<<James Sirius Potter!>> urlò Lily rincorrendo il fratello per tutta la casa. Era la mattina della Vigilia di Natale dell'anno 2013 e James aveva rubato la scopa giocattolo della sorella.
<<Vieni a prendermi, Lillina piccolina!>> rispose lui continuando a scappare dalla sorella. I due erano orami arrivati in salotto e continuavano a rincorrersi intorno all'albero di Natale.
<<Così farete cadere l'albero!>> strillò Albus che era appena entrato in salotto
<<Al, non rompere>> disse schietto James
<<James! Ridammi la scopa!>> urlò Lily
<<Altrimenti cosa fai fiorellino piccolino tesorino?>> ironizzò lui
<<Altrimenti dico alla mamma cosa hai combinato ieri!>> ribattè lei
<<Non oseresti...>> disse James, leggermente spaventato.
<<Sì che oserei!>>
<<Jamie ridalle la scopa, Lily non fare la spiona>> si intromise di nuovo Albus, con molta calma. I due annuirono, un po' contrariati.
<<Siete già svegli?>> domandò un ragazzo di 15 anni, sedendosi sul divano
<<Buongiorno anche a te Teddy!>> scherzò James, sedendosi accanto a lui. Di tutta risposta il ragazza gli spettinò i capelli sorridendo. Lily corse ad abbracciare Teddy, che la prese in braccio. Albus invece si limitò ad aprire in libro e ad iniziare a leggerlo.
<<Dai Albus! Metti via quel libro!>> esclamò James, che non credeva possibile che il fratello volesse leggere ance durante le vacanze.
<<E per quale motivo dovrei?>> chiese lui irritato. Da quando aveva imparato a leggere non aveva più smesso. Considerava bellissimo immergersi nei bellissimi racconti dei libri.
<<Perchè te lo dico io! Sono più grande, quindi comando>> disse fiero il fratello
<<Sei anche più immaturo di me se è per questo>> ribattè l'altro, senza staccare gli occhi dal libro. Prima che James potesse rispondere a tono, Harry e Ginny entrarono in salotto.
<<James lascia stare tuo fratello, Albus non dire a tuo fratello che è immaturo>> disse l'ultima stancamente, sedendosi di fianco a Teddy e baciando Lily sulla fronte. Harry invece andò di fianco ad Albus, il quale vedendolo arrivare chiuse il libro.
<<Domani andiamo dai nonni?>> chiese
<<Sì, Al>> rispose il padre
<<Ci sarà anche Rosie?>>
<<Certo>>
<<Non è che per caso ti piace Rose, eh Al?>> si intromise James, che non riusciva proprio a non infastidire il fratello
<<James ma è nostra cugina!>> protestò Albus
<<Questo non vuol dire niente>> ribattè lui
<<Vuol dire tutto invece>>
<<Smettetela!>> sbuffò Ginny <<Proprio non ce la fate ad andare d'accordo per due minuti?!>>
<<Mi dispiace deluderla madre, ma la sua richiesta non può essere accontentata>> rispose James in finto tono pomposo, prima di scoppiare a ridere. L'intera famiglia seguì il suo esempio e il salotto si riempì di risate.
Il giorno dopo tutti e sei si diressero alla Tana per festeggiare il Natale. Tornarono a Grimmauld Place verso sera, pieni fino a scoppiare. James aveva giocato a Quidditch tutto il giorno con i suoi cugini, Lily aveva corso con Hugo per tutto il tempo, Albus era sparito con Rose da qualche parte a leggere e Teddy era andato al lago con Victoire. Erano tutti stanchi e esausti, così decisero di cenare velocemente prima di andare a dormire. Harry però, prima di dirigersi in camera da letto, decise di fermarsi in salotto per qualche minuto. Prese la Gazzetta del Profeta e iniziò a leggere.
<<Papà?>> disse Albus titubante entrando in salotto
<<Hai bisogno di qualcosa Al?>> chiese gentilmente Harry
<<No io... volevo farti una domanda>> e così si sedette di fianco al padre
<<Dimmi pure>>
<<Io volevo... insomma... non mi hai mai parlato del nonno e della nonna... ma non i genitori di mamma, insomma... i tuoi genitori>> Harry sospirò, sapeva che prima o poi quella domanda sarebbe arrivata.
<<Mia madre e mio padre erano le persone più coraggiose di tutte. Hanno dato la loro vita per salvare la mia, permettendomi in questo modo di salvare l'intero mondo magico. È solo grazie a loro se adesso è tutto felice, Al. È grazie a loro se non c'è una guerra>>
<<T-tu li... li hai... tu li hai mai conosciuti?>>
<<Purtroppo no, non ne ho avuto l'occasione. Ma loro ci sono sempre stati per me, in ogni momento.>> Albus guardò il padre, che sorrise.
<<Mi sarebbe tanto piaciuto conoscerli>> sussurrò il bambino, prima di abbracciare il padre e dirigersi in camera. Mentre il figlio si allontanava, Harry non riuscì a bloccare una lacrima.
<<Grazie>> bisbigliò, rivolto a nessuno in particolare.SPAZIO AUTRICE
mi scuso per l'assenza ma ho avuto tantissime verifiche a scuola. Ora che è quasi finita posso scrivere con più frequenza. Comunque la storia di Harry e Ginny sta giungendo al termine, spero vi piacciano le parti che ho pubblicato.

STAI LEGGENDO
"Guarda i miei occhi"
De Todoquesta storia parla della Hinny, la ship tra Harry e Ginny. parte dal sesto anno e arriva fino ai 19 anni dopo di J.K Rowling . cercheró di rispettare il racconto ufficiale, aggiungendo peró dei particolari.