La luce, filtrata dalle tapparelle, entra nella stanza costringendomi a aprire piano gli occhi.
Mi rigiro su un fianco, mi ritrovo con il viso a pochi centimetri di distanza da quello di Jaden.
"Sei sveglia" mugugna con la voce assonnata, segno che anche lui si è svegliato da poco.
"Si" abbasso lo sguardo sul suo braccio stretto attorno alla mia vita, lo ritira immediatamente. Me lo sarei aspettata che stamattina sarebbe ritornato freddo e distaccato come al suo solito, cerco di non dare importanza al suo gesto.
"Più tardi dobbiamo parlare, in questo momento non sono in grado di sostenere una conversazione" biascica con gli occhi semichiusi, ho paura di cosa mi voglia dire. Sono sicura che mi ripeterà che è stato tutto un errore e si allontanerà nuovamente da me, ma ad essere sincera me lo sono anche meritato. Non avrei dovuto passare la notte qui con lui, ma non ne sono riuscita a fare a meno.
Si porta una mano sulla fronte, una smorfia infastidita si dipinge sulle sue labbra.
"Ti fa male la testa?" domando piano.
"Un po'" affonda la testa nel cuscino.
"Io vado a farmi la doccia, torno fra un po'" mi alzo dal letto e richiudo piano la porta della sua stanza alle mie spalle, faccio attenzione a non fare troppo rumore.
"Buongiorno eh" incontro Bryce per il corridoio, è impossibile non notare che stia ridendo sotto i baffi.
"Buongiorno" lo guardo confusa.
"Vi siete divertiti ieri sera immagino" sogghigna, un sorrisetto malizioso si dipinge sulle sue labbra. Diciamo che, ieri sera, è entrato nella stanza di Jaden nel momento più sbagliato.
"Bryce" alzo gli occhi al cielo.
"Quando sono entrato avevate tutta l'aria di due che stavano per.." lo interrompo prima che possa dire altro, ho già capito dove vuole andare a parare.
"No, non è successo nulla di ciò che immagini" mi affretto a rispondere.
"Se lo dici tu" ghigna.
"Devo andare ora" lo supero ed entro nel bagno sfuggendo da questa conversazione piuttosto imbarazzante.Dopo essermi lavata, torno nella stanza di Jaden. Il cuore comincia a martellarmi nel petto non appena varco la soglia, penso di sapere già cosa mi aspetti.
"Hey" mi siedo sul bordo del letto, lui è ancora sdraiato nella posizione in cui l'ho lasciato.
"Dobbiamo parlare" si volta nella mia direzione, non si riesce a cogliere nemmeno un accenno di una qualche emozione nel suo tono di voce.
"Dimmi" incrocio le braccia al petto. Lui si passa una mano dietro la nuca, sembra come se stesse cercando le parole giuste da dire.
"Salta la parte in cui dici che è stato tutto un errore e vai al punto Jaden" borbotto.
"Non è stato un errore" scuote la testa. Solleva il suo sguardo incastrando i suoi occhi chiari nei miei, ma è come se fosse assente.
"Ma non devi farti strane idee" fa spallucce.
"Che cosa significa?" a volte faccio davvero fatica capirlo. Questo suo essere sempre così misterioso da un lato mi fa impazzire, ma dall'altro riesce davvero ad irritarmi.
"Significa che io non sono fatto per le relazioni, non lo sono mai stato. È solo un bacio, dato a caso perché non avevo nulla da fare. Niente di più" replica con assoluta indifferenza.
"Starò attento a non far succedere dell'altro, ma, se mai dovesse capitare, tieni a mente che per me è solo divertimento" resto spiazzata di fronte a queste sue parole.
"Ti devo ricordare che sei stato tu a baciarmi?" sbotto infastidita, non voglio che pensi che io sia una di quelle ragazze disposte a tutto per delle minime attenzioni da parte sua. Non posso lasciargli credere di potermi usare come fa con tutte le sue altre amichette.
"Ti devo ricordare che se io non fossi stato così ubriaco da non avere la forza di prendere l'iniziativa, saresti venuta senza problemi a letto con me?" sogghigna lui.
"Sei davvero un'idiota Jaden. È stato solo un bacio anche per me, niente di più! Non c'è nessun problema" mento alzandomi di scatto dal letto, lo guardo di traverso.
"Allora non c'è nessun motivo di scaldarsi così tanto" i suoi occhi percorrono il mio corpo dall'altro verso il basso, si sofferma nuovamente sul mio viso. Il suo sguardo su di me mi provoca una scia di brividi. Odio l'effetto che riesce a farmi, tento di mascherarlo in ogni modo.
"Io sono fatto così, fallo entrare nella tua bella testolina" si appoggia contro lo schienale del letto.
"Beh sei fatto davvero male, lasciatelo dire!" sbuffo, non capisco perché io non sia ancora uscita da questa stanza.
"E comunque.." un sorrisetto sghembo si fa spazio sul suo volto.
"Charly mi ha già stufato, potresti benissimo prendere il suo posto. Niente sentimenti, ci divertiamo e basta" ridacchia.
Non riesco a capire se sia serio o meno, ma poco mi importa.
"Puoi scordartelo" esco dalla sua stanza sbattendo forte la porta.
La colpa è la mia, sono stata io a dargli modo di pensare che potesse giocare con me."Clary basta, stai esagerando" mi ammonisce Bryce al decimo bicchiere di superalcolico.
Ho bisogno di bere talmente tanto da non rendermi conto di cosa stia succedendo intorno a me. Lancio l'ennesima occhiataccia in direzione di Jaden, ma lui ovviamente non sta prestando la minima attenzione a me.
È tutta la sera che se ne sta in disparte con Charly a cavalcioni su di lui, non hanno staccato la bocca l'uno dall'altro nemmeno per un istante. Ogni volta che mi volto nella sua direzione, avverto una fastidiosa stretta allo stomaco.
Come può piacermi così tanto un tale idiota?
In un modo o in un altro so che dovrei farmi passare questa stupida cotta, ma al momento sembra davvero difficile.
"Che cosa ha combinato?" domanda Bryce indicando Jaden con un cenno del mento.
"Cosa ti fa pensare che sia per colpa sua?" mando giù tutto d'un fiato il contenuto del bicchiere di fronte a me, lui mi guarda contrariato.
"Continui a girarti nella sua direzione" ribatte ovvio, mi prende per mano e mi trascina in disparte rispetto al resto del gruppo.
"Con me puoi parlare" mi esorta.
Complice il fatto che io sia ubriaca marcia, inizio a raccontargli tutto in modo un po' sconclusionato per via delle mie attuali condizioni.
"Ti sembra normale?" chiedo un suo parere alla fine del mio racconto piuttosto confuso.
"Jaden è un po' complicato" si gratta il mento con l'indice e il pollice.
"L'ho notato" mi appoggio al muro per non perdere l'equilibrio, è come se le mie gambe stessero per cedere da un momento all'altro.
"L'unico consiglio che posso darti è quello di non dargli la soddisfazione di vedere che stai male per lui" sospira sonoramente.
"Da quando sei diventato così saggio?" ridacchio, mi massaggio piano le tempie come se servisse ad alleviare quel senso di giramento di testa che sembra proprio non volermi abbandonare nemmeno per un istante.
"Ho un'idea!" esclamo di punto in bianco. Ho intenzione di seguire il consiglio di Bryce, ma a modo mio.
"Cioè?" scuote la testa divertito.
"Stai a vedere" lo supero e mi avvio verso il divano, sento le gambe farsi sempre più pesanti ad ogni passo.
"Ho paura della tua idea" lo sento sghignazzare alle mie spalle, proseguo per la mia strada.
Mi siedo sul divano al fianco di Kio, Jaden e Charly sono poco distanti da noi aggrovigliati sulla poltrona.
"Mi dovresti fare un favore enorme?" bisbiglio all'orecchio di Kio, cerco di abbassare la voce in modo tale che Jaden non riesca a sentirmi.
"Dimmi" sorride lui.
"Devi baciarmi" ribatto.
"Quanto hai bevuto?" ridacchia lui.
"Un po', ma ho bisogno che tu lo faccia. Non posso dirti il motivo però" metto il broncio.
"Non c'è bisogno che tu me lo dica" fa spallucce, io gli lancio un'occhiata confusa.
"Clary, devi fare ingelosire Jaden. È piuttosto evidente, credo che solo lui non si sia reso conto di quanto ti piaccia" replica come se avesse appena detto la cosa più ovvia del mondo.
"Io non ho detto nulla" faccio spallucce. L'alcool riesce a farmi perdere del tutto il controllo su qualsiasi cosa io dica o faccia.
"Però non dirlo comunque a nessuno" faccio il labbruccio, lui annuisce divertito. Credo proprio che io stia per combinare un disastro, ma al momento non mi importa minimamente delle possibile conseguenze delle mie azioni.
"Ti bacio non appena Jaden si gira" mi avverte Kio, si volta nella direzione del biondo.
"Ora" sussurra contro le mie labbra un attimo di premerle contro le mie.
Schiudo leggermente le labbra, la sua lingua accarezza piano la mia. Mi afferra per la vita attirandomi a sé, spero solo che Jaden ci stia guardando. Kio è un bel ragazzo, ma non riesco neanche lontanamente a provare ciò che provo quando Jaden sfiora le mie labbra con le sue.
Purtroppo, quella è tutta un'altra storia.
"Credo che il tuo piano abbia funzionato" mormora Kio staccandosi da me, mi guardo intorno. Noto che Jaden non c'è, Charly è rimasta sola sulla poltrona e ha tutta l'aria di essere davvero infastidita.
Mi porto entrambe le mani sullo stomaco, dei crampi mi costringono a piegarmi leggermente.
"Tutto bene?" Kio posa la sua mano sulla mia spalla, mi guarda con aria preoccupata.
Penso di avere decisamente esagerato con l'alcol questa sera, cerco di fare dei respiri profondi per alleviare questa sensazione di fastidio persistente al ventre.
"Sì" mento alzandomi dal divano.
"Dove vai?" domanda confuso, mi prende delicatamente per il polso.
"Di sopra" ho bisogno di stendermi su un letto al più presto. Mi è capitato solo una volta nella vita di bere così tanto da sentirmi male e mi ero ripromessa che non l'avrei più fatto, ma eccomi qui. Per colpa di Jaden, o meglio, della mia stupidità quando si tratta di lui.
"Vuoi che venga?" mi chiede.
"No, tranquillo" mi sforzo di sorridere.
Mi trascino verso la mia camera cercando di non sbandare. Abbasso la maniglia della porta, ma mi rendo presto conto di aver sbagliato stanza.Nuovo capitolo! La serata non è ancora finita, continuerà nel prossimo capitolo.
In che stanza sarà mai entrata Clary? Beh questo è facile da capire, ma chissà come
reagirà la persona al suo interno🙊
Sono felicissima che la mia storia vi stia piacendo, aggiornerò presto!🥰
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MY TROUBLE
FanfictionClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...