È arrivato il giorno della partenza di Ava, me ne sto qui in piedi ad osservarla mentre finisce di riporre il resto delle sue cose all'interno della sua valigia. Con il corpo sono qui, in casa mia, ma la mia testa é totalmente da un'altra parte.
I miei pensieri sono totalmente diretti su di lui, nonostante io stia cercando di concentrarmi su tutt'altro.
Mi ha chiamata, forse più di venti volte, ma non ha ricevuto alcuna risposta da parte mia.
Ho passato gli ultimi due giorni con Bryce, è stato fin troppo bravo a non tirare fuori questo discorso. Ha cercato in ogni modo di distrarmi dai miei pensieri autodistruttivi, ma è davvero una missione praticamente impossibile.
È come se quella foto non volesse proprio andarsene dalla mia testa, continua a tornarmi in mente tormentandomi.
E fa male, non smette di fare male.
"Clary" Ava sventola una mano di fronte al mio viso per tentare di attirare la mia attenzione.
"Sto parlando con te" sospira.
"Dimmi" scuoto la testa.
"Josh è qui sotto" mi comunica, sarà lui ad accompagnarla fino all'aeroporto.
"Devi andare?" domando.
"Già" ribatte con tono ovvio.
Si avvia verso il portone dell'appartamento, la seguo fin lì senza dire una parola. Si trasferirà praticamente dall'altra parte dello stato, è molto improbabile riuscirsi a vedere frequentemente.
Ovviamente dovrà separarsi anche da Josh, Ava mi ha detto che lui non crede nelle relazioni a distanza.
Mi soffermo sul suo viso, delle lacrime rigano le sue guance. Credo che sia proprio per Josh, credo che lei lo amasse sul serio.
"Allora vado" si dondola nervosamente sui piedi, sta stringendo il manico della valigia talmente forte da far sbiancare completamente le nocche delle sue dita.
"Mi dispiace per come è andato questo ultimo mese, ti prego di capirmi. Io amo Josh" biascica fra un singhiozzo e l'altro.
"Dispiace anche a me" scrollo le spalle, ma ormai la situazione fra noi è andata così.
Lei se ne sta andando e non c'è modo di recuperare la nostra amicizia, ma, nonostante tutto, le vorrò sempre bene e ci sarò sempre in caso lei avesse bisogno di me.
Mi ritrovo all'improvviso fra le sue braccia, mi stringe forte a sé. Non metto in dubbio il fatto che mi voglia bene, di questo non ne ho mai dubitato.
"Ti voglio bene" allenta la presa su di me.
"Anche io" replico.
"Ora devo andare" ci stacchiamo l'una dall'altra, abbassa la maniglia della porta e la richiude subito dietro di lei.
Mi sposto nella camera da letto, la stanza è ormai mezza vuota. Credo proprio che mi verrà assegnata una nuova coinquilina, spero solo che si tratti di una ragazza simpatica con cui riuscire ad avere almeno una conversazione.
Un po' di compagnia, non mi dispiacerebbe di certo. Vivere da sola ha i suoi pregi, ad esempio hai tutto lo spazio a tua disposizione, ma alla fine finisci per annoiarti.
Qualcuno bussa alla porta distogliendomi dai miei pensieri, probabilmente Ava si sarà dimenticata qualcosa.
Mi avvicino all'ingresso, spalanco il portone.
Resto quasi bloccata non appena me lo ritrovo davanti, incontro i suoi occhi di ghiaccio.
"Perché sei qui?" il mio battito cardiaco ha già accelerato a dismisura, ma mi sforzo di mostrarmi indifferente alla sua presenza.
"Perché tu continui a ignorare le mie chiamate" ribatte con tono ovvio.
"Ci sarà un motivo, non credi?" sobbalzo non appena le sue dita sfiorano il mio braccio.
"Non puoi semplicemente venire qui come se non fosse successo nulla Jaden" mi ritraggo di scatto dal suo tocco.
"Non è andata come credi tu, mi puoi lasciare spiegare?" sospira lui.
"Parla" ribatto alterata.
"Quella foto credo che l'abbiano fatta dei paparazzi, beh comunque.." lo interrompo prima che possa dire altro.
"Sei andato da lei quando mi hai detto che saresti andato a registrare la canzone, o sbaglio?" ci rifletto su, mi ha mentito anche su questo. Lui annuisce senza dire nulla, scuoto la testa contrariata in risposta.
"E l'hai baciata" sbotto acida.
Non so neanche come esprimere a parole quanto io ce l'abbia con lui in questo momento.
Non stiamo insieme e non si tratta di certo di un tradimento, ma, dopo tutto quello che c'è stato, non mi sarei aspettata che dopo neanche un giorno avrebbe baciato un'altra.
Mi ha delusa. Non posso fidarmi di lui adesso e forse non potrò mai farlo.
"Non l'ho baciata" scuote la testa lui.
"La foto dice il contrario" afferro il telefono per mostrargliela, ma lui mi blocca il polso.
Abbasso il mio sguardo sulle sue dita strette attorno ad esso, lascia andare piano la presa su di me e sospira sonoramente.
Mi soffermo con lo sguardo sul suo viso, in particolare sui suoi occhi. Sembra combattuto, come se si stesse svolgendo una battaglia all'interno della sua testa.
Vorrei sapere a cosa lui stia pensando, ma è davvero difficile riuscire a capirlo.JADEN'S POV
Avverto un vuoto allo stomaco, come se fosse stato messo completamente sottosopra d'improvviso.
I sensi di colpa mi stanno decisamente divorando, le ho fatto male. Lo riesco a leggere benissimo dai suoi occhi, sono così cupi.
L'azzurro verde delle sue iridi è completamente spento e leggermente cerchiato di rosso.
E se avesse pianto?
Abbiamo appena iniziato a frequentarci e già l'ho ferita. Ho sbagliato, ho sbagliato a credere di poter cambiare. Io sono questo e lei non merita di star male.
C'è una cosa che potrei fare però.
Posso dirle una cosa, una cosa che la farà soffrire ancora di più almeno all'inizio.
Spero però che ciò che le dirò possa servirle a rendersi conto che deve andare avanti, deve lasciare tutto quello che è successo con me alle sue spalle.
Meglio troncare la cosa prima che finisca per innamorarsi di me, non me lo perdonerei.
"Jaden" la sua voce mi riporta alla realtà, scuote una mano come per cercare di attirare la mia attenzione.
Faccio scontrare i miei occhi con i suoi, sono quasi sicuro che abbia pianto per me. Questa consapevolezza mi fa avvertire d'improvviso una morsa stretta all'altezza del ventre.
"Clary, voglio essere chiaro con te" prendo un sospiro prima di iniziare questo discorso che, di sicuro, l'allontanerà da me.
È la cosa più giusta per lei.
Per una volta, non voglio pensare a me stesso.
Per una volta, non voglio essere egoista.
Lo faccio per lei, continuo a ripetermi.
"L'ho baciata perché.." mi fermo qualche istante, i suoi occhi sono incastrati nei miei.
"Perché non voglio un impegno, sono fatto così. Ho sbagliato a dirti che avrei voluto qualcosa di serio" mento.
Mi concentro con tutto me stesso per sembrare credibile, mi sforzo di non farle cogliere nessun accenno di alcuna emozione nel mio tono di voce. Ormai sono così bravo nel farlo.
"Sei venuto fin qui per dirmi questo?" domanda con la voce spezzata. Non si metterà mai a piangere qui di fronte a me, la conosco fin troppo bene. Non credo che reggerei vedendola piangere, farebbe male anche a me.
Ma cosa sto dicendo? Sono annebbiato da questa cotta che ho per lei, ma sono sicuro che con il tempo passerà anche a me.
O almeno spero.
"Sì" mi limito a rispondere.
"Ti odio" sbotta cercando di sembrare distaccata, ma i suoi occhi la stanno tradendo alla grande. Il suo sguardo, che dice tutto il contrario di quello che vuole mostrare, mi colpisce come un pugno dritto allo stomaco.
Me lo dice di continuo. Mi ha detto più volte di odiarmi, ma so benissimo che non è così.
Non è così brava come crede a nascondere le sue emozioni, i suoi occhi contraddicono spesso ciò che dice con le parole.
"Non è vero" sospiro fra me e me.
"Jaden, ho bisogno di stare da sola" aggiunge ignorando completamente ciò che ho appena detto. Si prende il volto fra le mani, noto che ha le guance leggermente arrossate.
"Possiamo restare almeno amici?" chiedo senza pensarci due volte. È da egoista, ma non posso pensare di non vederla più.
Dentro di me so che, restarle amico, è una cosa praticamente impossibile per me, ma ci lavorerò su. Posso provarci pur di non perderla completamente, non so nemmeno perché mi importi poi così tanto.
Sono stato con così tante ragazze che credo di aver perso il conto, ma ho la netta sensazione che questa ragazza non riuscirò a dimenticarla poi così facilmente.
"Jaden, per favore vai" alza gli occhi al cielo.
"Ci vediamo" replico, mi avvio con un paio di falcate all'ingresso del suo appartamento.
Esco e richiudo la porta alle mie spalle, scendo rapidamente i gradini del palazzo. Devo allontanarmi da qui, prima che io possa cambiare idea e tornare da lei.
Raggiungo la mia aiuto, mi appoggio con la schiena contro la carrozzeria.
E se avessi sbagliato di nuovo?
Scuoto la testa per togliere questo pensiero malsano dalla mia testa, infilo una mano in tasca per tirare fuori il mio cellulare.
Decido di mandare un messaggio a Bryce.
'Vieni da Clary, ha bisogno di te'
Digito sulla tastiera senza pensare, premo subito invio. Lei e Bryce sono molto amici, credo che in questo momento abbia bisogno di qualcuno con cui parlare.
Spero solo che non si baciano, ma questo non deve importarmi. Io e lei non siamo nulla.
Dovrei essere felice per lei se trovasse un altro, no? No, non lo sarei.
La sola idea di lei che bacia un ragazzo che non sia io mi manda completamente fuori di testa, ma non riesco a fare una spiegazione a ciò che sta succedendo dentro di me.
'Che le hai fatto? Sto andando'
La sua risposta arriva immediatamente.
'Non deve sapere che sono stato io a chiederti di andare da lei. Comunque abbiamo smesso di frequentarci, di sicuro te ne parlerà lei'
Mi rimetto il macchina, metto in moto e sfreccio via lontano da lei.Nuovo capitolo, spero che vi sia piaciuto🤍
Adesso cosa succederà?
Jaden riuscita a stare lontano da Clary?
Come avrà preso Clary queste "rivelazioni" da parte di Jaden?
Perché Jaden ha chiamato Bryce?

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MY TROUBLE
FanfictionClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...