Devo mettere a tacere i miei desideri, le mie voglie perché sono assolutamente sbagliate, prive di senso, e strane.
Perché dopo tutto quello che è successo, le minacce, l'abuso, non posso vedere di buon occhio quel mostro.
Dovrei fingere che non esiste, dimenticare che si trova a pochi metri da me e continuare con il mio lavoro.
Provo a concentrarmi di nuovo, ma con scarsi risultati dal momento in cui la voglia di vederlo mi obbliga ad interrompere tutto quello che sto facendo, per andare da lui.
Mi affretto a raggiungere il lettino in cui riposa, perdendomi per un attimo a guardarlo.
Per fortuna la ferita non era così tanto grave, mancava poco che prendeva un organo.
È stato fortunato.
Fingo di trascrivere qualcosa sul foglio, puntando lo sguardo su di lui, che continua a riposare. Da quando ha messo piede fuori dalla sua cella, è un continuo dormire, sta pochissime ore sveglio.
In parte è dovuta alla ferita che si è procurato, ma il resto a cosa? Soffriva di insonnia?
<<Che stai facendo?>> la voce di Brian, mi fa prendere un colpo, tanto che mi cade il quaderno che stavo utilizzando come copertura.
<<Sto lavorando>> mi affretto a dire, recuperando il quaderno, fingendo ancora di scrivere qualcosa.
<<Sei ancora arrabbiata?>> biascica, mettendosi seduto sul lettino.
<<Si>> mento, perché non sono più furiosa con lui, e non mi spiego il motivo. Dovrei odiarlo, ma non ci riesco, invento qualsiasi scusa per stargli accanto, anche la più banale.
<<Mi dispiace>> si scusa nuovamente, mi limito ad annuire evitando di guardarlo, convinta che potrei cedere se solo mi azzardassi ad incrociare le sue iridi scure.
Punto lo sguardo sulla porta, quando sento che qualcuno bussa, mi affretto a poggiare il quaderno sulla sedia posizionata accanto al lettino di Brian, per poi aprire la porta.
Mi trattengo ad alzare gli occhi al cielo quando vedo Fabio sulla soglia.
<<Ciao, entra pure>> lo lascio entrare, mostrandomi simpatica, anche se oggi non sono in vena di ascoltare lui, e i suoi stupidi tentativi di portarmi a letto.
<<Ciao Melody>> si affretta ad entrare salutando Brian con un cenno, concentrandosi nuovamente su di me.
<<Dovevamo uscire, l'altra sera.>>mi trattengo a sbuffare, fingendomi dispiaciuta per avergli dato buca.
<<Avevo da fare>> mi limito a dire, indicando l'uomo che adesso sta leggendo il mio quaderno.
Un momento sta leggendo le mie cose?
Quindi starà leggendo ciò che ho scritto su di lui.
No, impossibile.
Provo a guardare Fabio, che annuisce alle mie parole, grattandosi la nuca, un po' imbarazzato.
<<Ti va di uscire stasera?>> mi invita nuovamente ad uscire, mi limito ad annuire, guardando con la coda dell'occhio Brian, che sorride mentre legge le righe che ho trascritto.
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Il detenuto.
RomanceBrian, un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Si ritroverà solo, in un ambiente pericoloso e infame,diverso dalla sua villa lussuosa. Cambierà, si trasformerà in un uomo violento, un assassino che ucciderà chiunque ostacolerà il suo cammino. E se i...