Capitolo 22

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Era passato un mese e mezzo dalla Battaglia di Hogwarts. La scuola era stata ristrutturata e i funerali celebrati. Tutto era tornato alla normalità. Hermione, Harry e i Weasley vivevano insieme alla Tana e tutto sembrava andare per il meglio. Ormai però Harry sentiva il bisogno di lasciare quella casa, che stava diventando troppo affollata. Naturalmente non voleva lasciare Ginny, ed era per questo che in quel momento si trovavano da soli seduti vicino ad un laghetto. Il ragazzo aveva intenzione di chiederle di andare a vivere con lui.
<<Ginny>> disse Harry. La ragazza si voltó verso di lui e lo guardò, attendendo che lui parlasse.
<<Io credo che sia il momento per me di lasciare la Tana. Siete stati davvero gentili e non vi ringrazierò mai abbastanza. Ma vorrei...>> non riuscì a terminare il discorso che Ginny esclamó furente << E così mi lasci qui eh?! Dopo tutto quello che abbiamo passato? Io non ci credo!>>
<<Gin, calmati. Non hai capito... beh io volevo chiederti... insomma se ti va... di venire a vivere con me a Grimmauld Place... nella vecchia casa dei Black sai, che ora è mia... se non vuoi,capisco tranquilla>>le disse Harry,arrossendo. Ma Ginny gli saltó subito addosso, baciandolo ovunque.
<<Certo che vengo a vivere con te, Harry!>> i due si trovarono distesi sull'erba. Si baciarono e abbracciarono appassionatamente fino a quando...
<<Sembrate due anguille, staccatevi>> disse Ron arrivando alle loro spalle, mano nella mano con Hermione
<<Andiamo Ron, lasciali in pace>> disse lei. Harry e Ginny si staccarono leggermente, sorridendo imbarazzati.
<<Comunque la cena è pronta, venite>> disse il rosso avviandosi verso la Tana. Harry e Ginny lo seguirono e in poco tempo raggiunsero la casa. Mangiarono la gustosa cena cucinata dalla Signora Weasley e Harry annunciò la sua partenza.
<<Vi ringrazio davvero tanto per tutto quello che avete fatto, vi sono debitore. Inoltre ci sarebbe un altra cosa... beh... naturalmente se sarete d'accordo e acconsentirete... insomma...>> Harry voleva dire ai Weasley che Ginny sarebbe venuta con lui in Grimmauld Place, ma non trovava le parole. La ragazza se ne accorse e arrivò in suo aiuto.
<<Io vado con lui>> disse Ginny tranquilla. Ron sputò l'acqua che stava bevendo, e guardò Harry, sperando che la sorella stesse scherzando. Nessuno parlò per qualche istante. Ad un certo punto la Signora Wesley scoppiò in lacrime e abbracciò sia Harry che Ginny.
<<Sono così felice, cari... così felice... mi mancherete tanto>> disse Molly tra le lacrime.
<<Mamma... tranquilla... potrai venire a trovarci ogni volta che vorrai, staremo nella vecchia casa di Sirius e sarete tutti i benvenuti>> disse Ginny abbracciando la madre.
<<Sono molto contento per voi ragazzi>> Disse il Signor Weasley, abbracciando Ginny e stringendo la mano di Harry. Sembravano tutti felici. George, Bill, Percy e Charlie si congratularono con loro. Hermione abbracciò entrambi.
<<Anche io ho un annuncio da fare: tornerò a lavorare al Ministero, e tranquilli non succederà quello che è accaduto qualche anno fa. Non sarò uno schiavo del Ministro>> disse Percy in tono pomposo. La madre abbracciò anche lui.
<<È ora che anche io torni al negozio, devo rifornirlo di ogni genere di oggetto che potrà servire agli studenti di Hogwarts>> aggiunse George sorridendo. I Signori Wesley erano intontiti da tutte quelle notizie.
<<Io invece credo che tornerò in Romania, i draghi mi aspettano>> annunciò Charlie
<<E io tornerò definitivamente a vivere da Fleur, non posso stare troppo lontano da casa, è pur sempre mia moglie.>>disse infine Bill. La Signora Wesley era scossa dai singhiozzi, non sapeva cosa dire.
<<Andiamo Molly, sono quasi tutti maggiorenni, a parte Ginny che compierà diciassette anni tra poco. È giusto che prendano le loro scelte.>> disse il marito, cercando di consolarla. Ron non aveva ancora detto una parola. Fissava Harry e sembrava pronto a picchiarlo.
<<Quindi non solo te ne vai, ma la porti via>> disse indicando Ginny. Il moro non sapeva cosa dire. Cosa poteva farci lui? Ginny aveva accettato.
<<Ron non sono di tua proprietà, decido io cosa fare della mia vita. Mamma e papà sono felici per noi, vedi di esserlo anche tu>> rispose lei minacciosa.
<<Non potete andare a vivere insieme... tu sei troppo piccola, Ginny>>
<<Ho un anno in meno di te, ma sono di sicuro più matura>> rispose Ginny cominciano a scaldarsi. Harry sapeva che questo non prometteva niente di buono. Ron diventò bordeaux, e sospirò. Tutti pensavano di vederlo esplodere da un momento all'altro.
<<Va bene>> disse con voce insolitamente calma <<Ma io giuro Harry, che se una lacrima scende sul viso di mia sorella, ti uccido. Chiaro?>>
<<Chiarissimo>> rispose subito Harry. Tutti si diressero verso la propria stanza, per preparare i bagagli.  Harry non ci mise molto, gli bastò un semplice incantesimo. Ginny non poteva ancora usare la magia, perciò impiegò più tempo. Dopo poco si addormentarono nei propri letti. Era davvero tutto molto felice e normale... forse troppo normale per la vita di Harry Potter.

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