7. Non si tocca.

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Brian

<<Sei stato un mito, fratello!>> esclama il mio compagno di cella che da quando sono tornato dalla direzione, non fa altro che elogiarmi, complimentandosi per il modo in cui ho piegato al mio volere la mia adorata dottoressa.

Fisso il tetto, pieno di muffa ignorando Giovanni, che non smette di parlare.

<<È bella?>> continua a parlare, sedendosi sul bordo del mio lettino, curioso di conoscere l'aspetto di quella ragazzina, che togliendo tutti i battibecchi che abbiamo avuto, è veramente una bomba.

<<Si>> affermo, alle mie parole Giovanni, balza in piedi, piuttosto felice da questa notizia.

<<Voglio farmi curare da lei>> ammette, facendo avanti e indietro per la stanza, in cerca di un modo per finire in infermeria.

<<Smettila>> lo richiamo, portandolo nuovamente alla realtà. Ignorando il fastidio che mi hanno scaturito le parole che ha pronunciato.

<<Ma voglio conoscerla>> continua, mi metto seduto, per guardare meglio il mio amico, che sembra sorpreso dalla mia reazione.

<<Ti ho detto di smetterla. Non si tocca>> ripeto, questa volta sottolineando il mio possesso su di lei. Non voglio assolutamente che venga sfiorata da un altro uomo, che non sia io.

<<Ma perché?>> sbuffa sonoramente sedendosi nuovamente sul bordo del letto, fissandomi perplesso.

<<Ho detto così. Basta non parliamone più >> taglio corto, sdraiandomi nuovamente sul lettino, fissando il tetto.

Non si tocca.

Non prima di averla fatta mia.

Voglio prendermi il suo cuore e la sua testa.

Una dottoressa, potrebbe tornarmi utile. Potrebbe coprire tutto quello che combino, ottenendo anche qualche permesso, per sfuggire a quelle dannate lezioni.

<<Ok, fra. Se sei interessato a lei, ti lascio campo libero>> mormora, rassegnandosi finalmente.

<<Però dimmi qualcos'altro di lei>> mi prega, guardandomi come un bambino, che attende di ricevere un regalo.

Mi domando ancora come sia finito qui dentro, e così ingenuo che stento a crederci che abbia commesso un crimine.

<<È molto sexy>> mi limito a dire, chiudendo entrambe le palpebre stanco di rispondere al suo stupido interrogatorio. In questo momento mi ricorda un tredicenne,  che non ha mai visto una donna, al di fuori di un video porno.

<<Il culo? Com'è?>> continua a chiedere, gli volto di spalle, cercando realmente di riposare.

Ha un culo fantastico, parla da solo.

Sodo e grosso, come piace a me.

🌺🌺🌺

<<Brian, Brian>> spalanco gli occhi, non appena qualcuno tocca la mia spalla. Afferro subito il pugnale che nascondo sotto il cuscino, prendendo per il collo l'uomo che ha osato  toccarmi, buttandolo brutalmente, sul letto in cui pochi attimi fa' riposavo.

Premo la lama sul suo collo, per invogliarlo a parlare.

Caccio un sospiro di sollievo quando riesco a riconoscere il volto di Giovanni, che sembra impaurito dalla mia reazione, e dalla punta della lama che ha danneggiato lievemente la pelle.

<<Cazzo!>> sbraito alzandomi dal letto, togliendo il pugnale dal suo collo.

<<Tranquillo, non è successo nulla. Hai solo cercato di uccidermi>> sbotta, alzandosi anche lui dal letto, piuttosto irritato è spaventato dalla mia reazione.

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