Capitolo 18

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Hogwarts era cambiata, non era più la stessa da quando Voldemort si era impadronito del Ministero. Ormai erano passati diversi mesi dalla partenza di Harry, Ron ed Hermione; Ginny nel frattempo era tornata a scuola, dove con Neville e Luna cercava di resistere ai Carrow, due Mangiamorte che insegnavano ad Hogwarts. Si era procurata varie ferite in tutto il corpo per i suoi tentativi di ribellione. Cercava costantemente di lottare o di tenersi occupata per non pensare a Harry. Il ragazzo le mancava moltissimo, ancora lo sognava durante la notte. Un ragazzo dai capelli corvini, gli occhi verdi e gli occhiali neri veniva verso di lei. Indossava la divisa da Quidditch, che metteva in risalto i suoi muscoli e gli addominali. Era bellissimo, ma come tutti i sogni, quella vista terminava. Harry l'aveva abbandonata, l'aveva lasciata sola. Doveva imparare a vivere senza di lui. Doveva farsene una ragione. Harry aveva cose più importanti da fare, cose più importanti di lei. Non poteva continuare a sperare in un suo ritorno o in un giorno lontano in cui si sarebbero rimessi insieme. Voldemort aveva distrutto ogni cosa, ogni speranza. La ragazza non vedeva futuro.


La ricerca degli Horcrux andava male. Ron se ne era andato,Hermione e Harry a malapena di parlavano, Voldemort diventava sempre più potente, molti conoscenti di Harry erano morti o scomparsi, non sapeva se avrebbe mai sconfitto il Signore Oscuro. Neanche sapevano che giorno fosse o dove si trovassero. Vagavano a caso, sperando in un colpo di fortuna. L'unico pensiero che teneva alto il morale  di Harry era Ginny Weasley. Ripensava ai loro pomeriggi in riva al lago, ai loro baci, al suo profumo... tutte le sere tirava fuori la Mappa del Malandrino e osservava intensamente il puntino che portava il nome della ragazza. Si chiedeva se lei immaginasse quanto la pensava o quanto la guardava attentamente muoversi tra i corridoi di Hogwarts. Non poteva fare a meno di pensare che ormai Ginny avesse un altro ragazzo, si fosse consolata e lo avesse dimenticato. Harry si sentiva malissimo a quel pensiero. La parte ragionevole di lui diceva che così era meglio, Ginny sarebbe finalmente stata felice; l'altra parte di lui, un po' meno ragionevole, sperava che la ragazza lo pensasse, che non lo avesse dimenticato e che lo aspettasse. In cuor suo però sapeva che probabilmente non avrebbe mai più rivisto quella chioma rossa e quei bellissimi occhi color nocciola. Gli mancava tantissimo, avrebbe dato qualunque cosa per riabbracciarla. Questo però non poteva succedere, lui aveva un compito: uccidere Voldemort. Probabilmente non sarebbe riuscito nell'impresa e sapeva che il Signore Oscuro avrebbe vinto. Aveva paura, come mai prima d'ora.

<<Grazie Ab, ne stanno arrivando altri>> disse Fred prima di entrare nel passaggio segreto che collegava la Testa di Porco a Hogwarts. Ginny era agitatissima, avrebbe rivisto Harry. Il ragazzo era tornato a scuola e Neville aveva avvisato l'Ordine. Mentre attraversavano il passaggio sperava con tutto il cuore che Harry stesse bene o che non fosse troppo ferito. Dopo poco sbucarono nella Stanza delle Necessità e lo vide. Harry era davanti a lei e la guardava. Era dimagrito tantissimo, il viso era solcato dalle occhiaie e aveva numerose ferite profonde in tutto il corpo. Inoltre era sopraffatto da un velo di tristezza. Non era più lo stesso Harry che l'aveva baciata nella sala comune dopo la vittoria di Grifondoro a Quidditch. Ginny sorrise, per trasmettere forza al ragazzo e sembrò funzionare. Harry parlava di dover trovare un oggetto di Corvonero, ma nessuno sapeva dove potesse trovarsi. La ragazza capiva la gravità della situazione, se il moro era tornato per l'oggetto, questo doveva essere di vitale importanza. Qualcuno propose il Diadema di Corvonero, ma altri ricordarono che era perduto da secoli. Cho Chang si offrì di accompagnare Harry alla sala comune di Corvonero, in modo che potesse vedere com'era fatto il Diadema. In quel momento Ginny non pensò più; quella ragazza non poteva portarsi via Harry così decise di intervenire.
<<No ... Sarà Luna ad accompagnare Harry... ti va Luna?>> disse. Luna acconsentì e Harry fissò la rossa. Sorrise e se ne andò. Poco dopo se ne andarono anche Ron ed Hermione alla ricerca di un bagno, anche questo di vitale importanza. Ma Ginny sapeva che l'arrivo di Harry non poteva passare inosservato, sapeva che sarebbe successo qualcosa di grosso. Non si sbagliava: la Battaglia di Hogwarts stava per cominciare.

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