È arrivato finalmente il giorno della partenza per il Texas, non vedo l'ora di passare una settimana lì con i ragazzi e la mia migliore amica.
Ci presentiamo un paio d'ore prima della partenza al check-in, il personale deve pesare attentamente i nostri bagagli. Ogni volta che devo prendere un aereo ho paura che la mia valigia sia troppo pesante, ma non mi limito mai a portare lo stretto necessario. '22 kg' leggo sul display, posso tirare un sospiro di sollievo.
Ci dirigiamo verso i rilevatori per i controlli di sicurezza, infine raggiungiamo il nostro gate. Saliamo sull'aereo diretto in Texas, sistemiamo i nostri bagagli a mano sui ripiani in alto.
"Che numero è il tuo posto?" domanda Ava.
"E9, credo sia quello al lato del finestrino" leggo il numero impresso sul mio biglietto.
"Oh, io ho il G6 speravo che fossimo vicine" storce la bocca, poi si guarda intorno in cerca della sua fila.
"Allora sei vicino a me, il mio posto è quello accanto al tuo" interviene Josh prendendola per mano, le si illumina subito lo sguardo. Ormai credo che stiano insieme a tutti gli effetti.
Mi vado a sedere al mio posto sperando che qualcuno dei ragazzi capiti al mio fianco, non mi attira particolarmente l'idea di passare tutto il viaggio da sola.
"Non ci credo!" mi giro nella sua direzione non appena sento la sua voce.
"Ora mi tocca passare anche il viaggio accanto a te" sbuffa Jaden, ma in realtà mi sembra che stia cercando di trattenere un sorriso.
"Sei davvero antipatico" arriccio il naso.
"Vedrai come diventerò più simpatico alla vista di quelle belle ragazze che mi aspettano nella villa in Texas" mi fa l'occhiolino, si guadagna un'occhiata di traverso da parte mia.
"Con una di loro ho avuto un'amicizia molto particolare per un periodo, sai?" sogghigna, io sbuffo in risposta. Non ho voglia di ascoltare altro riguardo a questo argomento.
"Che c'è?" si acciglia all'istante.
"Niente" borbotto, nel frattempo cerco di allacciare la cintura di sicurezza.
"Non pensavo che fossi una tipa gelosa" un sorriso beffardo si fa spazio sulle sue labbra.
"Ma smettila" scuoto la testa.
"Non lo hai negato" insiste.
L'aereo comincia a camminare sull'asfalto, finché a un certo punto non si stacca da terra.
"Quanto ci vuole per arrivare?" gli chiedo tentando di cambiare l'oggetto del discorso.
"Quattro ore" risponde in modo secco.
Mi volto verso il finestrino, vedo Los Angeles che si fa sempre più piccola fino a quando delle nuvole si frappongono coprendo quella vista mozzafiato.
Ci siamo svegliati molto presto questa mattina, perciò le mie palpebre si fanno mano a mano sempre più pesanti fino a che non mi addormento.L'impatto dell'aereo con il suolo, mi fa svegliare di soprassalto. Mi rendo conto di essermi addormentata con la testa appoggiata alla spalla di Jaden. Avverto qualcosa che mi circonda le spalle, il suo braccio.
"Siamo arrivati?" domando con la voce ancora impastata dal sonno. Non appena si accorge che sono sveglia, ritira immediatamente il braccio dalla mia schiena.
"Sì" si affretta a rispondere senza nemmeno guardarmi, cerco di non dare importanza al suo strano atteggiamento. Ormai credo di essere abituata ai suoi cambi d'umore, anche se continuano ad infastidirmi e incuriosirmi allo stesso tempo.
Scendiamo dall'aereo e ci dirigiamo al check-out. Mi sento sollevata non appena scorgo le mie valigie sul nastro trasportatore, ho sempre il timore che vengano disperse.
"L'uscita è lì" Griffin indica un cartello.
Tre taxi ci aspettano di fronte all'aeroporto per trasportarci fino alla nostra villa.La facciata è costruita con dei mattoni rossicci, il tetto è bianco a spiovente e c'è un ampio giardino anteriore con una piscina enorme.
"Benvenuti" ci accoglie Tayler in compagnia di un ragazzo moro con gli occhi azzurri.
"Io sono Blake" si presenta subito il ragazzo.
"Piacere, Clary" gli stringo la mano.
I ragazzi si salutano fra di loro, poi Tayler ci fa strada verso l'ampio salone. Tre ragazze sono sedute sul divano a chiacchierare. Non appena si accorgono della nostra presenza, si alzano in piedi per venire a salutarci. La bionda si getta subito fra le braccia di Jaden, credo che si chiami Charly. Non è difficile che capire che si tratti dell'amica di cui mi ha parlato Jaden durante il volo, cerco di concentrare la mi attenzione su altro.
"Io sono Kelianne" si presenta un'altra delle tre ragazze, sembra davvero carina e simpatica.
"Io sono Clary" ricambio il suo sorriso.
"Piacere, Indiana" mi porge la mano la mora, anche lei non sembra così male.
"Come sono divise le stanze?" domanda Bryce. Lancio un'occhiata fugace in direzione di Jaden, la bionda non gli ha ancora tolto le mani di dosso.
"C'è una camera libera per voi due" Tayler si rivolge a me e alla mia migliore amica, ma sono piuttosto sicura che Ava dormirà la maggior parte delle notti insieme a Josh.
"Voi invece potete dividervi come volete nelle tre stanze al piano superiore accanto alle loro" Tayler si volta in direzione del resto dei ragazzi.
Ci dirigiamo al primo piano per posare le valigie nelle nostre camere. Blake si offre di aiutarmi a portare la mia, accetto volentieri il suo aiuto.
"Puoi venire da me quando vuoi" sento ridacchiare Charly al fianco di Jaden, la sua stanza è proprio quella accanto alla mia.
"Mah" borbotto fra me e me, ma Jaden sembra avermi sentito. Lancia un'occhiata divertita nella mia direzione prima di tornare a dedicare tutte le sue attenzioni a quella bionda che è già riuscita ad irritarmi.
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MY TROUBLE
FanfictionClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...