18. Hai troppe donne

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Brian

<< Mi spieghi il motivo per la quale siamo di nuovo qui?>> domando scocciato, ricordandomi l'enorme cazzata che ho compiuto, l'altra sera quando sono stato con quella bionda.

Non sono riuscito a dimenticare quella donna.

Ho persino immaginato di scopare con lei.

<<Perché qui si scopa>> risponde ovvio Jeremy, che si siede sullo sgabello, ordinando già da bere.

Decido di assecondarlo, sedendomi accanto a lui, per godermi la serata.

Magari l'alcool riuscirà a farmi dimenticare i problemi che continuano a tormentarmi.

Non sono ancora riuscito a rintracciare quella testa di cazzo, che sicuramente è scappato via, quando gli è giunta voce del mio arrivo.

Non riesco ancora a darmi pace, ho bisogno di vendicarmi di lui, per dare finalmente una svolta alla mia vita, che in questo momento è simile a quella di un diciassettenne.

<<Perché secondo te, c'è così tanta gente in quel punto?>> distolgo un attimo l'attenzione dai miei pensieri, per osservare il punto che mi ha indicato Jeremy.

<<Non lo so.>> mi limito a rispondere, bevendo a grandi sorsi il mio bicchiere di scotch.

Ignoro il bruciore che mi provoca il liquido, ordinandone subito un altro.

Ho bisogno di liberare la mia mente, di dimenticarmi per un attimo, di tutto il male
che ho compiuto in questi mesi.

Sono diventato un assassino, un uomo violento che ad una provocazione risponde con una pugnalata.

La mia anima è ormai nera.

Ed il mio cuore è scomparso.

<<Andiamo a vedere?>> propone, alzandosi dallo sgabello, piuttosto attirato dalla folla di gente accumulata che non smette di urlare e battere le mani.

Vorrei anch'io essere come loro.

Libero e felice, senza alcun problema.

<<Ok>> accetto, bevendo tutto il liquido alcolico, avvicinandomi alla folla.

Spintono tutte le persone che mi impediscono di guardare la scena, fino a quando non raggiungo la mia meta.

Sgrano gli occhi, non appena vedo il viso angelico di Melody, che balla con la stessa guardia che per mesi ha lavorato per me.

Vileda!

Sospiro pesantemente, non appena vedo il sorriso di Melody, allargarsi quando quel traditore l'afferra, per sollevarla in aria.

Trucido con lo sguardo tutti coloro che fischiano, facendo degli apprezzamenti al fondoschiena della ragazza che per giorni ha occupato la mia mente, impedendomi di divertirmi.

<<È sexy. Voglio ballare anch'io>> lancio un occhiataccia a Jeremy, avvicinandomi a grandi falcate ai due individui che non smettono di guardarsi.

Non appena raggiungo la coppia, spingo Vileda facendolo cadere interrompendo quella stupida danza.

<<Che cazzo stai facendo?>> ringhio affermando il polso di Melody, che non è ancora riuscita a capire, quello che è appena accaduto.

Cazzo è ubriaca.

<<Che fai? Stavo ballando!>> biascica, provando a liberarsi dalla mia presa.

<<Zitta>> sbotto, trascinandola fuori dal locale, per farle prendere un po' d'aria.

Guardo un ultima volta il traditore, che si limita a guardarmi male, senza reagire.

Un vigliacco.

<<Ma io voglio ballare>> si lamenta, rifiutandosi di camminare, incrociando le braccia al petto, mettendo in risalto il suo seno, che oggi è più evidente a causa del vestitino nero che indossa.

<<Smettila di comportarti come una bambina>> la rimprovero, piazzandomi davanti a lei, sfilandomi la giacca per darla a lei, per coprire i suoi seni, che potrebbero attirare l'attenzione di qualche maniaco.

<<No, vattene! Stavo ballando con Marco! Hai rovinato tutto>> alza il tono della voce, provando ad allontanarmi spingendomi.

Per sua fortuna non mi muovo di un millimetro.

<<L'hai voluto tu!>> sbotto caricando il suo esile corpo sulle mie spalle, avendo una splendida vista del suo sedere.

<<Lasciami! Lasciami!>> urla dandomi dei pugni sulla schiena, muovendo i piedi impedendomi di muovermi.

<<Basta>> gli schiaffeggio la chiappa, riuscendo finalmente a zittirla.
Mi dirigo verso l'uscita, incazzato nero con lei, che si è conciata in questo modo e con Vileda che si è permesso di avvicinarsi alla mia donna.

Mi dirigo a passo svelto nella mia auto, aprendola immediatamente, buttandoci dentro subito Melody che sta cantando una canzone.

Mi affretto ad entrare anch'io, sedendomi nel sedile del conducente, deciso di portarla a casa mia.

<<Quanto hai bevuto?>> chiedo, cercando di addolcire il tono anche se ho i nervi a fior di pelle.

<<La smetti di intrometterti nella mia vita. Faccio quello che voglio!>> esclama alzando le braccia al cielo, gonfiando le guance come una bambina.

<<Perché sei uscita con quel coglione?>> sbotto, puntando lo sguardo sulle sue iridi chiare.

<<È simpatico, mi fa ridere>> ammette, rivolgendomi un sorriso innocente, che per un attimo riesce a farmi dimenticare il motivo per la quale sono così furioso con lei.

<< È un coglione. Guarda come ti ha conciata!>> indico il suo stato che è diverso dalla ragazza che conosco io. In questo momento ricorda più una bambina.

<<Tu sei un testa di cazzo! Oddio ho detto una parolaccia, che guaio.>> biascica, sdraiandosi sui sedili, sporcandomi il finestrino con i suoi tacchi a spillo.

<<Dove l'hai lasciata la tua Sara? È dentro il portabagagli pronta ad uscire?>> da un calcio al finestrino, di proposito, chiamando la mia presunta fidanzata.

È gelosa

<<Cazzo rischi di fare male alla mia bimba!>> mi giro di scatto, togliendole i piedi dal finestrino.

<<La tua bimba? Hai troppe donne!>> constata, mettendosi seduta sul sedile, sbuffando sonoramente.

<<Smettila di urlare>> la rimprovero concentrandomi sulla guida.

Sono impaziente di vedere la sua faccia, quando domani si sveglierà sul mio letto.

<<Sei uno stronzo!>> sbotta, continuando a sbuffare.

<<Le parolacce.>> la riprendo, divertito da questa parte di Melody piuttosto trasgressiva.

<<A casa facciamo i conti. Non mi piace vederti con altri ragazzi>> le dico, sorridendo non appena la vedo dallo specchietto spalancare la bocca.

<<Ma parla per te, hai un mucchio di donne, che ti sbavano dietro>> ribatte, alzando il tono della voce più del previsto.

<<Basta litigare. Perché non proviamo a fare pace in camera da letto?>> propongo, trattenendo un sorriso quando vedo le sue guance diventare rosse.

È adorabile.

<<Ti odio Brian Brown>> dice, avvicinandosi al mio viso per lasciarmi un bacio sulla guancia.

<<Mi sei mancato>> sussurra al mio orecchio, provocandomi dei brividi.

Cazzo Melody.

Non fare così, rischi di farmi impazzire.

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