Jaden mi riaccompagna a casa.
Non ho idea di come salutarlo, dovrei forse dargli un bacio? No, mi sembra un'idea davvero stupida. Senza perdere ulteriore tempo, apro la portiera del veicolo.
Prima che io possa uscire, Jaden mi ferma stringendo le sue dita attorno al mio polso.
Mi volto nella sua direzione e gli lancio un'occhiata confusa, non riesco a leggere o decifrare il suo sguardo di ghiaccio.
"Non mi saluti?" sogghigna sollevando un sopracciglio, allenta di poco la stretta attorno al mio polso.
"Ciao?" mormoro incerta.
"Non così" mi trascina verso di lui, fa scontrare inaspettatamente le sue labbra con le mie.
Senza staccarsi da me, mi riporta all'interno del veicolo. Le sue mani finiscono sui miei fianchi mentre la sua lingua accarezza piano la mia. Il bacio si fa sempre più intenso, non smette di divorare le mie labbra per svariati minuti. Ad un certo punto, si stacca da me.
Ritrovo a desiderare ancora e ancora le sue labbra sulle mie, ma non voglio fare a vedere quanto in realtà lui mi piaccia.
Come se non fosse già abbastanza evidente.
"Ci sentiamo" scrolla le spalle lui.
"Sì" annuisco io.
Mi allontano dalla sua auto, richiudo la portiera dell'auto alle mie spalle e mi avvio verso il portone del mio palazzo.
Infilo le chiavi nella toppa e risalgo lungo le scale, mi sorprendo a sorridere come un'idiota ripensando al bacio che ci siamo appena dati.
È stato un gesto inaspettato.
Una strana sensazione all'improvviso si fa spazio nel mio stomaco, purtroppo non la smetto di aver paura che tutto questo possa finire e restare solo un ricordo.
Entro all'interno del mio appartamento e mi dirigo nella mia stanza, sobbalzo non appena vedo Ava seduta sul suo letto.
Non mi sarei aspettata di trovarla qui.
"Dobbiamo parlare" appoggia le mani sul morbido materasso, si porta più indietro con la schiena sorreggendo il suo busto con l'aiuto delle braccia.
"Di cosa?" scuoto la testa, sono ormai giorni che non abbiamo più una vera e propria conversazione.
"Puoi metterti seduta?" sospira, un'aria preoccupata si cala sul suo viso.
"Okay" ribatto secca, prendo posto sul mio letto che è subito accanto al suo.
"Allora?" sollevo un sopracciglio.
"Ti ricordi quando abbiamo preparato insieme la lettera di domanda per entrare qui all'UCLA?" sta cercando di prendere il discorso molto alla larga, tipico di Ava.
"Vai al punto" sospiro.
"Fammici arrivare" borbotta lei sollevando gli occhi verso il soffitto.
"Io avevo preparato una lettera anche per Harvard, ma mi avevano respinta perciò non ti ho mai detto nulla" giocherella nervosamente con una ciocca di capelli, la arrotola e la srotola attorno alle sue dita.
"Che cosa?" scuoto la testa confusa.
"Già, ma aspetta.." scrolla le spalle.
"Avresti potuto dirmelo subito invece di aspettare quasi un anno per farlo" della delusione, mista a rabbia, si fa strada all'interno del mio petto.
"Quel che è fatto è fatto, ma puoi farmi finire di parlare senza interrompermi?" bofonchia lei, io incrocio le braccia al petto aspettando che continui il discorso.
"C'è stato uno scorrimento della classifica visto che un numero consistente di persone ha rinunciato al posto" aggiunge, stuzzica nervosamente l'orlo inferiore della sua maglia. È come se non avesse il coraggio di incontrare i miei occhi, mi fa strano tutto ciò.
Una volta eravamo inseparabili.
"E mi hanno richiamata, non posso rinunciare ad andare lì" sputa tutto d'un fiato.
"Quando parti?" mi limito a domandare.
"Fra due giorni" si morde l'interno della guancia, è visibilmente agitata.
"Josh lo sa?" chiedo accigliata.
"Sì, ecco perché sono stata sempre insieme a lui negli ultimi tempi" come se fosse una scusa plausibile, vorrei ricordarle che io sarei la sua migliore amica almeno in via teorica.
"Non ho parole Ava" sbuffo.
"Io lo amo Clary, tu non sai cosa significa essere innamorati di qualcuno!" lei alza la voce, sta praticamente gridando.
Queste parole mi arrivano dritte come un pugno allo stomaco, cosa ne sa lei? Non ha senso fare queste assunzioni, non sa più nulla di me. È sparita, a poco a poco, dalla mia vita.
A quanto pare dovrò cercare una nuova coinquilina con cui dividere l'appartamento, se restassi sola finirei per impazzire.
"Io sono, anzi ero, la tua migliore amica Ava. Avrei meritato almeno di saperlo, non credi?" davvero non riesco a credere che me lo abbia nascosto per tutto questo tempo.
"Cerca di capirmi, avevo bisogno di stare con Josh. Lo amo e non sai quanto mi faccia male dovermi lasciare con lui" piagnucola lei.
"Ava, per quanto io stia tentando di sforzarmi di capirti, avresti dovuto dirmelo" scuoto la testa contrariata.
"Non ti dico che avresti dovuto passare tutto il tuo tempo con me, ci mancherebbe altro. Ma tu sei sparita dalla mia vita" sbotto, il mio tono di voce è freddo e distaccato.
"E, dopo tutti gli anni che abbiamo passato insieme, ti saresti potuta degnare di dirmi qualcosa" scuoto la testa contrariata.
Lei non dice nulla, non riesce nemmeno a sollevare il suo sguardo nella mia direzione.
"Sono delusa, ma mi passerà. Comunque fai bene ad accettare, è un'occasione per te" aggiungo, non si riesce a leggere alcun accenno di una qualche emozione dal mio tono di voce.
Mi alzo di scatto dal letto, ho bisogno di uscire da questo appartamento.
È innegabile che io ci sia rimasta male, ma non mi piace mostrare più di tanto le mie emozioni.
Ava mi ha delusa. Sono felice per lei, ma avrei voluto un minimo di sincerità da parte sua.
Mi ha completamente messa da parte per Josh. Di sicuro è bello avere una persona che ti ama con cui passare del tempo, ma noi siamo cresciute insieme. Avrebbe dovuto trovare del tempo per dirmelo prima.
Fra due giorni partirà per andare dall'altra parte dello stato e probabilmente non ci vedremo praticamente più.
Non avrei mai creduto che le nostre strade si sarebbero dovute dividere così presto, ma ormai è andata così.
"Dove vai?" domanda Ava con la voce rotta.
"Non lo so" sospiro prima di aprire la porta, la richiudo sonoramente alle mie spalle.
Scendo velocemente le scale, mi dirigo verso la mia auto senza neanche pensare ad una meta.
Apro la portiera e mi lascio cadere contro il sedile, stringo le mani sul volante e metto in moto. Non ho idea di dove andare, ma so che non voglio restare qui.Continuo a guidare senza una destinazione, mi ritrovo di fronte a una piccola spiaggia mai vista prima d'ora. È compresa fra due alte scogliere ricoperte di alberi dal fusto molto esile. A quest'ora non c'è nessuno, è praticamente deserta.
"Pocket Beach" leggo su un cartello in legno, il nome si addice molto a questo piccolo spiazzato di sabbia.
Parcheggio l'auto e scendo velocemente per avvicinarmi alla riva del mare.
Mi siedo sulla sabbia.
La luce biancastra delle stelle si riflette sulla distesa d'acqua. Il mare è abbastanza piatto, è di un blu talmente profondo e intenso da mettere i brividi. Il mare di notte, ha generato da sempre in me emozioni contrastanti,
Mi spaventa e mi incuriosisce allo stesso tempo. Vorrei che Jaden fosse qui.
In un modo o in un altro, il mio pensiero va sempre lì. A lui.
Decido di accendere il cellulare in caso mi avesse scritto qualcosa, ma niente.
Beh non devo pretendere troppo, già è tanto che siamo usciti insieme.
Mi metto a girovagare per i vari social, una foto attira la mia attenzione. La osservo meglio, non ci posso credere. I miei occhi si inumidiscono e le lacrime cominciano ad appannarmi la vista.
Controllo di nuovo la data, è di oggi.
Non lascia spazio a alcun dubbio.
È come se il mio cuore si fosse appena rotto in mille pezzi.
Continuo a osservare la foto non curandomi del fatto che io mi sta facendo del male da sola riguardandola, voglio solo essere davvero sicura di ciò che ho davanti ai miei occhi.
È come se qualcuno mi avesse tolto d'improvviso la terra da sotto i piedi, mi sento così. Come se stessi precipitando con un vuoto all'interno del mio stomaco.
Jaden l'ha baciata.
Ha baciato Mads oggi.
Prima di venire da me.
Avverto una lacrima scorrere lungo la mia guancia, la asciugo subito con il dorso della mano. Odio piangere, mi fa sentire debole.
Il mio cellulare comincia a vibrare, Jaden mi sta chiamando.
Avrà sicuramente visto anche la foto, a quanto pare è ovunque. Non ho la minima intenzione di ascoltare le sue scuse, sempre che ne abbia una. O magari deve semplicemente dirmi che si è già stufato di me e che vuole tornare con lei.
O che ci ha ripensato e non vuole un rapporto fisso. In ogni caso, non voglio sentire nulla.
Arriva una seconda chiamata, poi una terza e una quarta. Le ignoro tutte.
Non voglio sentirlo.
All'ennesima chiamata sblocco il cellulare per spegnerlo, noto però che stavolta è da parte di Bryce. Perché mi sta chiamando?
È chiaro.
Ognuno dei ragazzi avrà visto la foto.
Pe saranno che sono l'ennesima idiota che si è fatta abbindolare da quegli occhi di ghiaccio.
Non rispondo, non voglio che mi senta con la voce spezzata dal pianto. Apprezzo però che mi abbia cercata di contattare.
'Va tutto bene"
Digito velocemente sul cellulare, invio il messaggio a Bryce consapevole del fatto che non crederà mai a ciò che ho appena scritto.
Mi conosce troppo bene.
La sua risposta non tarda ad arrivare.
'Dove sei?"
Leggo sul display del telefono.
'In giro'
Rispondo io. Torno a guardare il mare, mi sforzo di trattenere le lacrime che minacciano di continuare a uscire dai miei occhi.
Non devo piangere, ripeto a me stessa.
'Torna a casa, arrivo'
È la risposta di Bryce, sono grata di aver conosciuto un ragazzo come lui. Nonostante l'apparenza da duro, farebbe davvero di tutto per i propri amici. Mi ritengo fortunata ad essere, per lui, una di loro.
'Sto bene, ma grazie lo stesso'
Non voglio che mi veda in queste condizioni.
Mi lascio cadere con la schiena contro la sabbia, rivolgo il mio sguardo in direzione delle stelle. Sospiro sfiorando appena con le dita la nuvoletta incisa sulla pelle del mio gomito.
Il mio cellulare continua a vibrare incessantemente, ma lo ignoro.
Ho bisogno di stare un po' sola con me stessa.
Cosa farò con Jaden?
Non lo so.Nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto!
Che ne pensate di Ava?
Perché la sto facendo andare via? Perché ho un'idea che scoprirete solo più avanti..
Cosa succederà ora fra Jaden e Clary?
Secondo voi dovrebbe perdonarlo o no?
Fatemi sapere tutto nei commenti🤍🤍
STAI LEGGENDO
MY TROUBLE
FanfictionClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...