Harry era tornato nella Stanza delle Necessità e stava cercando Ron e Hermione. Quando entrò la situazione era critica. Ginny stava discutendo con i genitori che non volevano lasciarla combattere e organizzare la difesa di Hogwarts. Lei aveva provato a scappare, approfittando dell'arrivo di Percy Wesley, ma invano. Guardava Harry implorandolo, ma lui scuoteva la testa.
<<Harry ma io sono in grado di combattere>> si lamentava Ginny
<<Lo so Ginny... ma sei minorenne, resta nella Stanza delle Necessità fino alla fine della battaglia. Hai visto Ron ed Hermione per caso?>> disse Harry, prendendo la ragazza da parte
<<Si parlavano di un... bagno credo>>rispose lei
<< Un bagno?Sei sicura che...>> ma non fece in tempo a terminare la frase che la sua mente fu invasa dalla rabbia di Voldemort. Sapeva cosa avevano fatto, sapeva che tentavano di distruggere gli Horcrux. Harry cadde a terra, con la schiena contro il muro, sudava e gemeva.
<<Harry!>> esclamò Ginny preoccupata <<Harry ti prego... stai bene?>>
<<Arrivano>> disse il ragazzo con voce tremante. I Mangiamorte stavano cercando di penetrare nel castello. Pochi istanti dopo la voce di Voldemort invase la mente di tutti i presenti annunciando la battaglia e ordinando di consegnare Harry Potter. Era una sensazione orribile sentire la voce di quell'uomo nella propria testa. Poco dopo la voce cessò, svanendo come era iniziata.
<<Ascoltami Ginny>> cominciò Harry minaccioso << Resta qui e non uscire per nessun motivo chiaro?>>
<<Io... ci proverò...>> disse la ragazza guardandolo negli occhi
<<Non potevo sperare in una risposta tanto diversa...forse è per questo che mi piaci tanto>> disse Harry baciandola sulla fronte. Ginny arrossì violentemente. Avrebbe voluto stringere Harry a sè, ma non poteva. Sorrise e lo guardò
<<Harry ti prego stai attento>> disse la ragazza
<<Non preoccuparti per me. Ora devo andare, Ginny. Mi raccomando resta qui>> disse Harry correndo via. Ginny sospirò. Non era giusto, non voleva stare lì da sola. Voleva combattere, aiutare la sua famiglia. Invece no, doveva stare lì, senza fare niente, solo perché era minorenne. Voleva aiutare Harry, proteggerlo. Non poteva permettere a Voldemort di ucciderlo. Voleva aiutare tutti i suoi amici, voleva rendersi utile. Invece no. Era costretta a stare lì. Nemmeno Harry voleva che lei combattesse. Ma perchè? Perchè nessuno voleva lasciarla combattere? Perchè nessuno la credeva all'altezza? Poco dopo arrivarono Thonks e la nonna di Neville.
<<Ginny! Almeno tu stai bene per fortuna!>> esclamó Thonks stringendo Ginny a sè
<<Sai per caso dov'è mio nipote cara?>> chiese la signora
<<Presumo stia combattendo>> rispose la rossa. La nonna di Neville sorrise orgogliosa.
<<Devo trovare Remus>> disse Thonks.
<<Tranquilla starà bene>> cercò di rassicurarla Ginny. Dopo pochi minuti di silenzio le tre abbandonarono la Stanza delle Necessità, a causa dell'arrivo di Harry.
<< Ginny devo chiederti di lasciare il tuo nascondiglio per un po'>> disse il ragazzo. Ginny non se lo fece ripetere due volte e se ne andò.
<<Dopo potrai tornare...dovrai tornare!>>le urló dietro Harry prima di entrare nella Stanza. La ragazza peró non lo ascoltava. Corse come non aveva mai fatto, alla ricerca dei suoi amici. Trovò subito Luna, che combatteva con un Mangiamorte. Ginny si unì a lei e insieme lo Schiantarono.
<<Ben fatto Ginny!>> disse Luna, prima di correre verso le scale. Dopo poco la battaglia si faceva più fitta. Ginny, aiutata da Luna, duellò con molti Mangiamorte. Ad un certo punto le due si separarono. La rossa sentì un fitta di panico, ma si fece coraggio e proseguì da sola cercando di assistere chi aveva bisogno di aiuto. Ginny duellava con un Mangiamorte di nome Yaxley, aiutata da Neville. Mentre combatteva intravide Cho Chang alle prese con un Lupo Mannaro. La ragazza era stata schiantata e l'uomo si dirigeva verso di lei minaccioso.
<<No!>> urlò Ginny << Stupeficium!>> e schiantò il Lupò Mannaro. Si avvicinó a Cho, per aiutarla ad alzarsi. Non le era mai stata simpatica, anzi qualche volta l'aveva odiata, ma in quel momento sperava con tutto il cuore che stesse bene.
<<Cho... stai bene?>> chiese
<<Ginny...io... ti devo molto>> disse lei, alzandosi e sorridendo a suo malgrado. Ginny le sorrise di rimando e se ne andó. Aveva combattuto tanto, era stanca ormai, ma continuava. Ogni tanto provava una fitta di paura pensando ai morti della battaglia e sperava che non ci fosse nessuno della sua famiglia o dei suoi amici. Non aveva visto Harry, Ron e Hermione da quando aveva lasciato la Stanza delle Necessità e non sapeva se stessero bene o meno. Cercava di non pensarci, di concentrarsi, ma il terrore si faceva strada dentro di lei. Ad un certo punto, la voce fredda di Lord Voldemort parló di nuovo ordinando di sospendere la battaglia e ai Mangiamorte di ritirarsi. Poi si rivolse direttamente ad Harry dicendogli di raggiungerlo nella Foresta Proibita, per evitare che altri morissero per lui. Ginny sapeva bene che il tema "morte" poteva spingere Harry a consegnarsi, ma questo non doveva accadere. Doveva parlare con lui, doveva convincerlo a non andare. Raggiunse la Sala Grande, sperando di trovarlo. Appena entró però, vide qualcosa che la sconvolse e le fece dimenticare Harry per qualche momento. Si sentì morire dentro.Il corpo senza vita di Fred era steso a terra, circondato dal resto della famiglia Wesley. Poco distante da Fred, c'erano Lupin e Thonks, anche loro distesi, privi di espressione. Non era possibile. La ragazza non voleva crederci... Fred,Lupin e Thonks erano morti.
"Fa che sia un incubo" pensó Ginny. Ma non era un sogno, era tutto vero.

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"Guarda i miei occhi"
De Todoquesta storia parla della Hinny, la ship tra Harry e Ginny. parte dal sesto anno e arriva fino ai 19 anni dopo di J.K Rowling . cercheró di rispettare il racconto ufficiale, aggiungendo peró dei particolari.