>> Chiacchierarono a lungo. Dudley sembrava essere cambiato, Harry voleva dargli un altra possibilità. Dopotutto se era stato un bambino viziato, era colpa dei genitori. Dopo un'ora i due si salutarono e Harry tornò a Grimmauld Place, dove raccontó tutto a Ginny.
<<Beh è andato tutto per il meglio, no?>> sorrise lei
<<Si è andato tutto bene. Avevi ragione, ho fatto bene ad incontrarlo.>>
<<Io ho sempre ragione, Potter>> disse ridendo. Harry la prese in braccio e la lasciò cadere sul divano. Iniziarono a stuzzicarsi a vicenda, ma furono interrotti dall'arrivo di Teddy. Il bambino, pensando che i due stessero giocando, si unì a loro. Tutti e tre risero e si divertirono insieme.

Qualche giorno più tardi, Harry svegliò Ginny di soprassalto.
<<Harry! Cos... cosa è....>>balbettò con voce ancora addormentata. Il ragazzo sorrise
<<Ho portato Teddy da Bill e Fleur>> le disse
<<Ah come mai?>> chiese Ginny sospettosa
<<Ho una sorpresa per te... vestiti comoda e andiamo>>
Ginny fece come aveva detto il ragazzo. Mangiò velocemente la sua colazione e si vestì. Raggiunse Harry all'ingresso e i due si Smaterializzarono.
Ricomparvero su una collina soleggiata, vicino a loro c'era un laghetto. Quel luogo era molto famigliare per Ginny. La ragazza rifletté un attimo e poi capì.
<<La Tana! È da tanto che non torno qui...>> ma ancora non capiva cosa avesse intenzione di fare Harry. Lui sorrise e la condusse verso due scope, appoggiate sull'erba.
<<Allora, vuoi la tua rivincita? Sai ti avevo battuta, molte estati fa...>> disse ridendo. Lei di tutta risposta salì in sella alla scopa e spiccò il volo. Harry fece lo stesso.
<<Uno contro uno, va bene? Lascio andare il boccino e...>> Prese la pallina d'orata e la lasciò volare via << Via! Giochiamo!>> esclamò il ragazzo. Subito iniziarono a giocare senza sosta. Erano molto competitivi di solito, ma quel giorno Harry non sembrava deciso a voler vincere. Ginny si insospettì, ma continuò a cercare il boccino. Dopo dieci minuti lo avvistò e lo inseguì. Harry era dietro di lei, insieme scesero in picchiata. Ginny prese il boccino a pochi centimetri dal suolo, cadde a terra ma si rialzò subito, trionfante. Appena sfiorò la pallina d'orata questa si aprì e rivelò il sui contenuto: un anello d'argento, con un piccolo diamante. Era perplessa, così si rivolse verso Harry e lo trovò inginocchiato davanti a lei. Iniziava a capire cosa stava succedendo. Il ragazzo prese l'anello dalle sue mani e fece un grande respiro.
<<Ginevra Molly Weasley, vuoi sposarmi?>> Ginny ormai piangeva di gioia, non riusciva quasi a parlare. Tra le lacrime si fece forza e disse <<Sì! Sì! Certo che ti sposo Harry!>> e si gettò addosso a lui. Finirono distesi sul prato, la ragazza ancora piangeva.
<<Posso?>> chiese Harry indicando l'anello. Ginny annuì, incapace di dire altro. Il ragazzo prese l'anello e lo mise all'annullare della mano sinistra di lei.  Ginny lo baciò e lo abbracciò forte. Lei e Harry sarebbero diventati una vera famiglia, ancora non riusciva a credere che sarebbe diventata la "Signora Potter". Era il giorno più bello della sua vita.

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