Melody
<<Basta così>> sussurro, distaccandomi da lui, non appena mi rendo conto della sciocchezza che stavo per compiere.
Cerco di ricompormi, cancellando le sensazioni che ho provato, quando le sue braccia hanno avvolto il mio corpo.
Perché mi ha abbracciata?
Perché adesso si comporta così?
Ignoro i suoi occhi, che mi penetrano l'anima, ritornando a svolgere il mio lavoro, sfiorando accidentalmente con le dita il suo abbraccio.
Non riesco a concentrarmi.
<<Ammettilo che ti piaccio>> mormora, passando la lingua sulle sue labbra carnose.
<<Sai già il motivo per la quale sei qui?>> cambio discorso, sentendomi tremendamente a disagio per questa situazione particolare.
Non ho idea del motivo per la quale nutro questo interesse nei suoi confronti, e perché ogni volta che si avvicina il mio cuore perde il controllo, rischiando persino di farlo uscire dalla gabbia toracica.
<<Ho bisogno del tuo aiuto>> alzo gli occhi al cielo, immaginandomi già il modo in cui proverà a convincermi affinché possa fare tutto ciò che vuole.
<<Dimmi?>> domando, arrendendomi davanti alla realtà, consapevole che da ora in poi dovrò sporcarmi le mani, mentire per coprire lui.
<<Dovrai falsificare tutti gli esami>> spalanco le palpebre piuttosto sorpresa dalla sua richiesta, tanto che sono obbligata a sedermi, per evitare di cadere.
<<Stai scherzando?>> chiedo, con la speranza di aver frainteso le sue parole, anche se ho come l'impressione che non sia così.
<<No, Melody. Non è uno scherzo, ho bisogno del tuo aiuto. Non puoi rifiutarti.>> mi avverte, stranamente senza alzare il tono della voce, continua a parlarmi con calma, riservandomi la stessa dolcezza di prima.
<<Non posso. Finisco nei guai. La direttrice sospetta persino che io abbia una relazione con te. Quindi se ti copro anche questa volta rischio seriamente di perdere il lavoro>> ammetto, abbassando lo sguardo, imbarazzata per ciò che ho detto.
È strano parlare di relazione con lui.
In generale è strano parlarne con un detenuto che ha cercato di uccidermi, provando persino a fare del male a mia madre.
No!
Non mi farò mai più toccare da lui.
È pericoloso.
<<Melody, non mi interessa. Fai il tuo dovere.>> ripete questa volta alzando il tono, sussulto, non appena si alza dal lettino.
<<Non posso>> insisto, anche se la paura inizia a crescere dentro di me.
Temo che possa arrabbiarsi cosi tanto con me, che potrebbe persino perdere la testa, compiendo un gesto azzardato.
<<Melody>> dice tra i denti, avvicinandosi pericolosamente a me, sovrastandomi con la sua altezza.
Nei suoi occhi non riesco più a vedere l'uomo di poco fa'. Sembra esserci un'altra persona, la stessa che ho conosciuto qualche giorno fa'.
Un assassino.
Crudele e spietato.
<< Te lo ripeterò per l'ultima volta, farai ciò che ti ho detto.>> mi urla in faccia, afferrando entrambi i miei polsi, stringendoli con forza.
<<Mi fai male>> mi lamento per il dolore che mi sta causando ai polsi, cercando inutilmente di liberarmi.
<<Non hai ancora visto nulla>> afferma, costringendomi a sdraiarmi sul lettino, in cui poco fa' era seduto.
Inizio a tremare, quando lo vedo posizionarsi sopra di me in mezzo alle mie gambe.
<<Ti prego lasciami stare. Non ti ho fatto nulla>> provo a fargli cambiare idea, ma senza alcun risultato, inizia a baciare il mio collo, ignorando le mie parole.
<<Basta>> continuo ad insistere, provando a sfuggire dalle sue grinfie.
Urlo non appena la sua mano, inizia a palpare il mio seno, piangendo ancora più forte, con la speranza che qualcuno possa sentirmi.
Perché sta succedendo tutto questo a me?
Perché non posso vivere la mia vita tranquillamente?
<<Zitta!>> mi tappa la bocca, con la sua mano ruvida, la stessa che ha usato per toccare il mio corpo.
Di impulso affondo i denti nella sua carne, provocandogli così tanto dolore che è costretto a toglierla.
<<Sei una puttana>> sbraita, dandomi uno schiaffo sul volto, alzandosi poco dopo lasciandomi finalmente libera.
Ha abusato di me.
Ha cercato di farmi sua contro la mia volontà.
<<Vattene>> sibilo, piangendo come una bambina.
Quello che ho appena vissuto mi impedisce di ragionare, di recuperare la calma.
<<Ti ho detto vattene>> urlo, coprendo il mio corpo con il camice, per evitare di farmi guardare da Brian, che non solo è un assassino, ma è anche uno stupratore.
<<Fai ciò che ti dico>> ripete, come se in questo momento mi importasse qualcosa.
<<Non farò un bel niente. Non ti aiuterò. Puoi minacciarmi quanto vuoi>> mi siedo nuovamente, quando sento le forze mancarmi e la vista annebbiarsi.
<<Stai bene?>> fa qualche passo in avanti per avvicinarsi a me. Alzo il braccio, con l'intento di bloccarlo, non ho la minima intenzione di farmi toccare da lui, o di trascorrere un minuto di più con questo mostro.
<<Oggi hai toccato il limite Brian. Se le tue intenzioni erano queste, ci sei riuscito.>> sibilo, asciugando con il dorso della mano le lacrime che sono scese.
<<Mi hai distrutta. Non voglio più vederti>> concludo, cercando di rimettermi in piedi, per cacciarlo finalmente fuori da questa stanza.
Caccio un urlo quando la sua mano afferra nuovamente il mio polso.
<<Non mi devi più toccare. Mi fai schifo>> sbraito, prendendolo a pugni con l'unica mano libera.
<<Mi dispiace ho esagerato. Non avrei dovuto schiaffeggiarti. Non avevo nemmeno il diritto di toccarti in quel modo. Ho perso il controllo.>> scuoto la testa, stanca di sentire le sue stupide scuse, vuote e finte esattamente come lui.
<<Non me ne frega niente. VATTENE, VATTENE, VATTENE.>> urlo, liberandomi dalla sua stretta, continuando a picchiarlo, sfogando tutta la rabbia e il dolore che mi ha provocato il suo gesto.
Rimane fermo, subisce i colpi, senza reagire.
<<Vattene. Lasciami sola>> mi accascio a terra, nascondendo il viso nelle gambe, continuando a piangere
<<Melody>> sussurra il mio nome, sedendosi davanti a me, con le gambe incrociate.
<<Farò ciò che mi hai chiesto. Ora per favore vattene, ho bisogno di rimanere sola>> sibilo, lasciando che le lacrime rigano le mie guance.
<<Va bene, scusami ancora. Non volevo farti del male>> mormora prima di uscire dalla stanza, lasciandomi finalmente sola.
Voglio morire.
Ciao a tutte❤️
L'insonnia provoca dei brutti scherzi...
Ho scritto un altro capitolo, questo probabilmente vi porterà ad odiare Brian, e piangere insieme alla nostra povera Melody.
Come farà a perdonarlo? Non ne ho la più pallida idea🤭😰Buonanotte a tutte❤️

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Il detenuto.
RomanceBrian, un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Si ritroverà solo, in un ambiente pericoloso e infame,diverso dalla sua villa lussuosa. Cambierà, si trasformerà in un uomo violento, un assassino che ucciderà chiunque ostacolerà il suo cammino. E se i...