25. Non sei nessuno!

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                                        Melody

Riuscirò a cancellarlo definitivamente dalla mia testa?

Riuscirò ad essere realmente felice con Jeremy, costruendo un rapporto vero e sincero?

Ad oggi non sono così sicura della scelta che ho fatto, nonostante il ragazzo con cui sto, non smette di farmi stare bene, continuo a pensare a quel deficiente.

Che si è presentato a casa mia, pretendendo chissà che cosa, cercando anche la ragione.

Non so il motivo per la quale mi sono lasciata baciare, rispondendo alle sue stupide domande.

Avrei dovuto ignorarlo, dopotutto se lo merita dato che ha baciato mia sorella, ha cercato di uccidermi, provando anche a stuprarmi.

Dio perché cerco sempre il ragazzo cattivo per me.

Dovrei godermi la mia relazione.

Jeremy, fin da subito, mi ha corteggiata, riempiendomi di fiori e di cioccolatini, invitandomi tutte le sere ad uscire.

Mi ha persino riempita di complimenti, facendomi arrossire quando mi ha detto di essersi ricordato di me, rivelandomi persino di avere una cotta.

Lui si che merita un'opportunità.

Io merito la felicità.

Chiudo la porta dello spogliatoio, felice di aver concluso anche questa giornata di lavoro, impaziente di trascorrere il weekend con Jeremy, che mi ha proposto di passare questi due giorni nella sua casa in montagna.

Non ci sono mai stata.

Non ho mai avuto l'opportunità di viaggiare, sono sempre stata impegnata con lo studio, che ho visto davvero poco del mondo.

Sistemo le chiavi dello studio dentro la borsa, cercando quelli dell'auto, per tornare presto a casa per finire di preparare la valigia.

Indietreggio quando nel  mio campo visivo, compaiono un mazzo di rose bianche.

I miei fiori preferiti.

Trattengo un sorriso, mostrandomi subito seria, quando noto che l'uomo che mi ha regalato i fiori è proprio Brian.

<<Vattene>> mormoro, scansando l'uomo che continua a tormentarmi, ignorando le mie parole.

Proprio quando  stavo cancellando dalla mia mente i suoi baci.

<<Assolutamente no.>> ribatte, camminandomi a fianco, porgendomi il mazzo di rose, ignorando nuovamente le mie parole.

Dio perché è così insistente?

Non lo sopporto più.

<<Perché sei così di fretta?>> chiede, facendomi alzare gli occhi al cielo quando si piazza davanti allo sportello del passeggero della mia auto.

<<Non ti permettere>> lo ammonisco, aprendo la portiera dell'auto, per allontanarmi subito da lui.

Sbuffo sonoramente, quando lo vedo entrare, prendendo posto accanto a me.

<<Dove andiamo?>> chiede allacciando la cintura di sicurezza.

Perché non molla?

Perché continua ad insistere?

Sono stata abbastanza chiara con lui.

<<Io a casa. Quindi vattene non ho voglia di passare del tempo con te. Sono di fretta>> ammetto con la speranza che colga, il mio ultimo avvertimento.

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