Capitolo 24

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"Non posso credere che sia la nostra ultima serata qui, il tempo è letteralmente volato" sospira Ava buttandosi sul letto.
"Hai ragione, un po' mi dispiacerà lasciare questo posto" comincio a rovistare nel mio armadio. Tiro fuori un top bianco mono spalla e una gonna corta di jeans.
"Appena tornate, dovrò anche rimettermi in pari con lo studio" sbuffo io.
"E poi ormai mi sono abituata a dormire con Josh" ridacchia la mia migliore amica.
"Mi hai lasciata sempre da sola" faccio il labbruccio e mi fingo offesa.
"Beh fra Blake e Jaden mi sembra che tu abbia avuto un'ottima compagnia" scuote la testa divertita, faccio spallucce in risposta.
"Vado a finire di sistemarmi al bagno" avverto la mia migliore amica uscendo dalla stanza. Percorro il corridoio per raggiungere il bagno più vicino, l'unica cosa che non mi maschera è non avere un gabinetto in camera mia.
"C'è qualcuno?" busso alla porta per accertarmi che non sia occupato. Dato che non sento nessuna risposta provenire dall'interno, decido di entrare.
"Si può sapere perché non hai risposto quando ho bussato?" sbuffo alla vista di Jaden. Abbasso lo sguardo notando che indossa solamente un paio di boxer neri.
"Come se non mi avessi mai visto così" scuote la testa divertito. C'è da dire che gira per casa costantemente senza la maglietta, ma avrebbe potuto anche avvertirmi che ci fosse lui all'interno del bagno.
"Ma che cosa c'entra!" borbotto.
"Smettila di lamentarti, come se ti fosse dispiaciuta la vista" sogghigna passando una mano sul suo addome definito.
"Comunque ho finito" mi supera ed esce dal bagno senza aggiungere altro.
Osservo il mio viso allo specchio, storco in naso alla vista del mio aspetto assonnato.
Devo assolutamente mascherare queste occhiaie, ammetto di non aver dormito molto da quando sono arrivata qui in Texas. Cerco di dare una sistemata al mio viso con l'aiuto del trucco, poi passo a farmi le onde ai capelli.
Abbasso il mio sguardo sul lavandino, mi accorgo che la t-shirt di Jaden è rimasta qui in bagno. La prendo con l'intenzione di riportargliela, mi avvio in direzione della sua stanza. Come al solito, ha lasciato la porta socchiusa. La spingo leggermente per entrare.
"Jaden hai dimenticato la maglietta" gliela lancio, lui la afferra al volo.
"A quanto pare, ogni scusa per te è buona per rivedermi" ammicca, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.
"Sei sempre il solito" scuoto la testa.

Tyler accende, come ogni sera, la musica a tutto volume. Sono davvero sorpresa che i vicini non siano mai venuti a lamentarsi per la confusione o che non abbiano mai chiamato la polizia per intervenire.
Sono seduta sui divanetti insieme al resto delle ragazze, non posso fare a meno di riconoscere che Indiana e Kelianne sono davvero simpatiche quando non c'è la bionda nei paraggi.
"Non ho parole" Charly avanza visibilmente innervosita verso di noi.
"Che succede?" le domanda subito Kelianne.
"Jaden mi ha detto che si è stufato di ciò che c'è fra noi due" sputa irritata, cerco di prestare attenzione alla conversazione senza dare troppo nell'occhio.
"Charly, scusa se te lo dico, ma sei stata tu a dargli modo di usarti così" Indiana scuote la testa contrariata, mi sembra quella con un po' più di testa fra le tre.
"Ha bevuto abbastanza, voglio attribuire la causa di ciò che mi ha detto all'alcool" la bionda si lascia cadere contro il divano, passa una mano fra i suoi lunghi capelli per sistemarli dietro le orecchie.
"Di solito gli ubriachi dicono la verità, devi andare avanti Charly. Lo dico per il tuo bene" la ammonisce Indiana, l'altra le rivolge un sorriso sincero e sconsolato in risposta.
Non posso negare di essere felice che Jaden abbia finalmente mollato Charly, ma sarei davvero curiosa di scoprirne il vero motivo.
"Sta venendo qui" Kelianne da una leggera gomitata a Charly, la testa della bionda scatta subito nella direzione di Jaden.
Con pochi passi ci raggiunge, la bionda ridacchia soddisfatta convinta che sia venuto per scusarsi con lei.
"Vieni con me" i suoi occhi di ghiaccio si soffermano sul mio viso, Charly lancia un'occhiata di fuoco nella mia direzione.
"Io?" domando confusa.
"Sto parlando con te maialino" mi afferra per il polso e mi trascina via da quel divano sotto lo sguardo confuso delle altre ragazze.
"Ma che modi!" mi lamento, lui allenta leggermente la presa sul mio polso. La sua mano destra raggiunge il mio fianco, mi fa voltare nella sua direzione. L'altra mano lascia il mio polso e scivola sulla parte bassa della mia schiena.
"Ho voglia di ballare con te" si avvicina sussurrando al mio orecchio.
"Sei decisamente ubriaco" ridacchio.
"Perché?" si acciglia, non riesco a fare a meno di notare che le sue iridi color ghiaccio sono circondate da un leggero alone rossiccio.
"Non mi avresti mai chiesto di ballare se non fossi completamente fuori" scuoto la testa divertita.
"Può darsi" mi attira a sé facendo scontrare all'improvviso il suo bacino con il mio.
"Sai che ti dico?" mi guarda intensamente, non riesco a distogliere i miei occhi dai suoi.
"Cosa?" mi mordicchio il labbro inferiore, non ho la minima idea di cosa stia per dire.
"Fanculo le mie paranoie, almeno per stasera, domani probabilmente tornerò il solito stronzo" sogghigna, passa una mano fra i capelli del suo ciuffo biondo per scompigliarli leggermente.
"In che senso?" sbuffo confusa, mi farebbero davvero comodo delle istruzioni per riuscire a capire cosa stia passando per la testa di questo ragazzo.
"Lo scoprirai, vieni con me" afferra la mia mano, incrocia le sue dita con le mie.
"Dove stiamo andando?" scuoto la testa.
"Fai troppe domande, come al solito" si morde l'interno della guancia, mi trascina lungo le scale che portano a una cantina. Non ero nemmeno a conoscenza dell'esistenza di una sorta di garage sotterraneo in questa villa.
"È qui che hai portato Charly ogni volta che siete misteriosamente scomparsi insieme?" sollevo un sopracciglio infastidita. Beh più che fastidio, questa la chiamerei gelosia.
"No, siamo sempre andati nella sua camera. Non è di lei che voglio parlare in questo momento" si ferma in un angolo della cantina. Mi ritrovo con le spalle al muro e il suo corpo che aderisce perfettamente al mio.
Appoggia i palmi delle sue mani ai lati della mia testa. Sono in trappola, ma non è che mi dispiaccia poi così tanto.
"Jaden, giuro che non ti capisco" sospiro. Avvicina lentamente il suo volto al mio, lascia un bacio inaspettato all'angolo della mia bocca. Il mio cuore comincia a martellarmi nel petto, il ritmo del mio battito aumenta ancora di più quando scende con la bocca all'altezza della mia clavicola.
"Jaden" mormoro. So benissimo che tutto questo è tremendamente sbagliato, ma non riesco a farne a meno.
"Non parlare" comincia a succhiare la mia pelle alla base del collo prima delicatamente, poi in modo sempre più intenso.
"Jaden, non possiamo" biascico con neppure un accenno di convinzione del mio tono di voce. So che non dovremmo, ma lo voglio.
"Lo so. Però in questo momento, ad essere sincero, proprio non me ne importa" sussurra contro il mio collo, il suo respiro solletica piano la mia pelle. Solleva il suo volto, accarezza le mie labbra con le sue.
Non ho mai desiderato un bacio come in questo momento, credo proprio che sia ciò che lui stia cercando di ottenere.
"Se non vuoi che io ti baci, non lo farò" sfiora nuovamente le mie labbra senza baciarmi davvero.
"Anzi voglio aspettare che sia tu a farlo stavolta" morde delicatamente il mio labbro inferiore, mi sta praticamente torturando.
"Jaden smettila" gemo mentre torna a concentrare la sua attenzione sul mio collo.
"Vuoi davvero che io smetta?" ridacchia.
"No" ammetto mordendo l'interno della mia guancia, odio come reagisce il mio corpo al suo tocco. Non c'è modo di controllare l'effetto che riesce ad avere su di me.
"Bene" lascia una scia di baci umidi e dolci dalla mia mandibola fino ad arrivare all'altezza della mia bocca.
Non resisto più a questa dolce tortura, premo finalmente le mie labbra contro le sue.
"Lo sapevo" mormora contro la mia bocca, prima di chiedere l'accesso con la lingua alla mia. Schiudo leggermente le mie labbra permettendogli di approfondire il bacio.
"Sto sbagliando" si stacca per riprendere fiato.
"Sta zitto per una volta" riprendo a baciarlo, è come se entrambi avessimo un bisogno disperato di farlo. La sua lingua continua a scontrarsi incessantemente con la mia. Ad un certo punto comincia a fare dei passi lenti cercando di indietreggiare, non stacca mai le sue labbra dalle mie.
Finisco con la schiena contro un ripiano duro e freddo, lui si posiziona sopra di me. Credo che si tratti di un tavolo, ma poco mi importa al momento. Le sua mani scivolano piano lungo i miei fianchi, raggiungono le mie cosce.
Allaccio le mie braccia sul retro del suo collo, spingo il suo petto contro il mio.
La sua mano risale lentamente fino al bordo dei miei slip, non ho la minima intenzione di fermarlo adesso.
"Sto andando, le confezioni di birra le ho lasciate di sotto" la voce di Tayler mi riporta d'improvviso alla realtà, avverto i suoi passi per le scale. Credo che stia scendendo per fare rifornimento di alcolici.
"Cavolo" impreca Jaden, cerchiamo entrambi di ricomporci.
"Che ci fate voi qui?" Tayler accende la luce, sposta il suo sguardo velocemente da me a Jaden. Una smorfia divertita e confusa allo stesso tempo si dipinge sulle sue labbra.
"Stavamo proprio tornando di sopra" si affretta rispondere Jaden prima di trascinarmi frettolosamente su per le scale.
Ritorniamo al piano superiore, i ragazzi sono tutti al centro del salotto che si muovono a ritmo di musica. Nessuno sembra aver fatto poi così tanto caso alla nostra assenza, per fortuna.
"Clary, vieni con me ti prego" Ava mi viene incontro, una smorfia di preoccupazione è dipinta sul suo viso.
Lancio un'occhiata confusa in direzione di Jaden, lui fa spallucce in risposta.
"Ti prego è urgente" mi supplica la mia migliore amica con lo sguardo.
"Io vado nella mia stanza" Jaden sussurra al mio orecchio, mi fa l'occhiolino mentre si allontana. Credo che sia un velato invito a raggiungerlo non appena avrò risolto con Ava.
"Che succede?" incrocio le braccia al petto, la mia migliore amica mi fa segno di seguirla verso un angolo più tranquillo della stanza.
"È scattata la mezzanotte, è ufficialmente il mio terzo giorno di ritardo. Non so che fare Clary, sono davvero disperata" si copre il volto con le mani, resto di stucco di fronte a ciò che mi ha appena confessato.
"Sei andata a letto con Josh?" domando, Ava annuisce timidamente. Non sono poi così sorpresa che non mi abbia detto nulla, la mia migliore amica tende a essere molto riservata su questo argomento.
"Avete usato precauzioni? Ti prego dimmi di sì" borbotto preoccupata, lei si limita a scuotere la testa senza dire nulla.
"Ava" esclamo per rimproverarla, non credevo che fosse così incosciente.
"Adesso cosa faccio? Devi aiutarmi" domanda, è evidente che stia cercando in ogni modo di trattenersi dal piangere.
"Se me lo avessi detto prima sarei andata in una farmacia e ti avrei comprato un test di gravidanza. A quest'ora le farmacie saranno chiuse, non abbiamo nemmeno un'auto" scuoto la testa, è un bel disastro.
"Domani dobbiamo alzarci presto per fare le valigie, non abbiamo tempo di uscire per andarne a comprare uno" sembra sconsolata.
"Passeremo in farmacia appena torneremo a Los Angeles, non è un giorno in più a fare la differenza. Riposati e sforzati di restare tranquilla, l'ansia è uno dei fattori che ritarda il ciclo. Non è detto che tu sia incinta, potrebbero essere semplicemente l'agitazione" tento di tranquillizzarla, ma immagino che non sia semplice mantenere la calma in una situazione del genere.
"Josh lo sa?" domando abbassando la voce.
"No!" lei si guarda attorno per accertarsi che nessuno possa ascoltare la nostra conversazione.
"Posso chiederti se.." lei sembra capire al volo ciò che sto per domandarle, mi interrompe.
"Credo di no" fa spallucce.
"Io non ho sentito nulla, penso che sia uscito in tempo. Non ne ho la sicurezza" scuote la testa abbassando lo sguardo.
"Ava, andiamo di sopra?" Josh ci raggiunge, appoggia le mani sulle spalle della mia migliore amica. Le faccio segno con la testa di andare, domani troveremo una soluzione. O almeno spero che tutto si risolva nel migliore dei modi.

Salgo lentamente le scale, mi fermo di fronte alla porta della stanza di Jaden. Credo che abbia lasciato la porta aperta per me, la spingo entrando all'interno della sua stanza.

Per scoprire cosa succederà dovrete aspettare il prossimo capitolo, ma prometto che vi aggiornerò presto.
Che ne pensate di ciò che è successo fra Jaden e Clary? E cosa combineranno in stanza da soli?
Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto come al solito, ci tengo molto alla vostra opinione. Fino ad ora posso dirvi che è il mio capitolo preferito, ci ho messo un bel po a scriverlo e spero che ne sia valsa la pena🥰
Come sempre, vi ringrazio per leggere la mia storia!🥰

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