Capitolo 40

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<<A quante feste o matrimoni dobbiamo partecipare ancora?>> chiese Harry sfinito, lasciandosi scivolare sul divano
<<Spero non tanti>> rispose Ginny esausta, lasciando la mano di Teddy, e sedendosi accanto al marito. Era aprile e negli ultimi mesi c'erano stati molto cambiamenti. Luna aveva sposato Ralf Scamander, un naturalista. Neville invece aveva organizzato una festa di fidanzamento con Hannah Abbot, la loro vecchia compagna di scuola. Dudley aveva sposato la ragazza con cui conviveva, invitando Harry e Ginny al suo matrimonio. Fleur era di nuovo incinta e tutta la famiglia aveva festeggiato il bambino o bambina in arrivo. Erano appena tornati dalla Tana, dove avevano festeggiato il terzo compleanno di Teddy. Il bambino non viveva più con Andromeda, che ormai era troppo anziana per occuparsi di lui. Avevano deciso di permettergli di restare sia a casa di Harry e Ginny sia a casa di Bill e Fleur. Teddy era molto contento di avere due case e non sembrava affatto turbato.
<<Pensi che Ron farà mai il grande passo?>> chiese la ragazza
<<Prima del nostro matrimonio me ne aveva parlato... sembrava impaurito, ma convinto... non so>>
<<Il matrimonio di Hermione e mio fratello è l'unico a cui ho sempre desiderato assistere>>
<<Anche io, ma sai... quei due si fraintendono sempre>>
<<Si hai ragione. Spero solo che Ron non aspetti troppo>> Ginny rimase in silenzio per qualche istante e poi aggiunse <<Vuoi che ti accompagni al funerale?>>
<<Tranquilla, non sarà una cerimonia molto lunga. Zia Petunia e Dudley hanno organizzato un funerale con pochi intimi.>> Quel pomeriggio infatti Harry uscì di casa diretto a Privet Drive. Nel cortile del numero 4 sarebbe stato celebrato il funerale di suo Zio Vernon. Il ragazzo non era molto convinto di voler andare, ma si era convinto per fare compagnia a Dudley. I due cugini infatti avevano legato molto negli ultimi tempi e Dudley si era recato subito da lui quando suo padre era morto. Aveva però paura di rivedere Zia Petunia. Non si erano parlati da quando la famiglia Dursley aveva lasciato la casa per dirigersi in un rifugio più sicuro quattro anni prima. Si Materializzò davanti alla sua vecchia casa e bussò. Fu una ragazza dai capelli castani e gli occhi azzurri ad aprirgli.
<<Tu devi essere Harry. Piacere, io sono Helena>> disse porgendogli la mano
<<Piacere di conoscerti Helena>> rispose stringendo la mano della ragazza.
<<Harry, ciao. Sono contento che tu sia qui.>> disse la voce di Dudley alle spalle di Helena, raggiungendoli.
<<Entra pure, vieni>> aggiunse invitandolo ad entrare. Subito intravide Zia Petunia abbracciata a Zia Marge, la sorella di Zio Vernon. La donna lo guardò negli occhi per alcuni lunghi istanti. Poi con grande sorpresa di Harry scoppiò in lacrime e lo abbracciò. Il ragazzo la strinse forte, per darle coraggio in modo che affrontasse la morte del marito. Quando i due si staccarono, tutti si diressero verso il cortile sul retro, dove un prete celebrò il funerale. Fu una cerimonia molto breve, con poche persone. Dudley parlò per onorare Zio Vernon, ma Harry non riusciva a dire niente. Gli dispiaceva che l'uomo fosse morto, ma durante la vita lo aveva odiato. Lo zio lo aveva trattato molto male, facendolo sentire un errore, un qualcosa di diverso. Nonostante ciò non riuscì a non provare pena per lui. Dopo il funerale tornarono in casa. Zia Marge se ne andò dopo poco, mentre Dudley e Helena si appartarono per qualche minuto. Harry e Petunia rimasero da soli.
<<Hai gli occhi di tua madre>> mormorò lei. Il ragazzo si voltò verso la zia. Era la prima volta che si rivolgeva a lui senza ordinargli di fare qualcosa.
<<Quella notte a Godric's Hollow>> continuò Petunia <<Non solo tu hai perso una madre. Io ho perso una sorella>> Harry non sapeva cosa dire. Perchè non gli aveva mai parlato così prima? Perchè per tutto quel tempo l'aveva trattato come un rifiuto? Davvero non capiva.
<<Non ho mai voluto che tu facessi parte di quel mondo. Non quello. Non il mondo che ha portato via la mia Lily. Sei l'unica cosa che mi rimane di lei.>> Il ragazzo ormai era pietrificato. Voleva fare qualcosa per lei, doveva farsi coraggio.
<<Sai perchè Lily non è qui in questo momento?>> le domandò Harry, lei scosse la testa << Perchè lei era la donna più coraggiosa che abbia mai visto. Quando Voldemort andò a casa dei miei genitori per uccidermi, lei non sarebbe dovuta morire. Si interpose tra me e Voldemort. Lei mi ha salvato. Io sono qui per merito suo. È per merito suo se Voldemort adesso è morto. Io senza di lei non ce l'avrei mai fatta, mai. È sempre stata al mio fianco. Dalla mia nascita fino ad ora. Non mi abbandonerà mai. Le persone che ci lasciano non se ne vanno davvero. Restano sempre qui.>> e indicò un punto molto vicino al cuore. Ormai Petunia piangeva silenziosamente. Harry si diresse verso di lei e l'abbracciò. Come avevano fatto, in tutti questi anni, a rimanere così distanti?

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