Capitolo 20

1.9K 53 2
                                        

Ginny si diresse verso la sua famiglia, sperando che fosse solo un allucinazione. Purtroppo era tutto reale. Fred era morto. Suo fratello Fred, il suo fratellone...non era possibile. Non avrebbe mai più riso con lui, non gli avrebbe più parlato. Colui che c'era sempre stato, colui che l'aveva sempre fatta sorridere, colui che l'aveva sempre supportata se ne era andato per sempre. Ma non poteva essere così. Doveva essere uno stupido scherzo, tipico di Fred e George. Ma i gemelli non l'avevano mai fatta piangere. Se fosse stato uno scherzo, vedendola in lacrime Fred sarebbe andato a consolarla. Ma suo fratello ormai era morto. Non l'avrebbe mai più abbracciata. Ginny era scossa dai singhiozzi e quasi non si accorse dell'arrivo di Ron e Hermione. L'amica la abbracció forte, tentando di consolarla.
<<Lui è... lui è... è morto>>mormoró Ginny tra le lacrime
<<Fred sarà con te sempre Ginny, anche se non lo vedi. Veglierà su di te come fa da quando eravate piccoli. Non ti ha abbandonata davvero>> le disse Hermione. La rossa si asciugó le lacrime e cercó di pensare a quello che la riccia aveva detto. Era vero, Fred non l'avrebbe lasciata davvero. Sarebbe rimasto nel suo cuore, ma in quel momento l'avrebbe voluto abbracciare, stringere e guardare negli occhi. Qualcosa peró la distrasse da quei pensieri: Harry. Non era nella Sala Grande, dove poteva essere?
"Ti prego, fa che non si sia consegnato, fa che arrivi a consolarmi, fa che sia vivo" pensó Ginny
<<So a cosa stai pensando Ginny, ma stai tranquilla, Harry sa quello che fa. Probabilmente non ce la fa ad affrontare i parenti delle vittime in questo momento e si sarà nascosto. Starà bene.>> disse Hermione, abbracciando di nuovo la rossa.
<<Si... hai ragione>> rispose lei. Dopo aver parlato con Ron e i suoi genitori, andó ad aiutare i feriti. Cercava di guarirli e confortarli come poteva. Uscì dalla Sala Grande, alla ricerca di altre persone in difficoltà.Trovó una ragazza, sdraiata vicino al muro. Si avvicinó a lei e cercó di aiutarla ad alzarsi.
<<Come stai?>> le chiese
<<Non voglio più combattere... voglio andare a casa...>> mormoró la ragazza ferita
<<Lo so, andrà tutto bene,ora ti...>> ma Ginny non riuscì a terminare la frase. Le sue narici furono invase da un profumo che avrebbe riconosciuto ovunque: Harry era lì. Si voltó di scatto aspettandosi di trovarlo davanti a sè, ma non lo vide.Probabilmente era sotto al Mantello dell'Invisibilità, forse stava svolgendo una missione importante. Decise perció di ignorare quel profumo, in modo da non far cadere la copertura di Harry. Aiutó la ragazza e la condusse nella Sala Grande. Si sedette un attimo per riposarsi. Era esausta, voleva che tutto finisse, voleva che Voldemort venisse ucciso. Si avvicinó a Ron e a Hermione, seduti  in un angolo. Nessuno dei tre parlò, non ne avevano la forza. Avevano gli occhi rossi per le lacrime e il corpo pieno di ferite. Erano molto stanchi. All'improvviso la voce di Lord Voldemort parló per la terza volta. Ginny si alzó in piedi, pensando che fosse ora di tornare a combattere.
<<Harry Potter è morto>> disse la voce fredda. Ginny si sentì mancare, non riuscì ad ascoltare il resto del discorso di Voldemort. Sembrava che il mondo le fosse caduto addosso. Non poteva essere...Harry... no...Non doveva essere. Sembrava che il suo cuore avesse smesso di battere, era sbiancata e si sentiva svenire. Sarebbe caduta se Hermione non l'avesse presa appena in tempo. L'amica la condusse fuori dal castello, dove Voldemort seguito dai Mangiamorte avanzava verso di loro. Erano tutti in attesa di sapere se Harry fosse veramente morto. Poco dopo arrivó Hagrid, che portava in braccio un ragazzo esile.
<<Mettilo ai miei piedi, è lì che deve stare>> ordinò il Signore Oscuro. Hagrid depositò il ragazzo e Ginny lo vide in faccia: era Harry. A quella vista non riuscì a sentire più niente, le sembrava di essere morta. Le lacrime le rigavano il volto. Qualcunó urlò contro Voldemort. Ron e Hermione chiamarono l'amico.
<<Harry>> urló anche Ginny prima di cadere a terra. Ron si diresse verso di lei, aiutandola ad alzarsi. Il fratello la sostenne e cercó di confortarla, ma invano. Ginny non sentiva niente. Pensava solo a Harry... al suo Harry. Il ragazzo era morto, l'aveva lasciata definitivamente. Non capì molto di quello che successe dopo. Vide solo Neville dirigersi verso Voldemort e mozzare la testa al grosso serpente con la spada di Grifondoro. Ma proprio in quel momento qualcosa attiró la sua attenzione: il corpo di Harry era sparito. Evidentemente non era l'unica ad essersene accorta, anche il Signore Oscuro sembrava averlo notato. La battaglia ricominció immediatamente, ma Ginny non si difendeva. Voleva morire, voleva raggiungere Harry. Preferiva la morte rispetto ad una vita senza di lui. Non poteva sopportarlo, volva farla finita. Hermione accanto a lei, combatteva per entrambe, difendendo la rossa dagli attacchi.
<<Ginny fallo per lui! Fallo per Harry! Combatti per colui che ha dato la vita per noi!>> urló Hermione. Qualcosa si sveglió in Ginny. Doveva vendicare Harry, doveva renderlo fiero di lei. Inizió a combattere come non aveva mai fatto, c'era rabbia nei suoi gesti. Lanciava fatture a tutti i Mangiamorte che le capitavano davanti. Lei, Hermione e Luna si trovarono impegnate in un duello con Bellatrix Lestrange. Loro ce la stavano mettendo tutta, ma lei le egualiava. Ad un certo punto una Maledizione Mortale mancó di poco Ginny.
<<MIA FIGLIA NO,BASTARDA>> urló Molly Wesley. <<Fuori dai piedi, è mia>>. Le due donne iniziarono a duellare. Ginny aveva molta paura dato che entrambe combattevano per uccidere. Bellatrix peró commise un grave errore provocando Molly e cintando la morte di Fred. La donna si scaglió contro la Mangiamorte con enorme forza. Ginny non l'aveva mai vista così; era una strega incredibilmente dotata. Bellatrix rimase paralizzata e il suo corpo cadde. Molly aveva vinto, ma la rossa non fece in tempo a raggiungere la madre che Voldemort si avventó su di lei. Stava per lanciarle una fattura quando qualcuno urló <<Protego!>> e uno scudo invisibile separó Ginny e il Signore Oscuro. Harry si tolse il Mantello dell'Invisibilità e si posizionó davanti a lei. Quel ragazzo le aveva salvato la vita, ancora un volta. Ma com'era possibile? Harry era morto, l'aveva visto poco prima.  Ora era lì davanti a lei, vivo.
<<Non intervenite, devo essere io>> disse il ragazzo con voce calma.Ginny si fece da parte. Era contenta e stupita che Harry fosse vivo, ma anche impaurita per quello che stava per succedere. Stava per avvenire il fatidico duello tra Harry e Voldemort. Prima di affrontarsi i due parlarono. Il ragazzo riveló a tutti cose di cui nessuno aveva sentito parlare. Raccontó degli Horcrux, di Silente, di Lily Potter, della verità su Piton, dei Doni della Morte, della Profezia e del sacrificio che aveva compiuto quella notte consegnandosi al Signore Oscuro. Solo ora Ginny si rendeva conto di quando dovesse essere stato difficile quell'ultimo anno per Harry. Aveva dovuto sopportare un grandissimo peso sulle spalle per tutto quel tempo. E lei? Non aveva fatto nulla per aiutarlo. Si era comportata da bambina egoista, baciandolo nella sua camera alla Tana.L'aveva fatto soffrire ancora di più. Aveva persino sottovalutato la missione di Harry. Il ragazzo si meritava di meglio, lei invece non era degna di aver al suo fianco una persona come lui. Poi avvenne il duello tanto atteso. Luce verde e luce rossa si incontrarono. Ma l'ultima era più potente e respinse facilmente l'altra. Voldemort cadde a terra morto. Nessuno disse nulla, per paura che non fosse davvero finita. Dopo alcuni attimi scoppiarono le urla di gioia e tutti corsero ad abbracciare Harry. Ginny si unì alla massa di persone, sperando di poter stringere a sè il ragazzo.Appena la vide lui la abbracció. Un abbraccio pieno di cose non dette. Ginny si sentiva al sicuro tra le sue braccia. Rimasero abbracciati, davanti alla folla che urlava gioiosa. Si staccarono leggermente,si guardarono negli occhi e si laciarono andare. La battaglia era finita, Voldemort era morto. Iniziava una nuova Era.

&quot;Guarda i miei occhi&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora