Capitolo 13

5.1K 188 1
                                        

Dopo mangiato, ci andiamo a sedere sul divano. Griffin e Anthony invece decidono di salire al piano superiore per giocare alla play.
"Domani pomeriggio dobbiamo girare qualche video" Josh si rivolge ai ragazzi rimasti.
"Io non ci sono lo sai, ho l'appuntamento per il nuovo tatuaggio" risponde subito Jaden.
"Oh giusto" borbotta Josh, si gratta il mento pensieroso.
"Possiamo farlo di mattina, poi ci pensiamo io e Bryce a editarlo" il biondo arriva a una soluzione, Jaden annuisce in risposta.
Mi fa strano pensare che, fino a qualche settimana fa, guardavo i loro video attraverso un computer, mentre ora sono qui a casa loro.
"Che cosa devi tatuarti?" domanda Bryce.
"Lo scoprirete solo a opera completata" come al solito, a Jaden piace fare il misterioso.
"Anche io vorrei un sacco farmi un tatuaggio, ma finché frequentavo l'High school mia madre me lo ha vietato" mi lascio sfuggire.
"La mia ormai ha perso le speranze con me" ridacchia Jaden abbassando lo sguardo sulle sue braccia ricoperte da vari disegni neri, piccoli e con linee molto sottili. In particolare il mio sguardo ricade sulla sua mano, dove ha impresso un cuore spezzato. Chissà quale significato si nasconde dietro quel piccolo disegno.
"Puoi venire con me. Il mio tatuatore è uno dei migliori qui a LA, fa delle linee sottili come non ho mai visto fare a nessuno" propone.
"Non serve un appuntamento?" gli chiedo titubante.
"Per me farà un'eccezione" mi fa l'occhiolino.
"Mh va bene" decido di accettare, in fondo è da anni che aspetto questo momento.

Il giorno dopo
Non ho idea di cosa indossare, ma devo darmi una mossa perché Jaden passerà a prendermi a minuti. Alla fine opto per un crop top nero semplice, un paio di mom jeans strappati e una camicia a quadri rossi e neri legata in vita.
"Ci vediamo stasera" alzo la voce per far sì che Ava mi senta. È in bagno intenta a prepararsi per la sua prima vera uscita da sola con Josh.
"A stasera" ricambia il mio saluto. Scendo le scale del mio palazzo, Jaden mi sta aspettando a bordo della sua decappottabile nera.
"Sei in ritardo" sbuffa mentre io prendo posto sul sedile anteriore accanto al suo.
"Ti lamenti troppo" ridacchio, mi sembra che lui stia cercando di trattenere un sorriso.
In una decina di minuti arriviamo di fronte allo studio di questo misterioso tatuatore.
Varchiamo un massiccio portone in legno dipinto di nero, lo studio è davvero bello. Un'enorme vetrata separa la sala d'attesa dallo studio vero e proprio, il pavimento è ricoperto da un parquet marrone ben lucidato, mentre la stanza è completamente arredata in stile moderno ed è piena di piante che danno un piacevole tocco di colore in mezzo a tutto quel bianco e nero.
"Hey Jaden" lo saluta un ragazzo messicano dai capelli neri e gli occhi scurissimi, credo che abbia più meno la nostra età.
"Chi è questa bellissima ragazza?" mi porge la mano, sposta lo sguardo da Jaden a me.
"Piacere, sono Clary" gli stringo la mano.
"Io sono Rick" ammicca lui.
"È una mia amica, vorrebbe tatuarsi qualcosa anche lei" interviene il biondo al mio fianco.
"Certo, nessun problema. Inizio con te che so già che il lavoro sarà lungo" il ragazzo ci fa segno di seguirlo in un altra stanza. Fa accomodare Jaden su un lettino in pelle, mentre lui prende posto su una sedia da lavoro in legno scuro.
"Puoi metterti vicino a lui se vuoi" mi indica una poltrona in pelle nera accanto a Jaden.
Rick comincia a passare l'ago sulla pelle di Jaden, da questa posizione non ho la minima idea di cosa gli stia incidendo sulla pelle. Il biondo non sembra provare alcun tipo di fastidio, la sua espressione è completamente rilassata.
Dopo circa un'ora di lavoro, Rick osserva soddisfatto il suo disegno. Fa alzare Jaden per potersi osservare allo specchio.
"Sono perfette" al biondo si illuminano gli occhi. Osservo con ammirazione le tre farfalle sul braccio destro di Jaden, sono disegnate talmente bene che sembrano reali.
"E tu? Cosa vorresti?" il tatuatore si rivolge a me. Prendo posto sul lettino, mentre Jaden si accomoda al mio fianco sulla poltrona non staccando gli occhi dalle tre farfalle sul suo braccio.
"Una nuvola stilizzata, qui" indico il retro del mio gomito sinistro.
"Vorrei solo il contorno e che dentro sia vuota. È possibile disegnarla in azzurro?" spiego meglio la mia idea.
"Certo, impiegherò non più di cinque minuti" mi fa l'occhiolino per rassicurarmi. Non appena l'ago entra in contatto con la mia pelle stringo forte i pugni per riuscire a sopportare il dolore, non riesco proprio a capire come certe persone possano trovare piacevole questo continuo punzecchiamento.
"Manca poco" Jaden mi prende inaspettatamente la mano destra, la stringo forte per cercare di calmarmi. Queste punture continue stanno diventando a dir poco insopportabili.
"Parla con me, così non concentri la tua attenzione sul dolore" cerca di intrattenermi in ogni modo tirando fuori qualsiasi argomento gli passi per la testa.
"Fatto!" esclama finalmente Rick, devo ammettere che grazie a Jaden alla fine ho sofferto molto meno di quanto avessi previsto.
"Mi piace tantissimo" sorrido osservando quella piccola nuvola celeste finalmente incisa sulla mia pelle. Sfioro leggermente la pelle intorno al disegno, una serie di ricordi cominciano a susseguirsi nella mia mente. Sospiro pesantemente, in questo modo mio padre sarà sempre con me.
"Non dimenticate la crema e niente sole per qualche giorno, mi raccomando ragazzi" Rick mi distoglie dai miei pensieri, devo tenere a mente queste informazioni che sembrano essere importanti.

"Hai fame?" domanda Jaden non appena usciamo dallo studio.
"Un po'" ammetto portandomi una mano sullo stomaco che non smette di brontolare.
"Andiamo a Venice Beach, ci vorrà al massimo una decina di minuti" mi fa segno di seguirlo fino a dove abbiamo lasciato la sua auto.
Impieghiamo qualche minuto in più del previsto a causa del traffico. Ci avviciniamo a un bancone che vende degli enormi cartocci di patatine di fritte, ne ordiniamo uno ciascuno.
Decidiamo di andarle a mangiare in riva al mare. Il sole sta quasi per tramontare, il cielo sembra diviso a metà: l'azzurro della parte superiore si sfuma rapidamente con un arancio molto intenso.
"Come mai delle farfalle?" domando a Jaden abbassando lo sguardo sul suo braccio.
"Mi piacciono, sono degli animali liberi" risponde portando l'ennesima patatina alla sua bocca.
"E perché proprio tre?" chiedo incuriosita.
"È il mio numero fortunato" fa spallucce.
"Tu perché hai scelto una nuvola?" mi aspettavo questa domanda, faccio un respiro profondo prima di rispondergli.
"È per mio padre" abbasso lo sguardo.
"È venuto a mancare quando avevo solo sette anni, da piccola giocavo con lui a dare degli strani significati alle forme delle nuvole" mi mordo nervosamente il labbro inferiore, un sorriso malinconico si fa spazio sul mio viso.
Ho perso mio padre a causa di un incidente. Un'uomo completamente ubriaco l'ha investito, non c'è stato modo di salvarlo. I medici ci hanno provato in ogni modo, ma nel migliore dei casi sarebbe rimasto completamente paralizzato. Mia madre amava da morire mio padre, si sono conosciuti quando avevano solo sedici anni. È il classico amore da favola che però è terminato con un finale tragico.
"Mi dispiace" Jaden distoglie l'attenzione da miei pensieri, la sua mano scivola sulla mia coscia e inizia a muoverla lentamente accarezzandomi.
Non dico nulla, mi limito a guardare il mare. Il sole è ormai sparito da un pezzo, il mare sembra una tavola piatta e scura.
La suoneria del suo cellulare fa sobbalzare Jaden, lo estrae all'istante dalla sua tasca. Tiene il volume talmente alto che riesco a sentire tutto ciò che dice la persona dall'altro capo del telefono, credo che si tratti del suo manager. Deve tornare a casa per discutere alcuni dettagli del lancio della sua nuova canzone.
"Dobbiamo andare" si rivolge a me non appena termina di parlare al telefono.

Il viaggio di ritorno è abbastanza silenzioso, osservo il panorama mentre il vento continua a scompigliarmi i capelli.
"Adesso ti faccio ascoltare una cosa" Jaden rompe il silenzio, inserisce una chiavetta nella radio della sua auto poi preme vari pulsanti.
"È la mia nuova canzone, uscirà a breve" mi spiega, mi sta per fare ascoltare in anteprima il suo nuovo singolo. Devo ammettere che sono un po' emozionata, non mi sarei mai aspettata un gesto simile da parte sua.
Inizia la base, già la adoro.
Mi soffermo attentamente su ogni parola, è davvero bello il testo. Sono convinta che questo ragazzo nasconda molto dietro questa sua facciata da duro e pieno di sé, ne sono una dimostrazione le parole delle sue canzoni.
"Potrebbe diventare la mia preferita" ridacchio.
"Lo sapevo che eri una mia fan" ammicca.
"Smettila e non montarti la testa" non riesco a trattenere un sorriso che si dipinge spontaneo sulle mie labbra.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi ho fatti entrare un po' di più nella vita di Clary.
Sono felice che la mia storia vi stia piacendo, è la terza che scrivo e sto cercando di dargli un impostazione un po' diversa rispetto alle altre. Vi è piaciuto questo momento "quasi dolce" fra Clary e Jaden?

MY TROUBLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora