22. Sono solo un gioco

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                                         Brian

Saluto la madre di Melody e il futuro genero William, con una stretta di mano, stringendo più del dovuto la sua mano, così tanto che ho come l'impressione di avergli rotto qualche osso.

Dalla smorfia di dolore che ha assunto, intuisco che gli abbia fatto davvero male.

Non come lui me ne abbia fatto a me.

Ti distruggerò.

<<Ciao Brian>> si avvicina la bionda che poco prima ha infilato la sua lingua nella mia bocca.

Mi schiocca un bacio, mettendomi qualcosa dentro la tasca della giacca di pelle, stampandosi un sorriso malizioso, affiancando nuovamente il suo compagno.

Lascio che la coppia felice e la madre delle due sorelle si allontani, per rimanere solo con Melody.

Ho bisogno di capire cosa sa di quel William.

Se ha contribuito al mio fallimento.

<<Vi ho visti. Sei un maiale>> sbotta la mora, non appena si assicura che sua madre sia abbastanza lontana da non poterci sentire.

Blocco il suo polso, non appena capisco che la donna davanti a me, ha intenzione di mollarmi uno schiaffo.

<<Sei gelosa. Non dovresti esserlo. Sono libero di fare ciò che voglio>> rispondo afferrando anche l'altro polso, per evitare che mi schiaffeggia in mezzo ad una strada.

<<Mi hai delusa. Vergognati Brian>> mormora, provando a liberarsi dalla mia stretta.

Mi hai delusa.

Sei stata tu a deludermi, affermando più di una volta che uno come me non è degno di te e della tua stupida famiglia.

La sorella troia.

È il cognato truffatore.

Solo tua madre si salva.

<<Fatti i cazzi tuoi>> dico tra i denti, lasciandola libera, infilando entrambe le mani dentro la tasca della giacca.

<<Va bene, Brian Brown. Hai chiuso con me.>> afferma con un tono duro, voltandomi le spalle.

Cazzo.

Non doveva andare così.

<<Melody>> la chiamo, avvicinandomi nuovamente a lei, provando a mostrarmi più calmo, anche se sono piuttosto nervoso.

Questa donna continua a confondermi.

<<Vattene! Vai a scopare con mia sorella.>> sbotta, aumentando il passo, per allontanarsi da me.

Ha sentito tutto.

<<Perché ti comporti così?>> chiedo, bloccandole nuovamente il polso, quando mi rendo conto che non ha alcuna intenzione di fermarsi.

<< Perché ho capito che sei un donnaiolo. Che non ti importa assolutamente nulla di me. Mi hai dimostrato per l'ennesima volta che sono solo un gioco.>> risponde, guardandomi con disprezzo, lo stesso che nutro nei confronti di William.

Mi dispiace Melody, la mia vendetta ha la priorità.

Tu non sei abbastanza importante.

<<Mi faccio schifo perché mi sono fatta prendere in giro, avrei dovuto capirlo prima, anziché perdere tempo con uno come te>> aggiunge, liberandosi dalla mia stretta, voltandomi nuovamente le spalle.

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