Brian
Osservo il meraviglioso corpo di Melody, coperto dal lenzuolo, che mi impedisce di avere una perfetta visione delle sue curve.
La stringo di più tra le mie braccia, sorridendo quando la sento mugolare, baciandomi poco dopo il petto, che ha pensato bene di usare come cuscino.
I suoi capelli, così scuri e ondulati continuano a solleticarmi, il suo profumo così dolce e delicato, continua ad invadere le mie narici.
Questa stanza emana il suo profumo, le foto appese nella parete, che la ritraggono mi fanno sorridere.
Anche da bambina era bellissima, sono certo che se l'avessi conosciuta prima, avrei fatto di tutto per conquistarla. Impedendole di indossare quei vestiti che attirano gli sguardi di altri uomini.
La sua innocenza e la sua ingenuità, potrebbero essere fraintese dagli altri.
Continuo a credere che questo sia frutto della mia immaginazione, che Melody non si trova realmente tra le mie braccia.
Accarezzo il suo braccio nudo, continuando a sorridere come un ebete, quando la vedo aprire gli occhi.
<<Buongiorno>> sussurro, spostandole una ciocca scura dietro l'orecchio.
<<Buongiorno, da quanto tempo sei sveglio?>> chiede alzandosi dal mio petto, coprendosi con il lenzuolo, il petto.
<<Da un po'>> mento, trattenendo un sorriso, quando vedo le sue guance diventare rosse.
<<L'abbiamo fatto>> dice, ripetendolo un'altra volta, più a sé stessa che a me. Come se dovesse ancora realizzare, che sono stato il primo uomo che l'ha amata e venerata, come merita.
<<Melody>> la chiamo, risvegliandola dai suoi pensieri, che la staranno già tormentando.
<<Che ore sono?>> domanda, cercando il suo cellulare, rifiutandosi di togliersi quel maledetto lenzuolo che copre il suo corpo meraviglioso.
<<Le sette>> affermo, guardando l'ora direttamente dal mio orologio. Alle mie parole, la dottoressa si alza di scatto, dimenticandosi di tenere il lenzuolo che scivola via, mostrandomi il suo corpo, che mostra qualche segno violaceo.
<<Dio, girati>> mi ordina, coprendo con entrambe le mani i suoi seni e la sua intimità, che conosco bene, dopo ieri.
<<Non devi vergognarti>> ribatto alzandomi dal letto, avvicinandomi a lei, per baciarla e rassicurarla.
<<È tutto nuovo per me>> ammette, facendomi sorridere, la sua sincerità mi colpisce, rendendomi felice. Perché è solo con me, che sta mostrando tutte le sue debolezze, e le sue incertezze.
<<Ti abituerai. Ti sentirai a tuo agio con il tuo corpo. Molto presto>> affermo, abbracciandola, lasciando che la sua pelle si ricopre di brividi, e che si scaldi al solo contatto con il mio.
<<Lo spero. Devo prepararmi>> mi avvisa, premendo le labbra sulle mie, lasciando che la sua lingua si incontri con la mia.
In pochi secondi il bacio diventa passionale, risvegliando il mio amico lì sotto che si alza, premendo sulla sua coscia.
<<Brian devo andare a lavoro. Sono già in ritardo>> dice tra le mie labbra, separandosi da me, anche se con fatica si distacca dalle mie braccia. Non prima di rubarmi un bacio, prima di coprirsi con un asciugamano, per uscire dalla stanza.
<<Aspettami qui>> mi ordina, lasciandomi solo, eccitato come ieri.
Mi siedo sul letto, indossando nuovamente i vestiti di ieri sera, osservando la stanza di Melody, che nonostante sia piccola, contiene mille cose che parlano di lei.
Le foto che ritraggono lei e la sua famiglia, continuano a confermarmi il profondo amore che nutre per i suoi genitori.
Anche dalle foto, riesco a scorgere la sua timidezza, e il suo inutile tentativo di coprirsi, come se si sentisse brutta.
<<Eccomi>> annuncia la mia amata dottoressa, che entra in camera con i capelli completamente bagnati.
<<Scusami ho impiegato più del previsto>> aggiunge, aprendo l'armadio per prendere i suoi abiti.
<<Posso scegliere io?>> mi intrometto, togliendole il tubino nero che aveva scelto, prendendone uno, più coprente e meno aderente.
<<Questo è perfetto>> affermo, facendola ridere, si limita ad assecondare la mia richiesta, voltandomi le spalle per indossare l'intimo e il vestito che le ho scelto.
Punto lo sguardo sulla finestra, evitando di guardare nuovamente il suo corpo, che potrebbe spingermi ad incollarla su quel letto.
Indossa le scarpe, iniziando ad asciugarsi i capelli lasciando che i suoi boccoli, prendono forma.
<<Adoro i tuoi capelli>> ammetto, piazzandomi alle sue spalle, per afferrare una ciocca umida, che emana il suo profumo dolce.
<<Grazie.>> sussurra, spegnendo l'asciugacapelli, guardandomi nuovamente negli occhi.
<<Rischi di fare tardi>> la avviso, accorgendomi che si sta facendo veramente tardi.
<<Si>> scuote la testa, concentrandosi sul suo viso, ricoprendolo con un leggero strato di trucco.
<<Ti accompagno>> propongo, approfittando di uscire insieme a lei di casa, per passare ancora del tempo in sua compagnia.
<<Ok>> accetta, premendo le sue labbra sulle mie, prendendo la borsa, per uscire dalla stanza.
Rido quando la vedo correre, probabilmente per sfuggire dalla madre, che la riempirà di domande.
Quella donna è curiosa.
<<A dopo>> mormora, dandomi un ultimo bacio, andando verso la sua auto, lanciandomi un ultimo occhiata, prima di entrare.
🌺🌺🌺
Apro la porta non appena il campanello mi avvisa che l'ospite che attendevo con impazienza, è finalmente arrivata.
Apro la porta, salutando Carlotta, spostandomi non appena prova a saltarmi addosso.
<<Che hai? Credevo che ti volessi divertire>> afferma, allontanandosi mostrandosi offesa per il mio rifiuto.
<<No, non voglio più vederti>> dico senza giri di parole per cacciarla via di casa il prima possibile.
<<Perché? Pensavo di piacerti>> ammette, provando nuovamente ad avere un contatto con me.
Le blocco il polso, spostando nuovamente la sua mano lanciandole un occhiataccia.
<<Non mi sei mai piaciuta. Non mi interessi. Sei solo una bambina capricciosa>> dico, dicendole finalmente tutto quello che penso di lei.
<<Ah si? Sei uno stronzo>> sputo acida, sistemandosi i capelli. Le apro nuovamente la porta, indicandole l'uscita.
<<Vattene.>> faccio cenno all'uscita di casa mia, guardandola con disprezzo, lo stesso che ha sempre provato per sua sorella, che è un angelo.
<<Me la pagherai Brian>> sbotta prima di uscire da casa mia, lasciandomi finalmente solo.
Vaffanculo alla vendetta.
Melody non merita di soffrire.
Non voglio che la cattiveria di sua sorella possa distruggere me e la nostra relazione.
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Il detenuto.
RomanceBrian, un uomo che dalla vita ha avuto tutto. Si ritroverà solo, in un ambiente pericoloso e infame,diverso dalla sua villa lussuosa. Cambierà, si trasformerà in un uomo violento, un assassino che ucciderà chiunque ostacolerà il suo cammino. E se i...