"Cosa mi metto? Insomma dopo la partita dobbiamo andare da Josh e.." farfuglia Ava lanciando delle magliette sul letto.
"È la prima volta che ti vedo così agitata per cosa indossare Ava" ridacchio divertita.
"Dai, aiutami" mi trascina di fronte al suo armadio, passo in rassegna i suoi vestiti con lo sguardo.
"Ava qualcosa di semplice, in fondo dobbiamo andare a vedere una partita" le indico un paio di jeans e una t-shirt nera.
"Però dopo dobbiamo andare da loro" rimarca l'ultima parola, è visibilmente molto agitata.
"Non è una festa, è una serata tranquilla fra amici" ribatto. Io indosso un paio di jeans neri stretti, una t-shirt bianca basica e una giacca di jeans.
"Dai andiamo" la esorto, si sta riguardando per la centesima volta allo specchio. Sbaglio o si sono capovolti i ruoli oggi?Guido fino al campo da football che si trova dall'altra parte del campus rispetto all'edificio in cui abitiamo noi. Impieghiamo una decina di minuti a arrivare, il parcheggio esterno è pieno di auto parcheggiate alla rinfusa.
Prendiamo posto fra gli spalti, la squadra ha già iniziato il suo riscaldamento. C'è molta tensione nell'aria, fra la folla sono tutti così agitati per l'esito di questa partita.
I ragazzi indossano tutti una divisa gialla e blu e un casco che gli protegge il viso da eventuali colpi. Riconosco immediatamente Ryan, c'è scritto il suo nome sul retro della sua maglia imbottita. Ryan Clements.
Si inizia con un calcio, il kik off che da inizio alla partita. Delle ragazze urlano senza sosta i nomi di Ryan e Mark, direi che a nessuno dei due manchi il fascino da sportivo.
Al quindicesimo, nonché ultimo minuto, del quarto quarto è Ryan a segnare con il touchdown decisivo. La UCLA ha vinto tutti cominciano a esultare, credo che Ryan sia proprio uno dei giocatori di punta della squadra.
I ragazzi si sfilano i caschi protettivi e si avvicinano agli spalti, incontro gli occhi del moro.
"Scendi" riesco a leggere il suo labiale.
"Seguimi" dico ad Ava prima di trascinarla con me sul campo, mi faccio strada fra la folla per raggiungere Ryan.
"Dopo c'è una festa, vieni?" domanda subito.
"Abbiamo un'impegno" mi giustifico, non ho voglia di dare ulteriori spiegazioni.
"Peccato, allora mi devi un'uscita in settimana" ammicca sicuro di sé, si passa una mano in mezzo al ciuffo scuro di capelli che gli è ricaduto sulla fronte.
"Vedremo" sogghigno io.
"Ci conto Clary" in fondo un'uscita posso concedergliela, è simpatico e apprezzo la sua audacia."Hai un'appuntamento!" esclama Ava mentre siamo in viaggio verso la Sway House.
"È solo un'uscita" metto a freno il suo entusiasmo restando concentrata sulla strada.
"Devo girare di qua?" domando indicando con un cenno una stradina stretta di Bel Air.
"No! Devi prendere l'altra vietta" risponde Ava.
Dopo pochi minuti la loro imponente villa compare dinnanzi a noi, i ragazzi sono già tutti fuori casa a parlare con un corriere. Una grande scatola marrone in cartone è poggiata accanto a loro. Bryce mi fa segno di parcheggiare in un posto vuoto, mi accosto dove dice lui con l'auto.
"Guardate cosa è appena arrivato! Ci divertiremo troppo!" esclama Anthony indicando l'enorme scatolone ai loro piedi.
"Cosa c'è lì dentro?" domando curiosa.
"Delle palle in plastica trasparente dove ti puoi mettere dentro, vorremmo infilarle in piscina. Sarebbero dovute arrivare anche le pistole da paintball, ma sono in netto ritardo" mi spiega Kio.
Io e Ava seguiamo i ragazzi fino al giardino interno, iniziano a gonfiare le grandi palle in plastica.
"Fatto, sono gonfie!" annuncia Josh, controllando che non vi siano fori sulla superficie.
"Chi vuole provare?" domanda poi.
"Propongo una sfida fra me e Jaden, ci mettiamo nelle palle e chi arriva prima vince" esclama Bryce emozionato con un bambino al parco giochi.
"Chi perde si tuffa dal balcone del primo piano nella piscina" ammicca Jaden sicuro di vincere.
I ragazzi entrano all'interno delle enormi palle, Josh aiuta entrambi a entrare in piscina.
"Tre, due, uno.. via!" Quinton da' il via alla sfida. Jaden e Bryce cominciano a far rotolare le palle sull'acqua camminandoci dentro velocemente, per un pelo è Bryce ad avere la meglio.
"Ma che cavolo" sbotta Jaden.
"Così impari a fare lo sbruffone" Bryce ride di gusto.
Ci spostiamo al piano superiore nella stanza di Josh e Bryce per la "penitenza" di Jaden, i ragazzi decidono di filmare il tutto per postarlo sui social. In realtà il balcone della loro stanza non è molto in alto, perciò non è un qualcosa di così spaventoso tuffarsi da qui.
"Ho il tatuaggio nuovo, con l'acqua si rovina" tenta di giustificarsi Jaden sfilandosi la maglia, immagino che all'interno di quelle palle facesse davvero caldo.
"Oh no, l'hai decisa tu la penitenza. Le tue scuse non reggono" sogghigna Bryce. Jaden sbuffa e si avvicina al cornicione del balcone, una strana espressione si dipinge sul suo viso.
Anthony scavalca la ringhiera e si tuffa d'improvviso con tutti i vestiti addosso, lo stesso fa Josh dopo qualche secondo.
"È solo un piccolo salto" Josh prende in giro Jaden mentre esce dalla piscina spingendosi sulle braccia.
"Scommetto che anche le ragazze hanno coraggio di farlo" Bryce guarda nella mia direzione, Ava scuote subito la testa. Io mi sfilo la giacca di jeans, ho una voglia matta di buttarmi in quell'acqua così limpida. Sotto ho un reggiseno sportivo, perciò decido di togliermi almeno la maglia.
"Jaden ti fai battere da una ragazza eh" Bryce fa il tifo per me, Jaden lo guarda di traverso.
"Tutta scena, non lo farà" mi stuzzica Jaden.
Gli lancio un'occhiata di sfida prima di prendere la rincorsa e gettarmi nella piscina. Per un secondo mi sento mancare il fiato, poi l'acqua bagna completamente il mio corpo.
Riemergo, è davvero fastidiosa la sensazione dei jeans bagnati e attaccati alla pelle.
Non faccio in tempo a uscire, che Jaden si tuffa proprio a un metro da me.
"Mi saresti potuto cadere addosso" borbotto.
"L'intento era proprio quello" ammicca.
Faccio leva sugli avambracci per uscire, ma Jaden mi afferra per una gamba facendomi cadere di nuovo in acqua.
"Ti serve aiuto per uscire?" chiede divertito.
"Idiota" non riesco a trattenere un sorriso.
Usciamo entrambi dalla piscina, una folata di vento mi investe facendomi rabbrividire.
"Vieni" Jaden mi fa segno di seguirlo, lo faccio senza fare domande. Saliamo le scale a chiocciola che portano al primo piano, da dove ci siamo tuffati. Recupero la mia maglia e la giacca di jeans dalla stanza di Bryce e Josh.
"Non puoi restare così" fa scorrere il suo sguardo lungo il mio corpo bagnato, mi sento per un attimo in soggezione.
"Seguimi" suona più come un ordine, ma decido di farlo. Entriamo in quella che penso sia la sua stanza. Apre il suo armadio e prende un cambio pulito per lui.
"Tieni, levati quei jeans bagnati" mi lancia un paio di pantaloni della tuta grigi.
"Grazie" non mi aspettavo una cosa del genere per come si è sempre posto nei miei confronti.
"C'è un bagno?" chiedo, non mi sembra proprio il caso di spogliarmi qui di fronte a lui.
"Lì" mi indica una porta.
Entro nel bagno, osservo la mia figura riflessa sullo specchio. Cerco di dare un senso ai miei capelli umidi, poi mi sfilo il reggiseno sportivo ancora completamente fradicio.
Lo appoggio sul lavello, poi indosso la mia maglia e i suoi pantaloni. Sono un po' larghi sulle cosce e sul sedere, ma sono molto comodi.
Riapro la porta, mi ritrovo davanti Jaden con addosso solo i suoi boxer neri.Ecco un nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Mi sono ispirata un po' ai video dei ragazzi per questo capitolo. La ragazza nella foto invece è come io immagino Clary, voi come l'avevate immaginata?
Grazie per leggere la mia storia, aggiornerò presto 🥰

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MY TROUBLE
FanfictionClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...